mercoledì 6 aprile 2016

0227 - il portone di pietra

"Hai ancora intenzione di andare avanti da solo o hai imparato la lezione?" chiede Fiona, indicando il corridoio che prosegue fino alla maestosa porta in pietra.
"Prego" risponde il mago, piegando la testa ed indicando con un ampio gesto della mano il corridoio. "Basta che fai in fretta" conclude, rialzando la testa ed incrociando le braccia.
La ladra si rimette all'opera. Dopo venti minuti di ricerche, la donna non trova nessun'altra trappola sul suo cammino e raggiunge la parete di fondo.
"Venite, non c'è pericolo" esclama, facendo cenno agli altri di avvicinarsi.
Gli avventurieri, seguiti a breve distanza dal goblin, raggiungono la ladra e cominciano ad osservare i vari bassorilievi che decorano il portale. Sulle due ante sono stati ricavati quattro riquadri, circondati da un fregio a forma di corda intrecciata; quella di sinistra è decorata con molte onde spumeggianti, sotto invece sono scolpite delle fiamme. Quella di destra rappresenta in alto dei vortici circondati da grosse nuvole ed in basso delle montagne innevate. Al centro sono presenti due lunghi maniglioni di lucido metallo, che sfiorano da una parte l'architrave e dall'altra il pavimento.
"Anche qui i soliti quattro elementi" mormora Miodrag. "Che facciamo?"
"Non vedo cardini, quindi bisognerà spingere" commenta Fiona.
Lo spadaccino osserva la mezzelfa, poi torna a guardare il portale. "Dev'essere parecchio pesante".
Tsadok si volta verso il goblin. "Ehi, piccoletto! Apri la porta!"
Ninkle annuisce vigorosamente, poi si tira su le maniche e si sputa sulle mani. Quando muove un passo verso la porta, Fiona lo blocca con il braccio.
"Forse è meglio controllare anche questo" esclama, guardando storto il mezzorco. "Non vorrei che il nostro nuovo compagno ci rimettesse le dita".
"Zigfrid ha già trovato la trappola" esclama Miodrag, "perché avrebbero dovuto mettercene un'altra sulla porta?"
"Proprio perché persone come te non la cercherebbero mai" ribatte seria la ladra, quindi inizia a controllare gli stipiti e le due ante.
"Bene, è pulita" esclama dopo qualche minuto.
Dopo aver sorriso alla mezzelfa, Ninkle appoggia le mani contro la fredda pietra del portone e comincia a spingere. Il piccolo goblin inizia ad emettere strani versi mentre il suo volto si distorce per lo sforzo, i pochi muscoli si tendono allo spasimo nel tentativo di aprire la pesante porta, i suoi piedi scivolano più volte sulla superficie liscia del pavimento, faticando a trovare la presa. Alla fine, esausto, si accascia contro la parete.
La porta non si è spostata di un millimetro.

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Eh la leggendaria forza dei goblin! XD

rocco ha detto...

sarebbe stato divertente se a quel punto avessimo detto: "beh è chiusa, andiamo via..."

andrea ha detto...

@Mr. Mist: goblin denutriti, per giunta! XD

@rocco: penso che una legnata di Tsadok non te l'avrebbe tolta nessuno!

Nicholas ha detto...

Pensavo che mandare il goblin a provare ricadesse nel "cercare trappole".

andrea ha detto...

No, sennò la ladra non glielo avrebbe lasciato fare!

rocco ha detto...

l'idea originale era proprio mandarlo a vedere se c'erano trappole sulla porta...ma fiona ormai si è affezionata!