lunedì 15 maggio 2017

0277 - arriva la pioggia

Nel frattempo, sul tetto, l'affiliato della Fredda Mano è riuscito a liberarsi delle fiamme che avvolgevano i suoi vestiti. Non essendoci via di fuga se non una rovinosa caduta, il bandito afferra la balestra, innesta un quadrello con mano tremante, alza l'arma e tira il grilletto. La corda, probabilmente laceratasi quando la balestra ha impattato con il tetto, si spacca in due, il quadrello cade per terra e rimbalza ai suoi piedi. Il suo sguardo si alza lentamente, mentre i denti cominciano a tremare per il terrore ed una macchia scura comincia ad allargarsi attorno al cavallo dei pantaloni.
Zigfrid osserva con aria divertita e allo stesso tempo disgustata la scena. E' esaltante vedere la paura negli occhi di un individuo due volte più alto di lui. Questo però conviene prenderlo vivo pensa, quindi recupera delle minuscole crostate alla frutta da un sacchetto e le tira in testa al malcapitato pronunciando le parole di un incantesimo. L'effetto, però, non è quello sperato: probabilmente la paura ha la meglio sull'effetto dell'incantesimo ed il giovane, nonostante uno accenno di risata, continua a fissare terrorizzato il gigantesco drago che gli si para davanti.
E' più resistente di quanto sembra... o forse è solo troppo stupido pensa Zigfrid, poi una ventina di frecce trapassano il corpo illusorio del drago, sfiorandogli le gambe e bucando in più punti la sua veste. Il mago si guarda attorno per trovare chi sta tentando di abbatterlo, poi il suo campo visivo si riempie di una violenta luce gialla e i suoi timpani vengono scossi da un poderoso boato.

Il frastuono nel rifugio è assordante. Le grida dei senzatetto ed il rumore dei tavoli che vengono rovesciati copre le urla provenienti dall'esterno. Tsadok osserva una moltitudine di persone tirare gomitate e scalciare pur di raggiungere l'uscita, poi nota che una mezza dozzina di uomini che, notando la ressa, si voltano ed iniziano a correre verso di lui per cercare di passare attraverso la cucina. Un uomo tarchiato ruota il busto e pianta la sua spalla al centro del torace del chierico, che indietreggia e sbatte contro lo stipite. Mentre il dolore si ripercuote dalla schiena alle spalle e la vista gli si offusca, gli altri senzatetto si fanno strada attraverso la cucina, sfondano la porta sul retro e si gettano nel cortile.
L'ultimo uomo non fa a tempo ad oltrepassare l'uscio che gli altri lo travolgono rientrando di corsa, terrorizzati dal drago che volteggia sopra le loro teste e dalla violenta esplosione che fa tremare le pareti del rifugio.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Che situazione ingarbugliata! :D

andrea ha detto...

Gestire il tutto è stato complicato, però anche molto molto divertente! =D

Nicholas ha detto...

Evocate un drago dicevano, è una buona idea, dicevano.
:D
Panico di massa, ottima idea, e ben giocata!