Miodrag osserva per un attimo il cadavere coperto di sangue della gnoma, quindi alza gli occhi e nota altre due figure oltre il basso steccato; una è allampanata, e sfoggia delle vistose orecchie a punta. L'altra è più bassa e decisamente più magra. Lo spadaccino non fa fatica ad identificarlo: è Petar, il compagno di Ronika che l'ha aiutata a fuggire dalla prigione di Assur.
"Petar, pensateci voi" esclama l'elfo, poi inizia a gesticolare pronunciando un complesso incantesimo. Una stella rossa brucia il terreno attorno ai suoi piedi, disegnando una stella circondata da strani simboli. Una nuvola di fumo nerastro avvolge la figura, che svanisce nel nulla.
"Con sommo piacere" ribatte Petar, stappando una boccetta e tracannando il contenuto in una sola sorsata. La testa del ragazzo si volta verso Miodrag, mentre la sua sagoma si sfuoca e scompare del tutto. Rapidi passi risuonano nel vicolo, poi la figura ricompare di fronte allo spadaccino. Un ghigno crudele compare sul suo volto mentre un pugnale si fa strada tra gli strati di cuoio dell'armatura del suo avversario.
"Tutto qui quello che sai fare?" replica Miodrag, arretrando di un passo e alzando la sua spada. Due precisi fendenti tagliano i vestiti e le corde che tengono insieme il corpetto di cuoio del ragazzo, raggiungendo il torace e segnando la sua carne. Rivoli di sangue scorrono dalle ferite, coprendo il ventre di rosso e gocciolando fino a terra.
Tsadok, ripresosi dallo stupore iniziale, afferra l'ascia e urlando come un ossesso si scaglia contro il ragazzo. La sua foga, però, non gli permette di prendere accuratamente la mira e la lama manca la testa di un paio di centimetri, tagliando solamente qualche capello.
La testa di Petar si volta di scatto verso il suo nuovo avversario, poi la sua espressione risoluta lascia il posto allo stupore mentre la bocca si apre in una O sorda. La sua mano si alza lentamente verso il collo, ma non riesce a raggiungere la freccia che si è appena piantata nella sua giugulare, trapassandolo da parte a parte. Senza un grido, il ragazzo si accascia a terra accanto a Ronika.