venerdì 25 settembre 2015

0106 - decidere il da farsi

Dopo che tutti sono stati tirati giù dal letto, il gruppo si ritrova nella sala principale della locanda.
"Spiegami perché sei venuto a disturbarmi nel bel mezzo della notte" esclama Miodrag. "Hai interrotto il mio sonno, lo sai?"
"Quindi usi le prostitute come cuscini?" sogghigna Zigfrid. "Io pensavo ci si facesse altro".
Fiona scuote la testa, mentre Iriel guarda interdetta lo spadaccino. "Prostitute?"
"Quel che faccio nel privato non è affar vostro" sbotta Miodrag con rabbia. "E non cambiare discorso! Perché ci hai tirato giù dal letto?"
"Abbiamo un impegno al porto" spiega il mago. "E dobbiamo esser lì entro un'ora, prima che la Rayo de Luna salpi".
"E questi due chi sono? Amici tuoi?" chiede Fiona, indicando Haris e Antar.
"Questi due lavorano per la Casata della Sabbia e stavano controllando il porto per noi".
"Se volete vi accompagniamo al magazzino ventiquattro" propone Antar.
Il mago fa un cenno di assenso. "Ottima idea. Meglio controllare prima cosa c'è nel magazzino, magari scopriremo quello ha in mente Frederik".
"Insomma, tappo! Vuoi spiegarci una buona volta che cosa succede?" sbotta Fiona. "Che cos'è il magazzino ventiquattro?"
"Un attimo, finisco di mettermi d'accordo con Antar e poi vi spiego tutto".
Mentre Zigfrid parla con l'uomo di Amir, Delorean si infila in cucina e torna dopo qualche minuto con una scodella piena di stufato. "Non vi dispiace, vero, se mentre spieghi io faccio colazione?"

Dopo aver riportato quello che gli Haris e Antar hanno riferito, Zigfrid esce dalla locanda e si dirige di corsa verso il porto, raggiungendo insieme ai compagni la zona dei magazzini. Per la strada non c'è anima viva, a parte un paio di pattuglie di guardia nella zona del mercato, che sembrano più propense a sonnecchiare su una panchina piuttosto che ad interessarsi alla presenza di un gruppo di sconosciuti che corrono per il quartiere a quell'ora della notte.
Lunghe file di bassi edifici in pietra e legno si stagliano attorno alle vie che conducono ai moli. Antar conduce il gruppo lungo uno stretto vicolo tra due magazzini e si ferma dietro ad un ammasso di casse che ostruiscono parzialmente l'uscita, offrendo una discreta copertura ed un'ottima visuale sul magazzino di fronte a loro, su cui è appesa un'insegna di legno che riporta il numero 24. Un grande portone a due battenti, largo abbastanza per far entrare due carri affiancati, copre la maggior parte della parete che dà sulla strada. Sul tetto piatto dell'edificio si vede passare una guardia armata di arco, intenta a scrutare la strada principale, e dopo poco un'altra percorre lo stesso giro di ronda.
"Nel vicolo accanto al magazzino c'è una piccola porticina" sussurra Antar. "E' da lì che sono entrati i due marinai".
"Probabilmente è qui che tengono le casse della Rayo de Luna" commenta Zigfrid. "Anzi, quelle che arrivano dalla nave".
I compagni si guardano perplessi. "Cosa stai blaterando?" mormora Fiona.
"E' troppo presto ed il mal di testa non è ancora passato" si scusa il mago.
"Hai voluto fare la gara di bevute?" lo canzona Iriel. "Ora ne paghi le conseguenze".
"Non prevedevo di dovermi alzare così presto" ribatte l'halfling, scuro in volto.
"Su questo concordo con lui" interviene Miodrag. "Questa uscita dopo la cena a base di cinghiale non è proprio il massimo".
"Preferiresti essere in camera a spassartela con le tue sgualdrine, vero?" replica Iriel.
"Ovviamente! Potevamo venire qui anche domani mattina".
"C'è sempre il problema della nave che parte tra mezz'ora" interviene Zigfrid.
"Potremmo concentrarci sulla nave e creare un diversivo per ritardare la sua partenza" propone lo spadaccino.
"Basta che non proponi di affondarla..." ribatte Iriel, sbuffando.
"Io continuo è pensare che sia la soluzione ai nostri problemi" dice Delorean.
"E' quello il tuo problema. Lascia che pensino gli altri" commenta acido Zigfrid.
"E se avvisassimo le guardie che c'è qualcosa di losco sulla nave?" propone Miodrag.
"Senza prove concrete non farebbero nulla" interviene Haris. "E comunque ci vorrebbe troppo tempo per andare ad avvisarle".
Lo spadaccino riflette per un momento. "Allora lasciamo l'esplorazione del magazzino a Fiona e noi andiamo direttamente alla nave. Lei può entrare ed uscire senza essere vista".
"Non hai imparato nulla in guerra?" ribatte il mago. "Non si lasciano da soli i compagni. Nel Dambrath ne abbiamo persi quindici così".
Fiona si volta verso Miodrag. "Se voi ve ne andate lasciandomi qui da sola, io ritorno in locanda".
"Basta discussioni, concentriamoci sul magazzino" interviene Zigfrid. "Voi due potete andare" aggiunge, rivolgendosi agli uomini di Amir che si allontanano silenziosamente lungo il vicolo. Poi si volta verso il deposito e comincia a valutare quale sia il modo migliore per entrare.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ho giocato poche volte con un gruppo numeroso, quindi di solito non abbiamo mai preso in considerazione l'idea di dividerci per esplorare più luoghi o per raggungere due obiettivi contemporaneamente.
Non penso sia però un'idea sempre sbagliata, andare in tanti in un luogo magari un po' piccolo può essere controproducente perchè ci si pesta i piedi (mi è capitato), il vero problema è capir,e in base alla situazione, come dividere le forze senza indebolirsi troppo!

andrea ha detto...

Anch'io preferisco un gruppo più ristretto con cui giocare, anche perché si riesce a dare spazio a tutti.
Gestirne cinque è molto difficile, ma non impossibile.

Una volta ho fatto il master a sette giocatori. E' stato un disastro...

Per quanto riguarda il dividersi, a volte è necessario per "velocizzare i tempi" o per la trama.
A volte invece si rivela controproducente... come nell'ultima avventura di MdT, in cui il mio agente è andato nello scantinato con la guardia di sicurezza a controllare i server degli impianti di sorveglianza, mentre gli altri dovevano assaltare l'ultimo piano di un hotel in cui si nascondeva un "terrorista" (un vampiro).

Peccato che il compagno del "terrorista" ha avuto tutto il tempo per raggiungere lo scantinato... e combattere da umano (ok, il mio PG è un gigante... ma fa poca differenza) un gangrel praticamente a mani nude non è il massimo.

Mr. Mist ha detto...

Infatti secondo me la cosa va valutata sul momento, certo è che se il master decide di farti soffrire comunque allora come la metti sbagli: se non ci dividiamo magari ci fai cascare tutti in un mega trappolone che ci penalizza o ci svia e ci rallenta, ed il cattivone scappa da tutt'altra parte, se ci dividiamo il cattivone ha un suo alleato potente magari quanto lui in serbo per il secondo gruppo!
Personalmente quando ho fatto il master se i giocatori avevano un'idea buona io cercavo di aiutarli, nel tuo caso se l'idea di controllare i servee era azzeccata ti avrei comunque fatto incontrare un alleato del vampiro terrorista ma meno potente sebbene decisamente pericoloso per te penso ad un ghoul ma conoscendo poco MdT magari era pure peggio!
Per la gestione di comnitive di giocatori io sono arrivato ad 8 ma solo per un breve periodo per fortuna!

andrea ha detto...

In realtà ho fatto io una cappellata, complice un tiro di dadi tutt'altro che riuscito... non ho controllato se nel server a cui stavo accedendo c'era già qualcun altro dentro. E quando ho iniziato a smacchinarci (un'ora prima di scendere al pianterreno), mi hanno "beccato".

Eh... succede. Si devono sempre pagare le conseguenze delle proprie azioni! =)