lunedì 17 agosto 2015

0077 - opera di convincimento

Delorean spinge la porta permettendo a tutti di passare, poi entra nella stanza e controlla cosa blocca l'apertura. Uno scheletro scomposto, avvolto da una tunica nera, è accasciato per terra ed una delle ossa del bacino si è incastrata tra lo stipite e l'anta, impedendo alla porta di aprirsi.
Il chierico si china ed afferra un lembo del vestito, che si polverizza tra le sue dita. "Questo qui dev'essere morto da parecchio".
"Questi invece sono schiattati da poco" commenta Fiona, pungolando i cadaveri al centro della stanza con l'arco. "Speriamo non si rianimino".
"Guardate qui" dice Delorean, sollevando il teschio tra le mani. Le ossa sono costellate di piccoli buchi e parecchi aghi ossei spuntano dagli zigomi e dalle tempie. "Poveretto, deve aver sofferto come un cane".
Miodrag intanto appoggia la bottiglia di vetro alla base del piedistallo. "Che ne dite se iniziamo il rituale?"
"Prima dovremmo chiedere allo spirito se è d'accordo" ribatte Zigfrid.
"Nieven ha detto che bastava leggere la pergamena" commenta Fiona, continuando ad esaminare i cadaveri.
Il mago ignora le parole della ladra e si piazza davanti al fuoco fatuo. "Paladino, acconsenti ad essere relegato nella bottiglia in attesa di essere liberato dalla prigionia che ti vincola a questo mondo?"
L'aspetto della nuvola dorata non cambia, quindi Zigfrid procede a ripetere la stessa frase in altre lingue. Quando inizia a parlare in draconico, i globi bianchi attorno al fuoco fatuo iniziano a girare vorticosamente, poi lo spirito scompare.
"Ecco! L'hai fatto sparire!" esclama Miodrag. "Richiamalo!"
"Ehm... volevo discutere con l'anima del nobile paladino!" balbetta il mago in comune, guardandosi attorno. Il fuoco fatuo riappare, ma le sfere continuano a vorticare furiosamente attorno a lui.
"Sembra che non gli piaccia il draconico" commenta Iriel guardando storto l'halfling, che replica con un'occhiata scocciata.
"Senti, tappo, io inizio a leggere il rituale e vediamo se funziona" dice lo spadaccino srotolando la pergamena e piazzandosi accanto a Zigfrid, che si allontana borbottando qualcosa di incomprensibile. Mentre Fiona si rialza infilandosi in tasca un sacchetto recuperato da uno dei cadaveri, Delorean ed Iriel si scambiano un'occhiata ed escono dalla stanza, riparandosi dietro la porta.
Miodrag inizia ad intonare la cantilena. I globi attorno al fuoco fatuo iniziano a rallentare e la luce dorata che emana si fa più intensa.
Poi tutti sentono un ticchettio confuso che si fa sempre più intenso. Quindi dalle grate sul pavimento si riversano nella stanza migliaia di millepiedi.

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