martedì 18 agosto 2015

0078 - inferno di fiamme

Il pavimento si ricopre velocemente di minuscole creature che cominciano ad arrampicarsi sulle gambe degli avventurieri, infilandosi sotto i vestiti ed iniziando a mordere e strappare la carne.
"Ahia! Cosa sono questi cosi?" urla Fiona, pestando i piedi nel tentativo di liberarsi di quelle che si sono già infilate sotto i suoi pantaloni.
"Bestiacce affamate!" risponde Delorean, cercando di colpirne il più possibile con il piatto dell'ascia. "Non vorrei fare il guastafeste, ma riesco a colpirne solo una decina alla volta e queste sono migliaia!"
Miodrag, distratto dal dolore provocato dai morsi, smette di leggere il rituale. Dopo aver osservato la disposizione dei compagni, si dirige verso l'angolo più isolato e lancia davanti a sé un'ampolla di fuoco dell'alchimista.
Il vetro si infrange spargendo sul pavimento il liquido verde che si incendia immediatamente bruciando parecchi millepiedi, che iniziano a sfrigolare sotto l'effetto del fuoco alchemico. Una leggera nebbia verdognola si alza dal terreno attorno ai piedi dello spadaccino, mentre altre bestie prendono il posto dei compagni morti.
Mentre Fiona estrae dalla borsa la bacchetta e comincia a scagliare vampe di fuoco attorno a sé, Iriel evoca una sfera infuocata che inizia a rotolare per la stanza lasciando una scia di fiamme e di insetti morti.
"Meglio togliersi di torno" mormora Zigfrid, lanciando un incantesimo e librandosi in volo. Poi anche dalle sue mani scaturiscono fiamme che riducono gli ultimi millepiedi in cenere.
"Fortuna che ci siete voi e le vostre magie" esclama Delorean, avvicinandosi al gruppo ed invocando i suoi poteri per curare i compagni.
Miodrag ricomincia a salmodiare, mentre la luce emanata dal fuoco fatuo aumenta d'intensità. Al termine del rituale la nebbia viene risucchiata nella bottiglia, che lo spadaccino si affretta a tappare.
Mentre lo spadaccino ripone la boccetta nella borsa, Zigfrid si avvicina alla sfera trasparente che levita a mezz'aria e comincia ad osservarla. L'oggetto sfocato all'interno sembra essere un dito che rotea come impazzito. Il mago pronuncia un incantesimo, poi distoglie subito lo sguardo. "E' decisamente potente".
"E' stata sigillata in questo tempio per molti anni" esclama Miodrag, "probabilmente è qualcosa di molto importante per il culto. Secondo me dovremmo distruggerla".
"Ma stai zitto!" Zigfrid afferra con delicatezza la sfera con entrambe le mani, percependo una sensazione di freddo, quindi infila l'oggetto nel suo zaino. "Ecco fatto, ora possiamo tornare al villaggio!"
"Un momento, prima voglio prendere una cosa" ribatte lo spadaccino, avvicinandosi ai resti accanto alla porta ed afferrando il teschio deformato e bucherellato. "Magari può interessare a qualcuno che studia le ossa!"

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Tutto sto casino perchè una gnoma non sa tenere le mani a posto...

andrea ha detto...

No, perché sono piromani dentro! =D