lunedì 21 agosto 2017

0285 - suddivisione dei guadagni

Fiona indossa il vestito nuovo e si aggiusta i capelli, quindi raggiunge i compagni nell'androne di casa. "Ok, sono pronta per andare da Amir".
Zigfrid finisce di spalmarsi un po' di unguento sulle bruciature ed infila la boccetta in tasca. "Pensavamo volessi passarci il prossimo mese, in quella vasca" commenta, dirigendosi verso l'uscita. La linguaccia dell'elfa strappa una risata a Miodrag, che raggiunge il compagno fuori dalla porta.
Il caldo torrido della giornata cede il posto alla frescura portata da una leggera brezza che spira dal mare. "Ancora non mi capacito che il capitano Morningstar ci abbia lasciato andare" mormora Fiona affiancando Miodrag. "E' improbabile che nessun altro abbia sentito le parole del tappo quand'era a cavallo del drago".
"Forse ha ricevuto degli ordini, chi lo sa" commenta lo spadaccino, prendendo una traversa e seguendo Zigfrid che punta la Casata della Sabbia. "Al momento preferisco non pensarci".

La cupola della Casata della Sabbia brilla della luce del tramonto. Un paio di uomini stanno caricando delle casse su un carro e li salutano con un cenno del capo, tornando poi alla loro attività.
Gli avventurieri si fanno annunciare e, dopo poco, vengono accompagnati nell'ufficio di Amir. Di fronte all'uomo è seduta Kalina, il nababbo della Casata Seltarir, che si volta e sorride quando li vede entrare.
"Bentornati! Entrate ed accomodatevi" esclama Amir, senza alzarsi. "Stavo discutendo con Kalina di quanto è accaduto oggi in città".
"Un drago apparso dal nulla e svanito nel nulla" esclama la piccola halfling. "E' un mistero inspiegabile".
"Inspiegabile davvero" commenta il nababbo, poi si volta verso il gruppo. "Allora, com'è andato il vostro viaggio? E' da un pezzo che non vi fate vedere".
"E' stato un viaggio lungo e difficoltoso" risponde Zigfrid, accomodandosi su uno dei cuscini.
"In base alle ultime notizie in mio possesso eravate diretti ad Assur. Cosa è successo nel frattempo?"
"Abbiamo sgominato una cellula della Fredda Mano che si nascondeva nella cittadina" esclama Miodrag, poi procede a riferire i vari eventi, sorvolando sulla permanenza di Tsadok nelle prigioni di Assur.
"Sono ottime notizie, penso però che l'Alto Consiglio vada informato degli sviluppi delle vostre indagini. Io e Kalina convocheremo il Consiglio il prima possibile, voi tenetevi pronti".
"E per quanto riguarda il nostro onorario?" chiede Fiona.
Amir sorride. "Per queste formalità, rivolgetevi ai miei contabili prima di uscire".

Il sole è ormai tramontato da un pezzo oltre l'orizzonte. I passi attutiti di qualche commerciante che si è attardato riverberano per i corridoi della casa nella Lama dell'Onore, intervallati dal sommesso russare di Miodrag e dal mormorio di Zigfrid che sta studiando le pagine di un libro.
Tsadok apre la porta della sua camera e controlla che non ci sia nessuno, poi si dirige verso la porta della stanza di Fiona e, dopo aver bussato, entra. Sul letto sono sparsi alcuni pezzi di equipaggiamento; la mezzelfa, seduta alla scrivania, sta pulendo e lucidando il suo kit da scasso.
"Cosa ti serve?" chiede, alzando lo sguardo sul mezzorco. Senza proferir parola, Tsadok si fa spazio sul letto, appoggia il suo zaino, slaccia la fibbia e svuota il contenuto sulle lenzuola.
"Giusto!" sussurra con un sorriso la ladra, osservando il cumulo di monete d'oro e d'argento che scintillano sotto la luce della lampada.
"Dovevamo dividere, no?"
"Direi di sì" ribatte Fiona, iniziando a contare ed impilare le monete.

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Quindi c'è onore tra i ladri!

andrea ha detto...

Con questi giocatori... sì =)