mercoledì 12 agosto 2015

0074 - la sala dei sarcofaghi

Il gruppo scende nelle profondità della terra seguendo la larga scalinata che, parecchi gradini più in basso, termina in una grande sala quadrata dalle pareti di granito nero costellate da centinaia di loculi. Decine di pietre tombali, ormai levigate dall'umidità e dal passaggio dei sacerdoti, decorano il pavimento. Una spessa porta di pietra, lasciata parzialmente aperta, conduce al resto del tempio. Negli angoli vicino alle scale sono state collocate due imponenti statue, raffiguranti uno scheletro ammantato con in mano una falce, che osservano in silenzio quattro sarcofaghi disposti a croce al centro della stanza.
"Che posto inquietante" mormora Delorean, aggirandosi nella stanza ed osservando i bassorilievi sulle lastre di marmo dei sepolcri.
Zigfrid si dirige al centro della stanza e sbircia all'interno di una delle tombe, la cui lapide sembra sia stata spostata di recente. "Qui devono aver già razziato tutto, c'è solo uno scheletro" borbotta, infilando una mano nel sepolcro, afferrando una tibia e lanciandola tra le gambe di una statua.
Il chierico si gira di scatto. "Perché stai dissacrando quei poveri resti?"
Il mago si volta a fissare il mezzorco, mentre un sorrisetto si dipinge sul suo volto. "Semplice. Siamo all'interno di un tempio dedicato ad una divinità che aveva a che fare con i morti e questo scheletro potrebbe animarsi".
"Togliergli un osso non impedirà ad una magia malvagia di riportarlo alla non vita" replica dubbioso Delorean.
"Vero, ma in questo modo dovrà strisciare per raggiungerci" esclama Zigfrid ridacchiando. "Ora datemi una mano a controllare gli altri sarcofaghi".
Dopo un paio di minuti di lavoro di squadra le rimanenti tombe vengono aperte ed altre tre tibie raggiungono la prima nell'angolo.
"Strano, a parte le tuniche e le ossa non c'è nulla" commenta il mago, esaminando l'interno delle vasche di pietra.
"Forse è una tradizione del culto" replica Fiona, osservando la fattura di una delle statue.
All'improvviso il silenzio viene rotto da uno stridio metallico che riempie l'ambiente, paralizzando gli avventurieri.
"Cos'è stato?" bisbiglia la ladra, impugnando l'arco ed incoccando una freccia.
"Mi è parso di vedere qualcosa" risponde Miodrag, estraendo le spade ed indicando il varco.
Il suono si ripete, più debole.
"Qualunque cosa sia, si sta allontanando" commenta Delorean, avvicinandosi alla porta aperta e sporgendosi per dare un'occhiata. I suoi occhi si abituano al buio, rivelando un corridoio che si estende a destra ed a sinistra.
"Se dovessi fare un'ipotesi, direi che c'è un'altra stanza circondata da un largo passaggio" sussurra il chierico. "Non ho visto altre porte. Che facciamo?"
"Direi di attendere qui e vedere che produce quel rumore" risponde Zigfrid.
Dopo un paio di minuti il suono si ripete, questa volta da sinistra. Gli avventurieri si preparano ad affrontare la minaccia, scrutando il corridoio debolmente illuminato di fronte a loro.
D'un tratto uno scheletro alto quasi due metri entra nel loro campo visivo e prosegue lungo il corridoio, scomparendo dietro l'altro battente. Tutti notano la lunga spada impugnata dal non morto che viene trascinata sul pavimento.
"Ci mette circa cinque minuti a fare il giro" calcola il mago. "Possiamo evitarla aspettando un po' e seguendo lo stesso percorso".
Fiona rimane immobile, lo sguardo sbarrato dalla paura. "E' stata solo una mia impressione o lo scheletro ha voltato la testa e ci ha guardato?"

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