venerdì 17 luglio 2015

0056 - prodotti erboristici

"Dato che per parlare con Lothar dobbiamo aspettare domattina, seguiamo il consiglio del vecchio. Che ne dite di vedere cosa vendono all'erboristeria?" dice Miodrag.
"Voi andate pure, io ho una commissione da sbrigare" risponde Zigfrid, dirigendosi verso la nave.
Lo spadaccino guarda perplesso Fiona e Delorean, poi scrolla le spalle, attraversa la strada e si dirige verso il negozio.

L'edificio è più grande dell'emporio ed ha un aspetto migliore. Il primo piano è coperto di edera, che copre una piccola tettoia sopra l'ingresso ed avvolge le colonne che la sorreggono. Sulla porta d'ingresso è appesa una ghirlanda di vimini intrecciati, da cui pendono piccole bustine con spezie profumate.
Quando la porta si apre, una campanella dorata emette un tintinnio cristallino. Un'esile elfa dai lunghi capelli neri raccolti in una treccia appare dietro al bancone. "Buongiorno, sono Aisha. In cosa posso esservi utile?"
"Buongiorno" risponde lo spadaccino, "siamo turisti appena sbarcati sull'isola. Ci ha mandati qui il vecchietto dell'emporio".
L'elfa accenna un sorriso. "Ah, il caro Ipa".
"In realtà non è che ci serva niente di erboristico, volevamo solo dare un'occhiata".
"Sicuri? Abbiamo molti prodotti che potrebbero tornarvi utili".
"Tipo?" chiede Fiona, afferrando da una mensola un barattolo di vetro con dentro delle piccole pigne e scuotendolo con delicatezza.
"Posso offrirvi delle sanguisughe di palude per un buon salasso!"
Miodrag sbarra gli occhi ed alza le mani. "No, grazie, il mio sangue è a posto così! Noi dobbiamo entrarci, nella palude... mica ritrovarcela addosso!"
"Ah, siete diretti alla palude? Allora avrete di sicuro bisogno di questo" ribatte la Aisha, recuperando da un mobiletto una piccola boccetta con un liquido verdastro. "E' un unguento contro le punture di insetto".
"Quello ci sarà molto utile!" esclama Fiona, riponendo il barattolo e raggiungendo il bancone. "Quanto costa?"
"Una moneta d'oro a fiala".
"COSA!?!" urla Miodrag. "E' carissimo!"
L'elfa raddrizza la schiena e si fa seria. "Perché è molto efficace. Lo preparo io stessa".
Fiona toglie il tappo di sughero ed annusa l'intruglio. "Ma è un repellente o serve dopo che un insetto ti ha punto?"
"Questo serve a prevenire le punture dei piccoli insetti, se vuole ho una pomata lenitiva contro il bruciore. Viene una moneta d'argento a flacone".
"Una moneta d'oro a fiala... pazzesco!" Miodrag si rigira tra le mani la piccola fiala di repellente, poi fruga in tasca ed appoggia una moneta sul tavolo. "Lo compro, anche se mi pare un furto. Ma se non funziona tornerò per farmi rimborsare!"
"Vedrà che non se ne pentirà" replica l'elfa, facendo sparire il denaro in un borsello.
"Prima parlava di piccoli insetti" dice Fiona, appoggiando la fiala sul tavolo. "Ce ne sono di grandi?"
"Nella palude vivono creature ben più grandi di zanzare e tafani" risponde Aisha, "che possono portare pericolose malattie". L'elfa si volta e recupera da un altro scaffale una fiala in vetro contenente un liquido trasparente. "Per quelle ho un altro rimedio: infuso di abrotano. Costa molto, ma vale ogni moneta".
Delorean fissa l'elfa. "Sta per caso dicendo che questo infuso riduce gli effetti della malattia?"
Un sorriso appena accennato compare sulle labbra di Aisha. "In molti casi ha fatto scomparire del tutto la febbre malarica".
Miodrag si appoggia al bancone e guarda l'elfa con sufficienza. "L'unguento costava una moneta d'oro. Sono curioso di sapere quanto vuole per questo infuso".
L'erborista socchiude gli occhi e ricambia lo sguardo. "Una fiala costa cinquanta monete d'oro".
"Cin... cin..." balbetta lo spadaccino. "E' uno scherzo, vero?"
"A quanto pare, è troppo per le vostre tasche" replica Aisha, riponendo sullo scaffale le fiale.
Delorean alza una mano. "Un momento! Se mi assicura che l'effetto è potente quanto un incantesimo di ristorazione, possiamo parlarne".
"Padre Roland ha usato spesso i miei infusi quando c'era troppa gente da curare. Diceva che assomigliavano molto ai suoi incantesimi, seppur meno efficaci. Chiedeteglielo stasera, quando andrà a cenare alla locanda".
"Se è così buono, allora ne farò scorta" replica il chierico, poi si gira a fissare Miodrag. "E tu non ne avrai manco una goccia".
Lo spadaccino sorride a Delorean e scrolla le spalle. "Sa dirci nulla sui fuochi fatui nella palude?"
"Di sera se ne vedono parecchi in lontananza" risponde Aisha mentre conta le monete d'oro e le ripone in una scatola di legno.
"Solo di sera? Non compaiono di giorno?"
"Sì, ce ne sono anche di giorno. Ma basta starci lontano".
"Ci hanno parlato di un tempio all'interno della palude. Lei ne sa niente?"
"Certo che questa palude vi interessa parecchio! So che ci sono dei resti poco oltre la zona in cui di solito mi fermo io, ma non ho mai sentito parlare di templi. Non so cosa ci sia nel profondo della palude".
"Interessante!" replica lo spadaccino. "Potrebbe accompagnarci fin là?"
"Posso condurvi fino a dove arrivo io di solito, ma non mi spingerò oltre" risponde l'erborista.
"Ottimo!" esclama Miodrag. "Allora torneremo domattina".

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