martedì 6 ottobre 2015

0113 - azioni dettate dalla collera

Passi leggeri percorrono il corridoio, facendo a malapena scricchiolare le assi del pavimento, quindi Zigfrid varca la soglia ed entra nella stanza. "Ho legato i due marinai". Poi, guardando i vestiti di Miodrag coperti di sangue, si avvicina. "Cosa è successo qui? Chi ti ha ridotto così?"
"Grazie dell'aiuto, eh" sbotta Fiona, cominciando a perquisire la scrivania. "Noi qui non sapevamo che pesci pigliare e tu sei rimasto fuori a non far niente!"
"Non capisco di cosa tu stia parlando" ribatte il mago. "E comunque non avete risposto alla domanda! Come mai il ragazzino è coperto di sangue e qui non ci sono cadaveri?"
Miodrag gli scocca un'occhiata gelida, lo scosta bruscamente ed esce dalla cabina.
"Perché sono scappati, ecco perché!" risponde seccamente la ladra.
"Io fuori non ho visto passare nessuno".
"Uno dei due penso fosse un mago" dice Fiona, alzando gli occhi dalla serratura sulla scrivania che sta tentando di forzare. "Deve aver usato una magia per allontanarsi".
"E vi siete fatti pestare da un mago?" ridacchia Zigfrid, cominciando a cercare insieme a Delorean all'interno della stanza.
"Guardate qui" esclama Fiona, appoggiando sulla scrivania uno dei cassetti ed afferrando una lettera al suo interno. "Questo sembra un contratto tra il capitano ed un certo Antail Gaud. Si definisce un pirata delle Acque Dorate e dichiara di voler depredare le navi della Casata Seltarir. C'è anche scritto che porterà le casse al magazzino ventiquattro e si farà pagare cinquecento monete d'oro per ogni cassa requisita".
"Potrebbe fruttarci un'altra ricompensa da Kalina" commenta Delorean.
"Questa lettera la consegniamo ad Amir, lui saprà come usarla" dice Zigfrid, prendendo il foglio firmato e riponendolo nello zaino. "Trovato altro?"
"Solo un paio di fogli con scritte strane ed una chiave con due simboli sulla testa. Uno è il solito simbolo della stella ad undici punte, mentre l'altro sembra un fiocco di neve".
"Dovremo scoprire cosa apre" commenta il mago. "Quelle sono pergamene magiche, le prendo io. Delorean, tu che hai trovato?"
"Queste sembrano carte nautiche, ma non ci capisco molto" risponde il chierico, appoggiando sul tavolo alcuni larghi fogli arrotolati.
Zigfrid dispiega le mappe e comincia ad esaminarle. "Sono segnate e queste sembrano delle coordinate. Se non sbaglio, indicano un punto al largo della costa".

Miodrag imbocca le scale che conducono al ponte inferiore e scende i gradini due alla volta. Non appena mette piede nello stretto corridoio, sente aprirsi la porta della cabina del capitano. Frederik, cercando di tenere in braccio una grossa mole di documenti, si accorge dello spadaccino e si blocca sulla soglia. Con una mossa fulminea si volta e torna nella stanza, chiudendosi dentro a chiave.
Miodrag raggiunge la porta e gli sferra un poderoso calcio, che fa scricchiolare rumorosamente le assi. Un secondo calcio sfonda il legno e colpisce qualcosa di molle al di là della porta. Un grido soffocato giunge dalla cabina, seguito da una serie di passi di corsa. Lo spadaccino infila una mano nel buco appena creato, trova la chiave infilata nella toppa e fa scattare la serratura. Con un gesto secco apre la porta, notando che il capitano si è barricato dietro la scrivania ed impugna con mano tremante una corta spada.
"Uomini!" esclama a gran voce Frederik. "Alle armi! Il vostro capitano ha bisogno di voi!"
Con la coda dell'occhio, Miodrag nota che alcuni marinai hanno raggiunto il corridoio e si stanno avvicinando. Allora cammina fino alla scrivania, afferra la spada che il capitano sta impugnando e gliela toglie dalle mani, gettandola in un angolo. Poi si sporge, afferra Frederik per la camicia attirandolo a sé, si gira verso una parete e comincia a sbatterlo violentemente contro il muro.
Quando il capitano perde i sensi, Miodrag lo lascia andare e si volta verso gli uomini della ciurma. Uno dei marinai impugna un coltello e fa per avvicinarsi, ma dopo un'occhiata torva dello spadaccino indietreggia fino a trovare protezione tra i suoi compagni.
"Zigfrid! Fiona! Delorean! Ho preso il capitano!" urla verso le scale, quindi attende che i compagni lo raggiungano.

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Ecco un tiro di diplomazia ben riuscito :)

andrea ha detto...

eheheheh....