lunedì 3 agosto 2015

0067 - trappola di fango

Miodrag estrae la spada e si fa strada tra la bassa vegetazione, creando un passaggio per i compagni. Già dopo pochi metri la luce si affievolisce e l'umidità comincia a salire, mentre nugoli di zanzare iniziano a ronzare attorno agli avventurieri.
"Proviamo questo unguento miracoloso" propone Fiona, estraendo dalla tasca la boccetta comprata in erboristeria e cominciando a cospargersi di lozione. Anche gli altri si fermano e si spalmano il repellente.
"Funziona benissimo!" esclama la ladra, notando che gli insetti si tengono a debita distanza. "Vale ogni moneta spesa".
"Alla fin fine il costo non era così elevato" conviene Miodrag. "Dovrò scusarmi con l'erborista".
Il gruppo si addentra tra la vegetazione lussureggiante, tranciando rami e felci con la spada e fermandosi spesso a saggiare il terreno.
"Ma perché vi fermate ad ogni piè sospinto?" sbraita Zigfrid, sbuffando infastidito. "Con il mio sistema si fa prima".
Il mago si sposta in testa alla fila e comincia ad avanzare battendo il terreno davanti a sé con il suo bastone. Gli altri, dopo essersi scambiati alcune occhiate dubbiose, iniziano a seguirlo a breve distanza.
"Visto? Così è più veloce!" esclama l'halfling, saltando una piccola pozza di acqua limacciosa. I suoi piedi atterrano sul terreno asciutto, che per un momento sembra reggere. Poi d'improvviso lo strato superficiale cede ed il fango inghiotte gli stivali, i polpacci e le cosce del povero mago.
Zigfrid comincia ad agitarsi nel tentativo di liberare le gambe, ottenendo solamente di sprofondare fino alla vita. "Aiutatemi, maledizione!"
Mentre Delorean e Fiona si guardano preoccupati, Miodrag si siede su un tronco ed inizia a ridere. "Davvero ottimo il tuo metodo! Sempre che il tuo scopo fosse finire nelle sabbie mobili, anziché di evitarle!"
Zigfrid risponde con una sequela di imprecazioni, nel frattempo la ladra recupera una corda dallo zaino e gliela lancia. Entrambi iniziano a tirare, ma il fango esercita una forte resistenza e rende vano il tentativo di salvataggio.
"Dai qua" ringhia il chierico, strappando dalle mani della mezzelfa la fune. Dopo averla fatta passare attorno al tronco di un albero, il mezzorco con un rapido gesto se la avvolge all'avambraccio e tira con entrambe le mani. I muscoli si tendono nello sforzo mentre la corda comincia a sfregare contro la corteccia. L'inguine di Zigfrid riemerge di pochi centimetri, poi tutti sentono un sonoro schiocco. Zolle di terra volano da tutte le parti quando le radici si sollevano perdendo la presa sul terreno. L'albero frana in avanti e si schianta al suolo, mancando Delorean di pochi centimetri.
"Ma stai cercando di aiutarlo o di ammazzarlo?" esclama ridendo lo spadaccino mentre si alza e si dirige verso l'albero caduto. Con l'aiuto di Fiona disincastra la corda impigliata nelle radici, se la lega attorno alla spalla e, gettando tutto il suo peso in avanti, inizia ad allontanarsi dal mago tra la bassa vegetazione. La figura di Zigfrid riaffiora pian piano dal fango, lasciandosi dietro due profondi solchi.
"Grazie dell'aiuto" borbotta Zigfrid.
"Ritorniamo al vecchio metodo?" ridacchia Miodrag, osservando il mago che schiocca le dita e pronuncia un paio di parole in draconico. La melma comincia a staccarsi dai vestiti e cade a terra con un sonoro splat.
"Bel siparietto" commenta la ladra, lanciando un'occhiataccia all'halfling. "Possiamo rimetterci in marcia o vuoi giocare ancora un po' con il fango?"

3 commenti:

Nicholas ha detto...

Eheh come minimo c'era da perdere gli stivali.
Oltre che infangarsi.

andrea ha detto...

Se gli avessi fatto perdere gli stivali, avrebbe passato l'intera sessione a scavare nel fango per recuperarli! =D
Ho avuto pietà degli altri giocatori...

Nicholas ha detto...

Eheh
vero anche questo. :D