lunedì 29 agosto 2016

0248 - corda bagnata, corda sfortunata

"Cosa devo fare?" chiede la ladra osservando la vasca; gli elementali girano senza meta alzando vortici schiumosi in aria e bagnando le pareti. "Perché non entri?" aggiunge, voltandosi verso Zigfrid. "Anche queste sono solo illusioni, no?"
"E' un po' più complicato di così" ribatte Zigfrid. "Purtroppo questi sembrano reali, anche se sembra siano confinati da un qualche potere all'interno della stanza. Devi centrare quella leva laggiù con il cappio che ho preparato. Pensi di farcela?"
Senza rispondere, Fiona prende il pesante rotolo dalle mani del mago, controlla il nodo, poi inizia a far roteare il cappio sopra la sua testa. Con un veloce colpo del polso, la ladra fa scattare il braccio in avanti. Mentre la corda sta volando verso il bersaglio, uno dei due elementali scatta in avanti, solleva una mano ed afferra al volo la fune. Presa alla sprovvista, Fiona allarga le dita per evitare di essere trascinata nella vasca. La corda sfila velocemente tra le sue mani e finisce sul fondo della vasca. Un rumore di risacca sembra irridere il gruppetto, come se i due elementari stessero ridendo del tentativo fallito.
"Brava, ora mi devi una corda nuova" borbotta Zigfrid, scuotendo la testa.
"Se quel... coso non si fosse messo di mezzo, avrei preso di sicuro la leva" ribatte Fiona. "E poi era più pesante del solito. Ci avevi giù provato tu, per caso?"
Zigfrid incrocia le braccia e senza ribattere osserva i due mostri che nel frattempo hanno ripreso a girare per la stanza. "Sono sicuro che ci sia sotto qualche trucco, ma non riesco a capire quale".
"Provo io" esclama Tsadok, slacciando la sua corda dalla cintura. Fiona osserva divertita la lingua del mezzorco sporgere da un lato della bocca mentre si concentra nell'annodare il cappio. Dopo un minuto, Tsadok non ha ancora terminato di approntare il nodo.
Scuotendo la testa, Fiona recupera un'altra corda, appronta velocemente un lazo e, controllando questa volta la posizione degli elementali, esegue un tiro da manuale: quando il punto più lontano del cappio supera la leva, la ladra blocca il polso e stringe il nodo attorno alla sbarra di metallo.
"Fatto!" esclama Tsadok, alzando la testa e notando la corda tesa tra le mani di Fiona.
"Dammi una mano a tirare, svelto!" esclama la mezzelfa digrignando i denti, puntando i piedi ed iniziando ad inarcare la schiena. I muscoli delle braccia guizzano nello sforzo, tendendosi e mettendo in risalto le vene.
Il mezzorco abbandona la sua corda e afferra quella in tensione, iniziando a tirare con tutte le sue forze. Nonostante gli sforzi combinati dei due, la leva non si sposta di un millimetro.
"Presto!" grida Zigfrid, notando i due colossi d'acqua che si spostano velocemente in direzione della colonna.
"Più di così non riesco" esclama la ladra, puntando i talloni e dando un ultimo potente strattone. La leva si piega alla base e si spezza con uno schiocco secco. La corda, senza più nulla a bloccarla, saetta all'indietro.

1 commento:

Mr. Mist ha detto...

Ahia che sfortuna! :S
La scena del mezzorco che cerca di fare il nodo con la lingua fuori al lato della bocca è bellissima! XD