lunedì 9 maggio 2016

0240 - preso al lazo

La ladra si mette a ridere, fatto che non turba in alcun modo l'immobilità dei mastodonti di pietra. Tsadok, lo sguardo perso nel vuoto, si gratta la nuca cercando di capire il senso delle parole di Miodrag.
"Come pensi di farli uscire?" chiede tra le risate Fiona.
"Non... non saprei" borbotta lo spadaccino, abbassando lo sguardo.
Zigfrid, dopo aver scosso la testa in risposta alla proposta del compagno, lo supera e si dirige verso la prima stanza visitata. L'idea di Tsadok non è male... pensa recuperando la fune dalla borsa magica e cercando di annodarla in modo da formare un cappio.
Tsadok lo raggiunge e gli porge la sua, già pronta. "Prova con la mia".
Zigfrid, impegnato con i nodi, alza per un momento lo sguardo. "Meglio averne due. Tu intanto vedi se riesci ad afferrarla".
Tsadok annuisce, poi inizia a roteare il cappio in cerchi sempre più larghi, gli occhi fissi sul bersaglio. Ora è il momento giusto! pensa il mezzorco, quindi rotea il braccio velocemente per lanciare. La corda, invece di sfrecciare in avanti, oppone un'inaspettata resistenza. Tsadok gonfia i muscoli ed estende del tutto il braccio. 
"No!" esclama Zigfrid, ma ormai è troppo tardi. La corda si srotola dalle mani del mezzorco in direzione della colonna, portandosi dietro lo zaino del mago, preso al lazo, ed il mago stesso, trattenuto per la gola dalla tracolla. Il pesante involucro di tela sbatte contro il muro e rimbalza sul pavimento, finendo il suo volo accanto alla colonna. Zigfrid atterra di faccia poco distante, ancora agganciato alla borsa, a due passi dagli elementali che si voltano di scatto a guardarlo.
"Ops" balbetta Tsadok, imbarazzato e vagamente preoccupato.
"Prega il tuo dio, perché quando uscirò..." esplode il mago, rialzandosi senza rendersi conto di chi ha vicino. La frase gli muore in gola quando uno dei due elementali all'improvviso balza su di lui e gli assesta un pugno alla bocca dello stomaco. Il calore emanato dal bestione incendia l'aria attorno a Zigfrid, che si accorge troppo tardi di respirare fumi bollenti. I suoi polmoni emanano ondate di dolore, facendolo piegare in due. I lunghi capelli cominciano a bruciare e si arricciano mentre le fiamme attecchiscono sui suoi vestiti, emanando un acre odore di pollo bruciato.
Fiona, giunta in quel momento insieme a Miodrag, nota il compagno a terra in balia del mostro, quindi alza l'arco e scocca due frecce in rapida successione. La prima si pianta sul braccio dell'elementale, penetrando in profondità. Una parte delle fiamme si congela all'istante e cade a terra, rompendosi in mille pezzi. Il mostro si scansa d'istinto, evitando la seconda freccia per un soffio.
"Salvalo!" grida lo spadaccino, tenendosi a debita distanza.
Tsadok si arrotola la corda sull'avambraccio, quindi inarca la schiena e tira con tutte le sue forze per trascinare in salvo il compagno. La tracolla scava nel collo di Zigfrid, che istintivamente alza la testa nel tentativo di evitare di morire strangolato. La borsa, libera da ogni impedimento, scivola veloce fino ai piedi del mezzorco.
Mentre Fiona incocca un'altra freccia e Zigfrid rotola a destra ed a sinistra per evitare i potenti colpi degli elementali, Tsadok afferra il medaglione ed invoca i poteri di Gond. Una forte luce si sprigiona dal medaglione, investendo i compagni ed esplodendo nella stanza.

11 commenti:

Mr. Mist ha detto...

OOPS, mi sa che c'è stato un fallimento critico in qualche prova! :S

andrea ha detto...

Esatto! Un fantastico uno! :D

Nicholas ha detto...

Eheh bellissima scena.
L'1 è sempre una soddisfazione narrativa.
Sto masterando una one shot a SR e li gli 1 sono sostituiti da carte destino, in pratica è come ci fossero un sacco di 1 con però effetti differenti il che amplia le possibilità narrative dei disastri...
Sopratutto quando se ne pesano un paio di fila.

andrea ha detto...

Non ho mai provato Sine Requie e sarei molto curioso di provarlo. So che è un horror molto "pesante" ed è un genere che mi affascina.

Purtroppo ho letto qualche racconto legato al gioco, in cui di solito i vivi si comportano da emeriti imbecilli, e mi ha lasciato un po' interdetto.
Certo, non mi aspetto che siano tutti coraggiosi, però... magari è solo una specie di "effetto narrativo" dovuto alle carte (non conoscendo il regolamento, tutto può essere).

Mr. Mist ha detto...

Anch'io mi trovo un po' combattuto di fronte a Sine Requie, da una parte rende molto bene l'idea di un mondo alternativo dove la gente passa dall'orrore della guerra a quello dei morti che tornano in vita (anche se il morso del nonmorto non ti trasforma in zombi almeno se ben mi ricordo). Dall'altra, il fatto che la gente si sia dovuta abituare ad un tale incubo, porta a delle situazioni talmente grottesche che invece di risultare terribili sembrano a volte quasi ridicole! Questo è quanto ho riscontrato leggendo un paio di blog che riportavano i resoconti delle giocate!

andrea ha detto...

E' stata esattamente la mia sensazione.

Nicholas ha detto...

Bhe se avete pazienza di aspettare i miei tempi biblici pubblicherò poi sul blog di Ale il resoconto della mia one-shot (e l'avventura per chi la volesse leggere/giocare).
E risponderò volentieri a tutte le domande, contate che è la prima volta pure per noi.

andrea ha detto...

Non vedo l'ora di leggere la one-shot!

Nicholas ha detto...

Cmq se avete qualche blog di giocate da segnalarmi li leggo volentieri anche io :)

Mr. Mist ha detto...

Ciao ragazzi vi segnalo: "Dies Irae" Di Kuduk (ambientazione Sanctum Imperium e Inghilterra) che adesso sta facendo anche una campagna in Giappone Mekura Hebi no jinzo (di cui non ho letto nulla), Do svidania Tobarisch ambientatata nella Urss dello Kzar(credo si chiami così) sempre di Kuduk Alias Denis Orlandini.
Altrimenti sempre in versione Sanctum Imperium: Hic Sunt Mortui.
Buona lettura! ;)

Nicholas ha detto...

Grazie Mr Mist!
Mi sono accorto di averli già letti tutti (anche quello giapponese di Kuduk), a sto punto vi segnalo anche: http://buffoniarroganti.altervista.org/ giocano a un sacco di roba tra cui SR dove hanno i report di un po' di campagne.