mercoledì 15 luglio 2015

0054 - le specialità dell'isola

Shilparam è un piccolo villaggio che si sviluppa lungo la costa, costituito da piccole case a due piani dipinte con colori vivaci, che si succedono l'una accanto all'altra lungo la banchina e lungo l'unica stradina sterrata che si inoltra nell'isola, perpendicolare alla costa e visibile dal pontile, abbastanza larga da lasciar passare due carri affiancati. Il vento fa dondolare le insegne dei piccoli negozi lungo la via e porta alle narici degli avventurieri odore di pesce grigliato.
Miodrag percorre il pontile e si avvicina alla prima casa sul lungomare, dirigendosi verso una donna seduta all'ombra di un pergolato. "Scusi, signora! Sa dirci dove possiamo trovare la locanda?"
Lei alza gli occhi e sorride, mostrando i pochi denti rimasti. "Salute a voi! Siete appena sbarcati, vero? Non si vedono spesso facce nuove. La locanda è in fondo alla via, non potete sbagliare".
Dopo aver ringraziato, il gruppo imbocca la strada principale. Mentre Zigfrid osserva con occhio critico i primi negozi dove alcuni pescivendoli espongono calamari, cernie, polipi e merluzzi adagiati su uno spesso strato di ghiaccio, Delorean viene attratto da una bancarella poco distante, in cui un ragazzo sta friggendo del pesce.
"Quanto vuole per una porzione di pesce fritto?"
"3 monete di rame, signore".
Delorean spalanca gli occhi. "Così poco? Allora dammene due porzioni! Abbondanti!"
"Una porzione anche per me, per favore" aggiunge Fiona, affiancando il chierico.

Mentre i compagni si siedono su una panchina per gustarsi la frittura, Miodrag si dirige all'emporio. E' una piccola costruzione a due piani che porta i segni del tempo: la vernice è scrostata in più punti e l'insegna si legge a malapena.
Accanto all'ingresso c'è un vecchio seduto su una sedia di vimini, che sta fumando la pipa. Il sole ha incartapecorito la sua pelle, rendendola simile al cuoio, ed il suo volto, parzialmente coperto da un cappello, è solcato da una miriade di rughe. "Oh, buongiorno straniero! E' venuto all'emporio del vecchio Ipa!"
"Buongiorno, buon uomo! Come va? Sto cercando una mappa dettagliata dell'isola".
"Ah, una mappa dell'isola!" ripete il vecchio. "Forse dentro ho qualcosina".
L'uomo afferra un bastone e si alza lentamente in piedi, entra nel negozio e si accomoda dietro al bancone. Comincia a frugare in una specie di cestone e ne estrae un rotolo tenuto fermo da un cordino.
"Questo è ciò che mi è rimasto. Spero sia di suo interesse!" dice, stendendo il foglio.
Miodrag guarda la mappa disegnata: l'isola sembra avere una forma corretta, il villaggio di Shilparam è pieno di particolari e sono indicati altri villaggi di due o tre case sulla costa, ma nell'entroterra c'è solo scritto palude. Un tratteggio che indica le tre colline dell'isola e due o tre strade completano il tutto.
"Non ha nulla che abbia qualche informazione in più sulla palude?"
"Mi spiace, ho solo questa mappa" risponde il vecchio, prendendo una boccata di fumo dalla pipa.
Mentre Delorean e Fiona entrano nel negozio, Miodrag osserva meglio la mappa, quindi indica una stradina che parte da Shilparam e si ferma vicino alla scritta palude.
"E questa? Finisce nel nulla?"
"E' una piccola strada di terra battuta che viene usata per raggiungere il limitare della palude e recuperare ciò che ci serve".
"E che cosa c'è di utile nella palude?" chiede lo spadaccino, mentre Delorean e Fiona si avvicinano al bancone.
"Giunchi per realizzare ceste, arbusti che producono mirtilli rossi... volete della confettura di mirtilli rossi?" dice il vecchio, recuperando da sotto il bancone dei vasetti pieni di marmellata.
Delorean prende in mano un barattolo e lo osserva con attenzione. "Ha mai sentito parlare di templi sacri o rovine abbandonate?"
"L'unico tempio è la chiesa di Istishia, qui dietro. Passate a trovare Roland".
"Chi è Roland?" chiede Miodrag, arrotolando la mappa.
"L'unico sacerdote dell'isola. Magari vi dà una benedizione, può sempre far comodo!"
"E dei fuochi fatui che ci dice?"
Il vecchio sembra non aver sentito. Si gratta la barbetta ispida con la mano e, con lo sguardo perso nel vuoto, dice: "E' strano, non siete i primi a chiedermelo".
"Dei fuochi fatui?"
"Fuochi? Che fuochi? No, parlavo delle rovine".

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Mmm voglio vedere anche io la mappa dell'isola!

PS
Per i master che hanno poco tempo (tipo me) consiglio questo sito: http://www.cartographersguild.com/albumall.php?

Tonnellate di mappe!

andrea ha detto...

Non l'ho data neanche ai giocatori... sono stati molto bravi a ricrearla in base alla mia descrizione!