martedì 13 ottobre 2015

0118 - la riconoscenza della Seltarir

Il resto della nottata è trascorsa senza altri intoppi e nulla ha distolto il gruppo dal meritato riposo. Delorean, Fiona e Miodrag, già pronti per andare all'appuntamento, attendono con impazienza l'arrivo del mago.
"Decisamente un bella dormita!" esclama Fiona, stiracchiandosi. "Come mai il tappo non è ancora sceso?"
"Starà ancora sotto le coperte" borbotta Miodrag, battendo il piede con impazienza.
"Qualcuno ha visto Iriel, invece?" chiede Delorean. "Stanotte non mi pare sia tornata in locanda a dormire. E stamattina non l'ho vista".
"Probabilmente si è spaventata quando sono arrivate le guardie" risponde Fiona. "Di sicuro si farà viva quando noterà che siamo ancora a piede libero".
Zigfrid scende di corsa le scale e supera il gruppo fermo davanti all'ingresso della locanda, dirigendosi poi verso il Cortile Nador. "Allora, che state aspettando? Un invito scritto? Veloci, siamo in ritardo!"
"Una volta o l'altra una delle mie lame mi scapperà di mano e finirà tra le sue scapole" ringhia lo spadaccino, incamminandosi dietro l'halfling.
Fiona e Delorean si scambiano uno sguardo divertito, poi affrettano il passo per raggiungere Miodrag e si dirigono insieme verso la sede della Casata.

Un valletto annuncia gli avventurieri e si sposta di lato per lasciarli entrare nella piccola saletta, dove Amir e Kalina stanno attendendo seduti attorno ad un tavolo su cui è appoggiato un vassoio pieno di frutta fresca.
"Accomodatevi pure" dice il nababbo, indicando le sedie. "Servitevi pure".
Tutti si accomodano e si servono, tranne Miodrag che dopo aver preso posto inizia a giocare con il suo anello del sostentamento.
"Come vi avevo promesso, ho convocato Kalina per discutere di quello che avete fatto ieri notte" dice Amir.
La piccola halfling si alza per poter vedere meglio i suoi interlocutori, poi appoggia una mano sulla spalla del nababbo della Casata della Sabbia. "Amir mi ha spiegato a grandi linee cosa è successo al porto. In un solo giorno siete riusciti a stupirmi per ben due volte. Avete salvato i miei uomini da morte certa in mezzo al mare ed avete sventato i piani di un gruppo di pirati che avevano preso di mira la Casata di mio marito. Senza di voi difficilmente avremmo mantenuto il nostro posto nell'Alto Consiglio. La Casata Seltarir vi deve molto".
"Ci fa molto piacere sentirlo" ribatte Miodrag. "Vorrei chiederle una cosa: c'è qualcuno che vuole la vostra rovina?"
"Nessuna delle principali Casate agirebbero in tal senso. Sono convinta che una qualche entità esterna al Consiglio sia al lavoro per destabilizzare l'autorità della città e del Durpar. Prima il tentativo di rapimento di Gamal, poi gli assalti alle mie navi. Anche alcune carovane sono state attaccate nel deserto. Dubito che gli eventi non sia collegati fra loro".
"Non potrebbe essere qualcuno dentro la vostra Casata? Qualcuno senza scrupoli che aspiri al comando?" chiede Delorean, prendendo un altro dattero dal piatto ed infilandoselo in bocca.
"Danneggiare una Casata per prenderne il controllo non sarebbe una mossa saggia. Se io fossi un padrone con un palazzo e tu un mio dipendente e volessi il mio palazzo, non prenderesti a picconate i muri per rubarglielo, giusto? Otterresti solamente delle macerie di ben poco valore" ribatte la piccola halfling sorridendo.
Il chierico gioca un po' con il cibo mente riflette, poi si volta a guardare Kalina. "Però io potrei aver venduto i pezzi ed aver fatto su un gruzzolo. E con quelli rimetterei a posto i danni".
"Quello che descrivi è un processo lungo e difficile, sarebbe più semplice agire in altri modi. E comunque ci sarebbe un solo bersaglio".
"Probabilmente i due tizi con cui ci siamo scontrati sulla nave sono invischiati in tutto questo" interviene Miodrag.
"Queste sono solo congetture" lo zittisce Zigfrid. "E' inutile fare queste ipotesi senza nessun indizio. Dovremo indagare per capire cosa sta succedendo".
Amir si alza in piedi e prende la parola. "Dato che siete tutti qui, è arrivato il momento di discutere della vostra ricompensa".
Miodrag sfoggia un sorriso smagliante mentre si appoggia al tavolo. "Finalmente! Siamo tutt'orecchi".
Il nababbo si volta un momento verso Kalina, poi riprende a parlare. "Voi siete arrivati poco tempo fa in città e vivete ancora come stranieri di passaggio. Dato che le vostre azioni ci hanno ben impressionato, vorremmo aiutarvi a mettere radici nella nostra splendida terra. E' nostra intenzione farvi dono..."
"... di un ruolo nel Consiglio?" la interrompe Delorean. "E' un po' troppo, ma siamo ben felici di accettare".
Kalina socchiude gli occhi senza smettere di sorridere. "Quali sono i tuoi guadagni nell'ultimo anno?"
"Le dieci monete d'oro a settimana che ci paga Amir" risponde Miodrag ridacchiando.
"Mi sa che dovrai lavorare di più, se quello è il tuo obiettivo" commenta Zigfrid con tono tagliente. "Scusi per l'interruzione, Kalina".
Lei sorride al mago e riprende il discorso. "E' nostra intenzione farvi dono di una dimora, un edificio di tre piani all'interno della Lama dell'Onore, più un po' di denaro per arredarlo".
Zigfrid guarda i compagni che stanno sorridendo, poi si gira verso i due nababbi. "Accettiamo con piacere".
"Bene" esclama Kalina battendo le mani. "Sono molto felice che l'idea vi aggradi!"
"Per quanto riguarda il Consiglio" interviene Amir, "dovrete testimoniare tra sette giorni davanti agli undici membri. La riunione durerà per tutto il giorno, voi probabilmente verrete convocati nel primo pomeriggio".
"Immagino che dovremo rimanere a disposizione già dalla mattina" commenta il mago.
"Immagini bene" replica il nababbo con un cenno di assenso. "Un'ultima cosa. Verrete anche invitati come ospiti d'onore alla cena di gala che si terrà quella stessa sera".
Tutti prorompono in esclamazioni di gioia ed approvazione. Quando Amir riesce a riportare un po' d'ordine nella sala, Kalina attira l'attenzione e sorride ai presenti. "E' richiesto un vestito elegante, mi raccomando".

Mentre gli altri si recano presso la Lama dell'Onore per vedere la nuova proprietà, Fiona si dirige al mercato e si avvicina alla bancarella dei saponi e degli unguenti. La commerciante sta tentando di vendere una lozione per la pelle ad una nana, tutt'altro che intenzionata ad acquistare alcunché.
"Grazie, ma non mi interessa! Io cercavo una spazzola per la barba, che qui non vedo" dice la donna, appoggiando sul banchetto il flacone ed allontanandosi prima di essere nuovamente abbordata dalla venditrice.
La ladra si avvicina e porge alla commerciante il piccolo borsello che aveva sottratto il giorno prima. "Ieri ho visto un ragazzo allontanarsi dalla sua bancarella e gettarlo in un vicolo. Ero di fretta e purtroppo sono riuscita a passare solo oggi per restituirglielo".
La donna sgrana gli occhi, apre il sacchetto e conta le monete. "Grazie! C'è tutto il mio denaro!"
Brava, fingi che le due monete d'oro che ho aggiunto io ci siano sempre state pensa Fiona, trattenendo una smorfia. "Sono felice per lei, mi pareva giusto riconsegnarlo al legittimo proprietario!"
"Un momento!" esclama la signora, fissando la mezzelfa.
Oddio, non può avermi riconosciuta! pensa la ladra. "Mi dica, signora. Qualcosa non va?"
"In questa città dovrebbero essercene di più di persone come lei, così buone ed oneste! Non come quel brutto delinquente figlio di un cammello che mi ha rapinato!" esclama la donna sorridendo.
Fiona ricambia il sorriso e si volta per andarsene, ma la venditrice la afferra per il braccio. "Vorrei ricompensarla per il suo bel gesto con un piccolo dono" dice, prendendo lo stesso flacone di unguento che aveva proposto alla nana qualche minuto prima e porgendoglielo.
"Grazie mille! Arrivederci!" replica Fiona, afferrando il regalo ed allontanandosi tra la folla mentre la donna riprende a sgolarsi per fermare altre potenziali clienti.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Mi domandavo anch'io dove fosse finita Iriel e mi sembra strano che il gruppo non l'abbia cercata il mattino seguente, ma si sa, i druidi sono gente particolare!

andrea ha detto...

Off game, la giocatrice fa fatica a venire a giocare, quindi per il momento sta "in panchina". Comunque "in game" è via per un motivo personale =)

Nicholas ha detto...

Sono ingame migliori dei nostri:
"stasera il giocatore che fa il nano non c'è"
"va bene lasciamo il nano in una catapecchia abbandonata a fissare il muro"

andrea ha detto...

Di solito gli assenti, se non possono "sparire", li gestisco io come PNG.

Anche perché se finiscono in mano ad un giocatore di solito vengono usati come arieti da sfondamento:
"apre lui la porta"
"avanza lui per primo"
etc. etc.

Giusto per la legge del "tanto il master non ucciderà il PG di uno che non c'è, quindi sfruttiamolo".