mercoledì 30 settembre 2015

0109 - l'arrivo delle guardie

Fiona, dopo aver letto ed intascato il registro con i conti del magazzino, esce dal piccolo ufficio ed esamina il fagotto abbandonato tra alcune pile di assi di legno sfasciate. Ecco qui Louban pensa la ladra. Povero diavolo...
D'istinto si china con il pugnale in mano quando la porticina si apre ed una figura avvolta dalle fiamme entra nel deposito, crollando a terra dopo solo un paio di passi.
Che cavolo stanno combinando, lì fuori? pensa Fiona, poi il suo sguardo viene attirato da un simbolo impresso su una delle assi sparse sul pavimento. Questo è il simbolo della Casata Seltarir!
L'esplosione del portone la fa voltare di nuovo, ma questa volta il suo volto si distende quando Delorean e Iriel entrano dall'ingresso principale.
"Fiona! Fiona! Tutto bene?" urla la druida, poi individua la mezzelfa in fondo all'edificio e la raggiunge insieme al chierico.
"Sì, tutto bene! Ho trovato un po' di informazioni" esclama la ladra avvicinandosi ad una cassa, "ora però dammi una mano a vedere che c'è qui dentro".
Mentre Delorean ispeziona i cadaveri, Fiona ed Iriel scardinano il coperchio e cominciano a frugare tra la paglia. "Tazzine di porcellana!" esclamano in coro, estraendo i piccoli recipienti ed osservandoli alla luce della candela.
"La Casata Seltarir commercia beni di avorio e porcellana" commenta la druida.
"Secondo me questa è la merce sottratta dai pirati alla nave affondata" ribatte la ladra, sedendosi su uno dei bauli. "Tutte le casse hanno il logo della Casata Acquadifonte. Per me Frederik ha commerciato con i pirati, poi ha sostituito tutti gli imballi mettendo il suo marchio. In quell'angolo ci sono delle assi di legno, penso siano i resti delle casse originali".
"Interessante metodo per fare affari" commenta Iriel.
"Ah, nel registro che ho trovato c'è l'indicazione di un trasferimento di denaro verso la Rayo de Luna. Cinquemila monete d'oro".
Delorean raggiunge le due mezzelfe. "Se qui abbiamo finito, io direi di andarcene. Quell'inferno di fiamme lì fuori avrà attirato parecchia attenzione".

I tre avventurieri escono giusto in tempo per vedere il muro di fuoco svanire nel nulla ed un drappello di guardie arrivare di corsa ed estrarre le armi.
"Fermi! Non muovetevi!" urla il sergente, puntando una spada verso Miodrag, che sta ancora spargendo acqua sui magazzini.
"Io posso anche alzare le mani, ma queste fiamme non si spegneranno da sole" ribatte lo spadaccino, fissando il grosso soldato.
"Io non farei lo spiritoso, ragazzo! Avete provocato un notevole scompiglio" dice il sergente, "ed ora siete in un mare di guai!"
"Non siamo stati noi" grida Zigfrid. "Tutto questo casino l'hanno fatto gli uomini del magazzino!"
"Che sono in combutta con i pirati" interviene Fiona, raggiungendo il mago. Poi a bassa voce sussurra: "Complimenti per aver attirato tutta questa attenzione".
"Era solo qualche fiammella" ribatte Zigfrid in un sussurro, poi si volta verso le guardie. "Noi abbiamo fermato i loro sporchi traffici e questo è il vostro ringraziamento? Siete degli ingrati!"
"Spiegherete tutto al capitano Morningstar. Ora seguiteci alla sede della guarnigione".
"Non possiamo, dobbiamo andare al porto per fermare una nave" risponde il mago con un sorriso. "A bordo c'è il capo di questi banditi, Frederik Acquadifonte".
Il sergente socchiude gli occhi e muove un passo verso il gruppo, ma viene affiancato da una guardia che gli sussurra qualcosa all'orecchio, indicando con un cenno della testa Delorean.
L'uomo si volta verso il chierico, quindi chiede al soldato: "Sei sicuro?"
"Sì, sergente".
"Il qui presente Yeodin sostiene di avervi incontrato durante un interrogatorio, e che il capitano Morningstar vi conosce. Dice anche che avete salvato parecchie persone nel deserto".
Delorean fissa per un po' il soldato, poi esclama: "Ma io ti conosco! Sei quello a cui ho chiesto il secchio!"
"Tutto quello che ha detto Yeodin corrisponde al vero" ribatte Zigfrid. "Può chiedere conferma al nostro datore di lavoro, Amir Sandstone. E' il nababbo della Casata della Sabbia".
"Se il capitano vi ha fatto interrogare un prigioniero, vuol dire che si fida di voi" risponde il sergente. "E quindi devo fidarmi anch'io. Andate al porto, noi spegneremo l'incendio".
I soldati rinfoderano le armi e recuperano dei secchi da un piccolo baracchino, mentre un altro viene mandato a chiamare un sacerdote.
"Grazie mille, sergente" esclama Miodrag asciugandosi la fronte, quindi raggiunge gli altri che si stanno già dirigendo verso il porto.

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Accidenti che fortuna ad incontrare Yeodin, stavolta c'è mancato poco!

andrea ha detto...

Senza un po' di fortuna, che eroi sarebbero?

rocco ha detto...

tanto prima o dopo finiremo dentro..è solo questione di tempo...secondo me ci arresteranno per le sconcerie di Ziggy..

andrea ha detto...

Tra le dimostrazioni di virilità di Zigfrid e la distruzione di parte della città, di motivi ce ne sarebbero in abbondanza! =D

Nicholas ha detto...

Che fortuna, incendio in città medievale di solito finisce con:
"che siano appesi per il collo, finchè morte non sopraggiunga".

andrea ha detto...

Fortunatamente per loro, i magazzini del porto sono in pietra...