venerdì 8 aprile 2016

0228 - muscoli sotto sforzo

"Grandi e grossi come siete, non vi vergognate a far fare al povero Ninkle i lavori di fatica?" ringhia Fiona, osservando lo sguardo divertito di Miodrag e Tsadok.
"Perché?" chiede il chierico. "Non è quello il motivo per cui ce lo stiamo portando dietro?"
"L'abbiamo salvato da morte certa!" esclama Miodrag con un sorriso impertinente. "Prodigarsi per noi è il minimo che lui possa fare!"
"Bene, ci ha provato e non ci è riuscito. Ora tocca a voi" sbotta la ladra, incrociando le braccia ed iniziando a battere nervosamente il piede.
"Va bene, va bene" concede Tsadok.
Dopo uno sguardo d'intesa, i due si avvicinano alla porta, appoggiano le mani sulla grossa maniglia e cominciano a spingere. I muscoli si tendono, le vene del collo si ingrossano ed il sudore comincia a colare lungo le tempie mentre i due avventurieri utilizzano tutte le loro forze per aprire il grosso portone.
La porta di pietra inizia lentamente a spostarsi, grattando sul pavimento e riempiendo il corridoio di fastidiosi sibili. Veli sottili di polvere cadono dai fregi che decorano la facciata, attaccandosi ai capelli ed al volto dei due avventurieri.
"Certo che è pesante!" sbuffa Miodrag, prendendo fiato e rimettendosi a spingere.
"Si aperta di quasi venti centimetri e non si vede ancora nessuno spiraglio" replica Tsadok, spostando lo sguardo sulla superficie liscia dello spessore dell'anta rimasta chiusa.
Zigfrid si siede a gambe incrociate al centro del corridoio, a pochi passi dalla porta, ed inizia a tamburellare con le dita sul ginocchio. "Ci vuole ancora molto?"
"Ancora un po' e ci siete!" esclama Fiona, notando un filo di luce che filtra dalla piccola fessura che i due hanno creato.
Quando lo spazio tra le ante è abbastanza largo da permettere di infilare una testa, Miodrag smette di spingere e indica a Tsadok di fare altrettanto. Il mezzorco appoggia la mano sopra ad una delle fiamme incise e comincia a respirare a bocca aperta per riprendere fiato. "Ce l'abbiamo fatta!"
"Ammetto che siete stati bravi" concede Fiona, muovendo un passo verso i compagni.
Miodrag inizia a voltarsi verso la ladra, quando percepisce un movimento con la coda dell'occhio; la pesante anta di pietra inizia a muoversi da sola, aprendosi velocemente e finendo la sua corsa contro la parete.
Lo spadaccino si getta d'istinto dietro la copertura fornita da Tsadok e ruzzola per terra. Fiona afferra il goblin e si appiattisce contro il muro laterale. Zigfrid, immobile, osserva l'enorme stanza oltre la porta e si concentra sulle figure illuminate dalla luce di svariate torce, magiche e non. Tre figure, alte più di due metri, dalla pelle azzurra e dalle gambe avvolte in vortici di nebbia, sono circondate da almeno una decina di uomini dai lunghi capelli bianchi che puntano verso il cielo ed ondeggiano come sospinti dal vento.
Tutti sono voltati verso l'ingresso ed osservano ad occhi socchiusi la piccola figura del mago. Poi, senza il minimo rumore, gli uomini estraggono le spade ed assumono la posizione di guardia.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Adesso vedremo se era meglio entrare in questo dungeon oppure no!

Nicholas ha detto...

Trappole, porta da aprire usando la magia, e ora guardiani, ci deve essere qualcosa di molto interessante qua sotto.

andrea ha detto...

Quando ho detto a Zigfrid cosa vedeva, lo sguardo del giocatore che interpreta Miodrag era abbastanza eloquente: "visto? Avevo detto che non dovevamo scendere!"