mercoledì 20 aprile 2016

0233 - contrattazioni

Azura sorride al piccolo halfling, poi annuisce a conferma delle sue parole. Mentre Zigfrid, immerso nei suoi pensieri, contempla i glifi incisi nell'arco di pietra, Tsadok fa un passo avanti e si schiarisce la voce. "Posso chiedere quanto grande è questo artefatto che state cercando di recuperare? Giusto per sapere quanto sarà complesso riportarlo indietro".
"Abbiamo gli zaini per portarlo fuori" commenta Fiona, guardando con sufficienza il compagno.
Tsadok ignora le parole della mezzelfa e continua a fissare il genio negli occhi. "Quanto è grande? Come uno scarafaggio? Un topo? Come la testa di Zigfrid? O è grande come quella?" aggiunge, indicando la statua che rappresenta l'aria nell'angolo della stanza alle spalle dei djinni.
"L'artefatto che ci è stato sottratto con l'inganno si chiama Lacrima di Volaris ed è contenuto in una bottiglia. Sul piano materiale dovrebbe avere le dimensioni..."
Prima che la donna finisca la frase, Zigfrid recupera una pozione e la alza sopra la testa. "Un contenitore tipo questo?"
"... di due vostri pugni" conclude Azura, scuotendo la testa.
"Ah, grande come un'ampolla di fuoco dell'alchimista" mormora Miodrag, recuperandone una dallo zaino e facendola vedere a tutti.
"Sì, più o meno di quelle dimensioni" conviene il genio.
"Come quel fuoco fatuo che abbiamo recuperato" mormora Fiona.
"Come la Candela di Myrkul" la corregge Zigfrid, poi alza la testa e sorride ad Azura. "Vostra ventosità, perdoni la mia... ingordigia. Quello che ci propone è di rischiare le nostre vite in un labirinto creato da un mago chissà quanto potente. Lo faremmo volentieri, per carità, ma al lato pratico sarebbe necessario concordare una ricompensa per il nostro disturbo".
"Abbiamo anche impegni urgenti che ci attendono in città" aggiunge Miodrag, guardando con un sospiro la porta alle sue spalle. Non ho la minima intenzione di rischiare la mia vita senza essere equipaggiato a dovere! Ho già rischiato troppe volte di morire...
"Se verremo adeguatamente ricompensati, i tuoi impegni possono anche aspettare" ribatte Tsadok.
"Sentiamo cosa sono disposti a fare per noi" commenta Fiona, lanciando un'occhiata carica di significato ai tre geni. "Se ci propongono una ricompensa importante, non vedo perché rifiutare".
"La tua obiezione mi piace" esclama il mezzorco. "Mi piacciono le ricompense importanti. D'altro canto, la nostra vita è importante".
Fiona si gira verso Azura ed allarga le braccia, alzando i palmi verso il cielo. "Nel nostro piano si dice che i geni esprimano dei desideri. Tre, di solito".
Lo sguardo di Sorus si incupisce, i suoi occhi diventano due sottili fessure. "Ti riferisci per caso a quella barbarie tipicamente umana di vincolare uno dei nostri confratelli, per quanto malvagi essi siano, dentro ad un contenitore e far esprimere loro dei desideri?"
Zigfrid si frappone tra la mezzelfa ed i geni, agitando le braccia per distogliere l'attenzione dalla compagna. "Sta parlando solo di storielle da bardi. Non è assolutamente nostra intenzione farlo!"
Sorus fissa il mago per dei lunghi secondi, poi il suo sguardo ritorna neutro. "Noi non esaudiamo desideri. Non ne abbiamo facoltà".
"Uffa" sbuffa Fiona. "Potevamo sistemarci per sempre".

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ok la contrattazione non è cominciata nel migliore dei modi! XD

andrea ha detto...

Ingordigia... brutta bestia =D

Nicholas ha detto...

La richiesta è sensata, ma i geni hanno le armi :D