lunedì 23 maggio 2016

0242 - libera la mente

Strano, non sto brillando pensa con stupore Zigfrid, osservandosi il cerchio di carne martoriata al centro della pancia, ancora annerita e coperta di croste. Anche le dita, rosse e piene di bolle, non accennano a guarire. Forse ho capito!
Il mago libera la mente dalla paura, quindi allunga una mano e la infila nello stomaco dell'elementale di fuoco, chino su di lui ed intento a colpirlo. Il suo braccio non incontra resistenza e penetra facilmente tra le fiamme, sbucando dall'altra parte.
Come immaginavo, questa è solo un'illusione pensa sorridendo, mentre con la mano spazia all'interno del corpo della creatura. Dannatamente potente, ma pur sempre un'illusione. Per fortuna l'ho capito prima che il mio cervello mi convincesse di essere morto. Una pessima morte, tra l'altro.
Il mago si alza mentre l'effetto magico, lottando invano con la sua consapevolezza, diventa trasparente ed a tratti scompare. Dopo aver inspirato profondamente aria fresca ed essersi spolverato le vesti, Zigfrid osserva divertito l'immagine del suo corpo esanime preso a pugni dalle proiezioni dei due elementali, poi alza lo sguardo e nota i due piccoli segni sul muro; per terra, poco più in basso, i resti delle frecce scoccate da Fiona. Ignorando le urla dei suoi compagni che si gettano nella stanza  nel tentativo di salvarlo, raccoglie il suo bastone ormai spento e si avvicina alla colonna di pietra.
La lunga leva di marmo chiaro, levigata e decorata con sottili incisioni, affonda nel meccanismo contenuto nella base. La luce verde emanata dalla torcia di Miodrag, gettata in un angolo quando lo spadaccino ha estratto la spada, non riesce ad illuminare l'interno della colonna. Qualunque sia il meccanismo che scatterà una volta tirata la leva, è fuori dalla portata dei suoi occhi.
Vediamo che succede pensa afferrando con entrambe le mani la leva e tirando verso di sé. Il pavimento trema per un momento, ma non accade nient'altro. Si guarda intorno alla ricerca di qualche cambiamento, ma nota solo Miodrag e Tsadok che, dopo un attimo di smarrimento dovuto alla scossa di terremoto, riprendono a combattere le illusioni.
Che idioti pensa scrollando le spalle. Non si sono accorti nulla. Meglio intervenire.
Con calma si dirige fuori dalla stanza e si piazza accanto a Fiona. La mezzelfa, sconvolta, lo fissa a bocca aperta, alternando lo sguardo tra lui e la sua immagine carbonizzata distesa al centro della stanza.
"Sì, sono vivo" esclama Zigfrid, con un sorriso.
"Ma... ma... eri morto!" balbetta Fiona, appoggiandosi alla parete.
"No, io sono l'unico, il solo ed inimitabile Zigfrid. Quel corpo è solo un'illusione" la tranquillizza il mago, poi richiama l'attenzione degli altri due. "Smettetela di perdere tempo con quelle illusioni! Andiamo dall'altra parte!"

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Tiro salvezza superato e spavento passato, meno male! :)

andrea ha detto...

Al momento, è l'unico ad aver passato il tiro salvezza... =D