mercoledì 5 agosto 2015

0069 - accampamento improvvisato

"Abbiamo sbagliato strada e ci siamo allontanati verso ovest" esclama Fiona, scendendo con agilità da un albero. "Abbiamo perso circa mezza giornata di viaggio".
"Colpa di questa dannata palude" brontola Miodrag, sedendosi su un tronco caduto. "Senza vedere il sole è difficile orientarsi".
"Ormai è il tramonto, conviene accamparci qui e proseguire domani" propone la ladra. "Se continuiamo al buio, rischiamo di farci molto male".
"Soprattutto perché sta anche salendo la nebbia" conclude Delorean, indicando una bassa nebbiolina che avvolge le caviglie ed impedisce di vedere il terreno.
Il chierico recupera l'amaca dallo zaino e la lega a due alberi, poi ci si sdraia sopra e comincia a mangiare avidamente un pezzo di carne secca.
Nel frattempo lo spadaccino libera un tratto di terreno con la spada, srotola il giaciglio e lo distende nello spiazzo appena creato. "A posto!" esclama, sedendosi al centro ed incrociando le gambe.
"Sicuro di volerti accampare per terra?" chiede Fiona.
Miodrag la guarda perplesso mentre estrae una razione dallo zaino. "Perché?"
"Vuoi inaugurare una fiera degli insetti?" replica la ladra, indicando una colonia di formiche che si sta arrampicando sulla coperta, seguita da millepiedi, scarabei ed una miriade di altre piccole bestie.
"Maledizione!" Lo spadaccino salta in piedi, afferra il telo e comincia a sbatterlo per liberarsi delle piccole creature.
Il chierico scoppia a ridere. "Ditemi ora, chi è lo stupido? Acquistare l'amaca è stata una scelta saggia!"
Zigfrid gli lancia un'occhiata truce. "Ripeto che è una spesa inutile" replica con fare sprezzante. Con fatica si arrampica su un albero contorto, quindi appoggia il giaciglio tra il tronco ed uno dei rami più bassi, ci si siede sopra a cavalcioni e si lega con la corda al fusto. "Visto? Non serve altro".
"Non mi pare molto comodo" osserva Delorean con un sorriso sulle labbra.
"L'importante è riuscire a dormire".
Mentre l'halfling ed il mezzorco continuano a battibeccare, Miodrag si avvicina a Fiona. "Dato che dobbiamo dormire anche noi sugli alberi, che ne dici se costruiamo qualcosa di più comodo?"
"Cos'hai in mente?"
"Prendiamo un po' di rami e creiamo una specie di telaio che ci possa sostenere!" esclama lo spadaccino con un sorriso. "Basterà legare gli incroci con queste frasche".
I due cominciano a raccogliere rami e frasche ed iniziano a legare i sostegni, un lavoro che si rivela più lungo del previsto. Dopo un'ora, mentre i compagni stanno già russando sonoramente, la struttura non è ancora pronta.
"Comincio a pentirmi di averti dato retta" borbotta la ladra, fissando l'ennesima giunzione.
"Vuoi smettere ora, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto?"
Fiona lo fissa duramente ma non replica.
Dopo un'altra ora di lavoro l'impalcatura è abbastanza larga da permettere di riposare comodamente in due. Vengono stesi i giacigli e la ladra e lo spadaccino, stremati, si sdraiano sulla superficie irregolare, cadendo subito in un sonno profondo.

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