martedì 8 settembre 2015

0093 - nessuna distrazione

"Torneremo per saperne di più sulla stella ad undici punte" dice Miodrag. "C'è un'uscita sul retro, vero?"
"Certamente, si trova di là" risponde Nieven, indicando un corridoio. "Per quanto riguarda il medaglione, appena avrò trovato qualche informazione ve lo farò sapere".
Delorean si sporge verso lo spadaccino e gli sussurra all'orecchio: "Non dovremmo parlargli anche dell'altro oggetto?"
Miodrag scuote la testa. "Non ora, prima lasciamolo lavorare sul medaglione".
"Va bene" replica il chierico.
Miodrag si alza e si dirige verso la porta, seguito da Fiona. Quando anche Delorean si alza dalla poltrona per seguire il compagno, il mago gli appoggia una mano sul braccio e gli sussurra: "Cosa ha accennato al suo amico, prima? Sono vecchio, ma le mie orecchie funzionano ancora bene".
Il chierico osserva pensieroso l'elfo, poi risponde: "Nulla, gliene parleremo quando ne sapremo di più".
Sentendo la risposta del compagno, Miodrag si volta di scatto per fare cenno al mezzorco di stare zitto, ma inciampa sul tappeto e vola lungo disteso.
"Ero solo curioso, magari potevo esservi utile" replica Nieven, osservando lo spadaccino mentre si rialza.
"Ahia..." si lamenta Miodrag, massaggiandosi il naso. "Apprezziamo il gesto, ma per il momento non vogliamo distoglierla dal medaglione".
"Come volete" sospira il mago, aprendo la porta e facendoli uscire.

Il gruppo si dirige alla volta della casa di Bilmin, fermandosi appena oltre il cancelletto d'ingresso e notando un gabbiano che si posa sull'ultimo gradino della scalinata che conduce alla porta.
"Quanto odio i gabbiani" mormora Delorean, afferrando l'ascia.
Iriel riprende le sue normali sembianze ed avanza verso il gruppo, fermandosi a pochi passi dal chierico. "Cosa pensavi di fare?" ringhia la mezzelfa, guardandolo con occhi carichi di collera.
"Nulla" ribatte Delorean con un sorriso sornione.
"Sei stato tu a picchiare il tuo amico?" domanda Iriel, osservando il naso sanguinante di Miodrag.
"Ha fatto tutto da solo".
Tinky, trattenuta dal chierico, osserva divertita la scena. "Possiamo vedere se mio zio è in casa o volete battibeccare ancora un po' sotto questo sole?"
La druida appoggia la mano sul naso dello spadaccino, che smette di sanguinare e riprende la sua forma originaria, quindi si dirige verso la porta del mecenate.
Fiona bussa alla porta, che dopo pochi attimi viene aperta da Bilmin in persona. Lo gnomo spalanca gli occhi quando realizza chi ha di fronte. "Per Garl Glittergold, siete tornati! E quella è Tinky! Ce l'avete fatta!" grida con voce stridula lo gnomo, correndo ad abbracciare la nipote. "Prego, prego, entrate!" comincia a ripetere Bilmin, spingendo in casa il gruppo.

9 commenti:

rocco ha detto...

cioè il mio naso avrebbe addirittura cambiato forma per uno scivolone su un tappeto? non l'avevo realizzato al momento...

andrea ha detto...

Un naso gonfio rappresenta bene il danno che hai subito, non trovi?

Nicholas ha detto...

Uno dei divertimenti del master è decidere le ferite: "la spada ti trapassa il bicipite, senti i tendini schioccare come elastici".

andrea ha detto...

Vorrei far notare l'abilità di Nicholas nelle descrizioni pulp. Sto ancora rabbrividendo mentre immagino la scena.

Nicholas ha detto...

Lol!
Una delle poche cose che mi ricordo del manuale del master è: non descrivere i danni numerici ma i danni fisici.
Da questo pdv preferisco wfrp dove ha delle tabelle per i critici che infliggono danni permanenti, in D&D trovo un po' limitante che un combattimento potesse finire solo con vittoria totale/morte del pg.
Quindi abbiamo iniziato a introdurre che i critici o i colpi particolari (tipo la codata di un drago o una casa che crolla) lasciano anche danni prolungati (tipo dei malus sulle caratteristiche).

andrea ha detto...

Anche a me piacerebbe parecchio descrivere i danni (ed in passato l'ho fatto), ma per questioni di tempo mi limito a qualche accenno.
Purtroppo questa campagna va avanti con sessioni da circa 2-3 ore massimo di gioco, un combattimento prende almeno mezz'ora (e sto parlando solamente di circa 2-3 turni). Quattro-cinque giocatori, più tutti i PNG, che pensano alla prossima azione...
Se mi dilungo con le descrizioni, devo iniziare e finire la sessione con il combattimento! =|

Un po' cerco di rimediare nel blog, ma non è sempre così semplice... =)

Nicholas ha detto...

Ti capisco, ai livelli alti avevamo combattimenti che andavano avanti anche 3 sessioni.
Con che frequenza giocate?

andrea ha detto...

Una volta a settimana, sessioni da circa 2 ore e qualcosa... a volte riusciamo a raggiungere le tre ore.

Sto tentanto di togliere tutti i tempi morti, ma non è sempre semplice.

Mr. Mist ha detto...

Una volta a settimana è un buon ritmo!
Tornando sui combattimenti avendo giocato ad AD&D i tempi non erano troppo lunghi anche perchè il modulo non dava molta libertà di scelta sulla gestione dei combattimenti come invece le versioni successive.
Sulla descrizione dei colpi,sono d'accordo con voi: descrivere i danni ci fa capire meglio la condizione del personaggio, i numeri sono relativi, 8 danni possono essere una ferita gravissima per un pg dei primi livelli ed un graffietto a livelli più alti. Per le tabelle io le ho sempre usate, ed alcune anche abbastanza severe: % di restarci secco sul colpo senza tiro salvezza anche del 15%, più danni multipli ed amputazioni varie ed eventuali, nella mia ultima campagna a Ravenloft sembravamo un reparto di reduci tra occhi, braccia, orecchie perse, corde vocali danneggiate e 2 pg morti sul colpo, più danni da pazzia più o meno contenuti! Ultimamente avevo messo da parte le tabelle dei critici per aver un approccio più light e meno scoraggiante per i giocatori.