giovedì 10 settembre 2015

0095 - onorare gli accordi con la Casata

Bilmin accompagna alla porta gli ospiti mentre il maggiordomo inizia a pulire il salottino. "Grazie ancora per quello che avete fatto. Mi farò sentire quanto prima, bisogna assolutamente organizzare qualcosa per festeggiare la vostra impresa!"
Il gruppo ringrazia, quindi si allontana dalla villa del mecenate per dirigersi verso il Cortile Nador. Durante il tragitto Iriel illustra ai compagni il pedinamento terminato a bordo della Rayo de Luna. "Quando hanno tentato di farmi allo spiedo, me ne sono andata". Tutti continuano a camminare in silenzio, immersi nei loro pensieri.

Gli avventurieri entrano nella sede della Casata della Sabbia e si dirigono verso l'ufficio del nababbo, fermandosi davanti alla porta. All'interno è in corso una feroce discussione tra padre e figlio.
"Non puoi pensare di fare affari del genere e credere di trarci anche un guadagno!" urla Amir. "Sei solo un idiota!"
"Sono abbastanza grande per decidere come stipulare un contratto! Per chi mi hai preso, per uno che non sa valutare cosa sia bene per la Casata della Sabbia?"
"Assolutamente no!"
La porta si apre di colpo e Gamal esce di corsa, borbottando qualcosa mentre si allontana lungo il corridoio. Miodrag afferra la porta ed entra nell'ufficio, seguito da tutti gli altri. Amir, in piedi dietro alla scrivania, chiude un libro di scatto quindi alza lo sguardo. "Che c'è?! Cosa vuoi ancora?!"
Quando si rende conto che di fronte a sé non c'è il figlio ma gli avventurieri, si ricompone. "Ah, siete voi. Dovete scusarmi, è un brutto momento. Accomodatevi, vi prego".
"Siamo ritornati dal nostro viaggio sull'isola di Bhelani" inizia Miodrag. "Abbiamo recuperato una cosa per Bilmin".
"Buon per voi" risponde Amir seccamente.
Lo spadaccino lancia un'occhiata a Delorean, poi riprende: "Durante il viaggio di ritorno abbiamo incontrato dei naufraghi e li abbiamo tratti in salvo. Erano membri dell'equipaggio di una nave della Casata Seltarir che era stata attaccata ed affondata da alcuni pirati. Kalina dovrebbe avervi contattato".
"Non mi ha ancora avvisato, ma non vi preoccupate. Kalina è una donna di parola".
Delorean recupera dalla borsa i contratti firmati e li appoggia sulla scrivania. "Siamo riusciti a stipulare questi contratti per dei gioielli realizzati con un materiale strano e per un infuso curativo molto efficace".
Amir comincia a sfogliare i contratti ed annuisce, soddisfatto. "Gamal dovrebbe imparare da voi".
"Quindi sono dei buoni accordi?"
"Sono ottimi. Che ne dite di millecinquecento monete d'oro?"
Miodrag guarda i compagni, che rispondono annuendo. "Direi che accettiamo".
Fiona si fa avanti ed accompagna Iriel alla scrivania. "Vorremmo inoltre presentarle un altro membro della nostra squadra, Iriel. Se è d'accordo, si unirà a noi".
"Ci è stata molto utile nella missione e soprattutto nelle relazioni con gli abitanti dell'isola" aggiunge lo spadaccino.
Il nababbo stringe la mano alla druida, poi recupera da un cassetto un plico di fogli e lo piazza sulla scrivania. "Questo è il contratto" dice Amir, suscitando in Iriel un moto d'angoscia.
"Non spaventarti, l'abbiamo firmato tutti" la tranquillizza Fiona, poi le illustra brevemente le varie clausole. Con un po' di riluttanza, la druida appone la sua firma.
Il nababbo si siede alla scrivania e sfoglia ancora i contratti, poi alza lo sguardo sul gruppo. "Un'ultima cosa. Mi sembra giusto onorare questo contratto fornendovi una scorta di infuso di abrotano. Potrete ritirarne uno a testa ogni settimana presso la sede".
Miodrag si batte la fronte con il palmo della mano. "Stavo quasi per dimenticarmene! A Shilparam abbiamo preso un regalo per lei".
Dopo aver frugato nella borsa, estrae un vasetto di confettura di mirtilli rossi e la appoggia sul tavolo.

9 commenti:

Nicholas ha detto...

Ne girano di soldi in questa città :o

andrea ha detto...

Il Durpar, da manuale, ospita le persone più ricche di tutto il Faerun. Ed i miei PG sono abbastanza felici di esserci finiti in mezzo!

La cosa divertente è vedere ad oggi le schede dei personaggi. Tutti con un sacco di soldi segnati.
Nessuno vuole spendere su oggetti "di basso livello" e tutti stanno "risparmiando" per comprarsi anelli, verghe e roba potente :D

Mr. Mist ha detto...

Mah ho giocato tanto tempo a Mystara dove sugli oggetti magici rischi d'inciamparci per strada, alla fine la cosa era esagerata, per questo l'idea di un mercato degli oggetti magici anche se ovviamente costosissimi non mi piace molto!

Nicholas ha detto...

In una delle mie campagne avevo messo un commercio di oggetti magici, più che altro perchè sono un master molto spilorcio e volevo dare una valvola di sfogo ai pg.
Però il "negozio" (aka gilda della magia) c'era in una sola città e venivano generati 3-5 oggetti casualmente che erano in vendita, se ai pg interessavano potevano comprarli se no chiedere di tenerli in attesa mentre raccoglievano i soldi necessari.

Anche a me piacciono poco le ambientazioni con molta magia (per dirne una ho tirato via 1/3 degli incantesimi da mago utilizzabili e circa 1/4 di quelli da chierico) ma sono pdv, entrambe i sistemi vanno bene fintanto che master e pg si divertono

Mr. Mist ha detto...

Personalmente sono dell'idea che gli oggetti magici possanoo essere anche potenti ma debbano essere pochi, ed anche il procedimento per farli dovrebbe essere unico e difficilmente ripetibile per ogni oggetto, l'idea di tanti oggetti +1, per intenderci, fatti in serie mi fa rabbrividire.
Quanto all'acquisto degli stessi, io temo che laddove c'è abbastanza smercio per mettere su un mercato, inteso come scambio di domanda ed offerta, significa che ce ne sono talmente tanti che prima o poi anche i personaggi iniziano a smerciarne accumulando molta ricchezza, ottenendo così l'effetto contrario a quello voluto da alcuni master che usano le gilde per azzerare le ricchezze dei giocatori. Nella mia esperianza ho visto personaggi accumulare in questo modo somme sempre più vertiginose per poter poi acquistare un "desiderio", cosa questa che mi ha fatto capire che si stava esagerando!

andrea ha detto...

Premetto che a me non dispiace l'uso della magia in un gioco fantasy. Ed attualmente il mago non ne fa un uso spropositato (distruttivo sì, però).

Per quanto riguarda gli oggetti magici, si può trovare parecchio in giro per la città. Ma non tutto è disponibile, quindi l'acquisto del "desiderio" non è così scontato, anzi. Per come faccio io il master, un "desiderio" potrebbe essere concesso dopo che i PG hanno fatto una missione per il master.
Ovvio che se il mago raggiunge il livello per poterlo lanciare, è un altro paio di maniche. Ma non sono mai arrivato così in là con i livelli dei PG...

Diciamo che le cose a cui puntano attualmente i PG sono oggetti da 6-7000 mo (tipo anello dell'invisibilità, una verga inamovibile, pietre del potere...). Non vedo grossi problemi a concederli.

Poi c'è l'altra faccenda: i soldi possono sempre essere rubati. ;)

Nicholas ha detto...

Eheh, ovviamente uno gioca con lo stile che gli è più congeniale.
Quello di più o meno magia è un tema sul quale i master dibatteranno sempre, fa parte delle holy wars del gdr da quando esiste.
Alla fine basta ricordarsi che si è attorno al tavolo epr divertirsi (e bere birra del master a scrocco).

Poi, come sintetizzava bene un mio giocatore rispondendo a un altro giocatore:
PG1 "Siamo super corazzati, quale è la cosa più pericolosa che possiamo trovare in questi luoghi?"
PG2 "Il Master..."

andrea ha detto...

parole sante!

Mr. Mist ha detto...

Attenzione non vorrei che le mie considerazioni venissero prese come delle critiche, nemmeno io ho nulla contro l'uso della magia in un gioco fantasy neppure nelle ambientazioni che spingono di più sul magico,come Mystara per esempio, alla fine se nel gioco si trovano gli equilibri e tutti si divertono la cosa va benissimo! :)