mercoledì 4 maggio 2016

0238 - fuoco e fiamme

I due grossi elementali del fuoco continuano a vagare con movimenti lenti all'interno della stanza, disegnando un cerchio affumicato sul pavimento.
"Non sono umani e non sono non morti" mormora Tsadok, poi si volta verso il mago. "Questa è materia tua, giusto?"
"I geni che abbiamo incontrato fuori sono stati gentili" dice Fiona tra sé e sé. "Magari possiamo parlare anche con questi".
Zigfrid le scocca un'occhiataccia, poi avanza fino al limitare della stanza. I due grossi elementali si fermano e si voltano di scatto verso di lui; gli occhi, due sfere nere al centro della testa, sembrano trapassarlo da parte a parte. Le fiamme, ora più vive che mai, bruciano di un colore arancione. Ignorando per il momento le due creature, il mago osserva il resto della stanza, completamente spoglia; solo un varco rompe la monotonia delle pareti, parzialmente colate dal calore e annerite dalle emanazioni dei due elementali del fuoco. I suoi occhi tornano alle creature, ancora immobili al centro della stanza.
"Vostra focosità, buongiorno!" esclama ad alta voce, senza ottenere alcuna reazione. I due ammassi di fuoco continuano a fissarlo immobili; solo le fiamme che avvolgono i loro corpi fugano ogni dubbio sullo scorrere del tempo.
"Parlate la mia lingua?" chiede di nuovo, con meno convinzione di prima.
"Mi sa che questi proprio non parlano" borbotta Tsadok, incrociando le braccia. "Questi mordono".
"Non vedo denti" ribatte distratto Zigfrid poi, dopo un'ultima occhiata distratta, si volta. "Andiamo a vedere cosa c'è dall'altra parte del corridoio".
Miodrag, rimasto in silenzio, osserva le fiamme farsi più spente e le teste voltarsi ad osservare il nulla. Quando gli elementali, con movimenti lenti e misurati, riprendono a camminare in cerchio, lo spadaccino nota in fondo alla stanza, sulla destra, un elemento rimasto finora nascosto: una piccola colonna di pietra simile ad un leggio con in cima una leva, anch'essa in pietra, che punta al soffitto. Senza accorgersene, fa un passo avanti e si ferma nella stessa posizione prima occupata da Zigfrid. I due elementali si bloccano di scatto e ruotano le teste verso di lui.
Percepiscono la nostra presenza, ma non hanno intenzione di uscire pensa Miodrag, sollevato. Almeno non ci inseguiranno!

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Probabilmente gli elementali hanno degli ordini precisi appena i personaggi faranno qualcosa che non devono saranno dolori!

Quando ho letto l'ultima frase di Miodrag mi è per un attimo venuta in mente la frase: "Attenti non fidatevi sento puzza di bruciato!" XD

andrea ha detto...

Senza spoilerare nulla... la situazione è più "complessa" di quello che si vede! =)

Nicholas ha detto...

Ciao Andrea, volevo chiederti delle cose, hai un contatto mail?

andrea ha detto...

@nicholas: andrea AT tortellinux DOT it