venerdì 22 gennaio 2016

0180 - le scuse di Tsadok

"Non è vero, non ho cercato di ucciderlo!" esclama il mezzorco. "Ha usato i suoi poteri magici per simulare tutto quel sangue!"
Il nano lo fissa negli occhi. "Prova di nuovo".
"Tutte quelle palline! Mi ha tirato matto!" grida Tsadok, afferrando le sbarre. "Io ho vissuto fino a poco tempo fa in un tempio, immerso solamente nel rumore dei martelli delle fucine, dove non c'erano rumori così fastidiosi!"
Fiona esplode in una sonora risata, poi si gira verso l'halfling. "Scusa, tappo, ma è troppo divertente!"
Il capitano lancia un'occhiata alla ladra, poi ritorna a guardare Tsadok. "Quindi è per questo hai colpito il tuo compagno".
"Mi ha tirato matto e non c'ho più visto" ammette il mezzorco, suscitando un'altra ondata di risate della mezzelfa.
Tidrek sbuffa, poi fa un cenno alla guardia, che si avvicina con il mazzo di chiavi. "Hai salvato la vita ad una delle mie guardie, per il momento puoi uscire. E' politica di Assur non tenere i matti in galera".
"Io avrei qualche obiezione a riguardo" commenta Zigfrid, beccandosi una gomitata da Miodrag. "Ahia! Per me è pericoloso lasciarlo libero".
Il capitano osserva gli avventurieri. "Nessuno uscirà di qui finché non sarà arrivato il giudice di Assur".
"Posso intanto riavere la mia arma?" chiede Tsadok, sorridendo al capitano ed indicando la rastrelliera in fondo alla sala.
"No" replica Tidrek, recuperando l'arma e soppesandola tra le sue mani.
"Scusi?"
"I matti non possono avere armi".
"La custodirò io" propone Miodrag. "Non la riavrà, glielo assicuro".
"Col cavolo!" esclama Zigfrid. "Così appena esce di qui sarà di nuovo armato e pericoloso. La affidi a me, piuttosto".
"Tappo, tu non riusciresti neanche a sollevarla" ridacchia Fiona.
"Posso sempre trascinarla".
Tsadok sbianca pensando a quanto ci metterebbe l'arma a perdere il filo nelle mani del mago. "No!" esclama, lanciandosi in avanti nel tentativo di prendere l'arma dalle mani del capitano. Tidrek si sposta ed il mezzorco finisce lungo disteso.
"Per il momento terrò io questa strana arma" commenta, voltandosi ed avviandosi verso le scale.
"Dovremmo torchiare questo tipo" dice Miodrag, indicando la cella in cui è stato rinchiuso Leland. "Dobbiamo fargli sputare tutto quello che sa".
"Avremmo potuto farlo se tu non l'avessi riempito di pugni" replica Zigfrid. "Ora bisognerà aspettare che si risvegli".

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