lunedì 2 maggio 2016

0237 - nel dubbio, a destra

Fiona osserva i glifi luminosi che illuminano debolmente l'ambiente, poi supera con un balzo l'arco di pietra e raggiunge Tsadok. "Tutto qui?" borbotta, guardandosi le mani e le braccia, stupita di non trovarci qualche ferita.
"Cosa ti aspettavi?" esclama Zigfrid. "Di esplodere?"
"Beh... no" balbetta la ladra. "Però mi aspettavo qualche altro trucchetto magico".
Anche Miodrag passa oltre e raggiunge il gruppo. "Il tappo aveva detto che era sicuro, no?"
"E tu ti fidi delle sue parole?" chiede Fiona, sorridendogli.
"Per quanto riguarda la magia, sì. Per il resto... assolutamente no".
Zigfrid ignora i commenti che lo riguardano e si volta. Sul volto dei tre djinni, fermi davanti al ponticello, è comparso un largo sorriso. Siamo riusciti dove loro hanno fallito pensa con soddisfazione il mago. Per più di cento anni.
Dopo averli derisi un piccolo inchino, il mago raggiunge i compagni ed osserva l'ambiente che lo circonda. Il corridoio procede per un paio di metri, poi si biforca formando una T. L'aria fresca che giunge dall'abisso sotto al ponticello muove i capelli e le vesti e, vorticando, solleva piccole nubi di polvere e sabbia. Le pareti sono scavate nella roccia e lisce al tatto: un lavoro raffinato ma non all'altezza dell'opera di un nano.
Miodrag recupera la torcia magica dalla borsa ed illumina le pareti, poi si piazza in mezzo all'incrocio. I suoi occhi osservano i due corridoi a destra ed a sinistra fino a dove la torcia riesce ad illuminare, poi non vede altro che oscurità. "Non vedo rappresentazioni o segni. Come facciamo a decidere dove andare?"
"Nel dubbio, a destra" esclama Zigfrid.
Tsadok annuisce, poi oltrepassa lo spadaccino e comincia a percorrere il corridoio indicato dal mago. Quando supera la linea che separa la luce dal buio, il mezzorco si ferma e sbatte le palpebre per abituarsi all'oscurità. Il corridoio prosegue per una decina di metri, poi finisce con un'arcata che conduce a quella che sembra essere una stanza. Una tenue luce sembra provenire dalla fine del corridoio, ma è troppo debole per capire quale sia la fonte.
"Vedo una luce, laggiù in fondo".
"E' deciso, dunque" esclama Zigfrid, poi fa un cenno ai compagni ed avanza fino al bivio; recupera quindi un gessetto dalla tasca e fa un segno sul muro. Soddisfatto, prosegue a destra.
Miodrag lancia un'occhiata a Fiona, poi indica con la testa la fiaccola.
"Ok, ho capito" mormora la ladra, impugnando l'arco ed incoccando una freccia.
Dopo aver raggiunto Tsadok, gli avventurieri proseguono lentamente verso la fonte di luce. Fiona osserva il pavimento alla ricerca di eventuali trappole, gli altri invece guardano dritti davanti a sé, attenti ad eventuali sorprese. La luce della torcia avanza fino a delineare la sagoma della porta, poi si espande illuminando l'interno di una sala.
Miodrag si ferma a bocca aperta, imitato da tutti gli altri; al centro della sala ci sono due grosse figure antropomorfe, avvolte dalle fiamme, che vagano a caso. La rossa luce delle fiamme illumina debolmente le pareti della stanza, come se la fonte fosse in procinto di spegnersi.

7 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Credo che adesso scopriremo come mai nella sala dove erano i Djin il simbolo del fuoco era stato sfasciato!
Al bivio nessuno ha usato il metodo di Gandalf(usa il naso) per trovare la giusta direzione?
:D

andrea ha detto...

Beh, il simbolo era stato sfasciato (dai Djinni) perché tra loro e gli efreeti non corre proprio buon sangue!

Comunque c'era troppa aria per usare il naso =)

Mr. Mist ha detto...

Atti vandalici gratuti da parte dei Djinni?
Che delusione, eppure sembravano delle persone così a modo! XD

In ogni caso se gli Efreeti decidono di essere diplomatici (cosa molto rara) magari potranno fornire qualche spiegazione ai nostri eroi!

andrea ha detto...

Purtroppo non sono efreeti, ma elementali del fuoco. Mi spiace, forse li ho descritti male...

Bruciano dal desiderio di essere diplomatici! =D

Mr. Mist ha detto...

No scusa Andrea ho capito male io tranquillo! No non credo che gli elementali siano diplomatici! XD

Nicholas ha detto...

"Mi fido delle orecchie di un elfo, sono l'unica parte di un elfo di cui mi fidi" (cit. uno dei miei player mentre faceva il nano).

Il mio gruppo adotta la tattica sempre a sinistra, avere una tattica è utile, finchè il master non capisce che usi uno standard e monta il dungeon di conseguenza...

andrea ha detto...

Di solito per l'esplorazione uso una tattica semplice: controllare tutte le porte ed aprirne solo una alla volta, mentre almeno uno del gruppo controlla il corridoio e le altre vie d'accesso.
Il problema è che a volte quello che controlla dorme in piedi e non si accorge di nulla...