giovedì 8 ottobre 2015

0115 - spiegazioni per l'autorità

Zigfrid si affretta ad infilare nella borsa magica il registro, le carte e le monete, quindi attende l'arrivo del capitano Morningstar. Passi pesanti precedono l'arrivo della mezzelfa, che si piazza sulla porta con i pugni ben piantati sui fianchi ed uno sguardo gelido negli occhi. "Che diavolo avete combinato?! Per colpa vostra mezzo porto sta bruciando! Quel muro di fiamme si è visto fin dal deserto!"
"Abbiamo un mago solo, non se la può prendere con noi" ribatte Miodrag. "Io ho anche dato una mano a bagnare gli edifici per contenere le fiamme!"
"Non guardi me" dice serafico il mago quando Malika si gira verso di lui. "Non ho mai visto quel muro di fiamme in vita mia. E poi il clima è molto secco, di sicuro qualche monello..."
La mezzelfa avanza e pianta un dito sul petto di Zigfrid ed esclama: "Conosco i professori dell'accademia, quello non era un fuoco naturale! E come se non bastasse, arrivo al porto ed invece di trovare i colpevoli in manette, vedo i miei uomini che spengono l'incendio! E mi dicono anche che hanno lasciato andare i responsabili perché dovevano fermare una nave! Siete nei guai fino al collo, sapete?"
"Ci hanno lasciato andare perché avevamo dei validi motivi".
"Spiegati, halfling, prima che decida di sbatterti in una cella e buttare la chiave in un tombino".
"Abbiamo fermato una pericolosa attività illegale" interviene Miodrag. "Questa è una nave che è in combutta con i pirati che hanno fatto affondare la nave della Casata Seltarir, e ne abbiamo le prove".
"Registri, carte, mappe..." elenca il mago, contando sulle dita, mentre lo spadaccino porge a Malika la lettera di Gaud. "Ah, sì. Anche un contratto con un pirata".
Il capitano delle guardie lancia un'ultima gelida occhiata a Zigfrid, strappa il foglio dalle mani dello spadaccino e scorre velocemente la lettera. "Il deposito ventiquattro è quello in cui c'è stato tutto quel putiferio, giusto?"
"Proprio quello" esclama Delorean, poi si volta verso Miodrag e gli sussurra: "Io l'avevo detto che sarebbe stato meglio affondarla, questa nave".
Malika trapassa il chierico con lo sguardo. "Farò finta di non aver sentito. Posso arrivare quasi a considerare un incidente un muro di fiamme alto sei metri che distrugge una parte del porto, d'altronde si sa che i maghi sono inaffidabili. Ma per l'affondamento volontario di una nave nel porto c'è la galera a vita. A volte anche il patibolo".
"I tarli..." prova a dire Delorean, ma viene zittito da un gesto della mezzelfa.
"Mai visto tarli in questo mare" esclama, poi si volta verso l'uomo legato nella stanza. "E questo chi è?"
"Questo è Frederik Acquadifonte, capitano della Rayo de Luna, colui che intratteneva rapporti coi pirati" dice Zigfrid.
Il capitano Morningstar richiama con un urlo l'attenzione di un paio di guardie, che arrivano di corsa, afferrano Frederik per le braccia e lo conducono fuori. Quando l'uomo scompare dalla sua vista, Malika si volta verso il gruppo e dice: "Venite con me alla sede della guarnigione, dovrò controllare le prove che avete raccolto e bisognerà stendere un rapporto". Poi mormora fra sé e sé: "Sarà una lunga notte..."
"A chi lo dice" sibila Zigfrid, uscendo dalla stanza.
Fiona e gli altri si scambiano uno sguardo divertito, poi si accodano al mago.

"Stavo riflettendo su una cosa" mormora Miodrag, camminando accanto al mago verso la Lama della Giustizia. "Se nei registri erano segnate cinquemila monete, cosa ne è stato di quelle mancanti?"
"Avrà pagato i due tizi che sono scappati" ribatte Zigfrid, avanzando lungo il pontile.
"Dai discorsi che Fiona ha sentito, sembrava che Frederik lavorasse per loro. Non ha senso pagare i tuoi datori di lavoro!"
"No, Huriya ha detto che lui si occupava dei pirati, non che lavorava per la Fredda Mano".
"Quindi erano loro a lavorare per il capitano della Rayo de Luna?"
"A quanto pare..." commenta il mago, pensieroso.
"Ma erano più capaci di quel rammollito!" esclama Miodrag.
"E quindi? Amir ci paga, ma pensi che sia anche più in gamba di noi?" ribatte Zigfrid.
"Per capire come stanno le cose dobbiamo assolutamente interrogare Frederik" conclude lo spadaccino, girando il capo verso Malika.

12 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Che facce di bronzo i nostri eroi!
Qui torniamo alla questione sollevata da Ale in Sussurrodieven se sia logico e/o realistico per un cattivone avere documenti compromettenti con sè od un diario dove trovare praticamente le confessioni dei prorpi crimini!
Voi cosa ne pensate?
Tutte le volte che io ho trovato delle prove erano sempre ben nascoste o protette da casseforti molto toste da aprire (anche con l'incantesimo Scassinare) oppure i cattivi di turno, vista la situazione disperata cercavano di distruggerle, ovviamente non riuscendovi.

andrea ha detto...

Avevo letto i commenti sulla questione. Anch'io sono d'accordo su questo fatto, nessuno tiene un "diario" con le proprie malefatte.
Altri documenti, però, di solito vengono conservati in posti ritenuti sicuri: registri, contratti, mappe...

In questo specifico caso, però, il facile ritrovamento dei documenti è dovuto a questo: Frederik ha sentito dei rumori di lotta al piano di sopra, ha raccattato tutta la roba che teneva nella sua cabina (in cui nessuno poteva entrare... inoltre lui non scendeva mai dalla nave) ed ha cercato di fuggire per salvare il salvabile.
Peccato che si sia trovato Miodrag davanti.

Io di solito utilizzo documenti scritti (e quindi recuperabili dai PG) nel caso in cui una persona voglia mantenere l'anonimato. Mi spiego meglio: un boss consegna delle istruzioni scritte a dei subalterni, che le consegnano ad altri subalterni, che quindi arrivano alla "manovalanza". In questo modo è molto difficile raggiungere la cima della catena di comando.

Poi c'è un altro motivo per trovare questi documenti in tasca alla manovalanza): questi documento dovrebbero essere distrutti, ma se il png non è abbastanza intelligente (sennò sarebbe più in alto =), potrebbe decidere di conservare la lettera per ricordarsi cosa fare...

Ah, riguardo all'intelligenza dei PNG... facciamo un confronto con la realtà: lavoro in un ufficio IT ed ho visto spesso le password per accedere ai più svariati servizi, molti dei quali delicati o "sensibili", scritte su post-it ed appiccicate sui monitor oppure sulla tastiera. O riportate su un'agenda, lasciata in bella mostra sul tavolo o in un cassetto che non viene poi chiuso a chiave.
Si basa sul concetto "tanto nessuno si intrufolerà mai qui dentro per rubare le mie password".

My 2 cents.

andrea ha detto...

Ah, Frederik non lo considererei un "cattivone"... =P

Mr. Mist ha detto...

Molto interessante Andrea quello che hai scritto e sono abbastanza d'accordo con te, sulla catena di comando a base di "pizzini" credo però che ad un certo livello la manovalanza, quella bassa per intenderci, forse non sa leggere (in un ambientazione fantasy generica almeno) quindi al massimo l'ordine contiene informazioni semplici che un pg da manovalanza può seguire e ricordare facilmente ad esempio indirizzi e orari (senza tenere il pizzino sempre con sè), discorso diverso per un personaggio intermedio, un "portaordini" che è abbastanza intelligente da poter gestire compiti ed informazioni complesse, magari proteggendole adeguatamente o facendole sparire se scoperto ed è abbastanza fidato da tenere il becco chiuso se catturato almeno il tempo necesssario per organizzare il suo recupero o eliminazione. Questo almeno è il mio umile punto di vista, poi ci sono le situazioni paradossali, se hai visto: "La leggenda di Al John e Jack" sai di cosa parlo.
Sulla privacy hai aperto un discorso complesso: nonostante la legge 196 del 2003 imponga delle regole per la gestione dei dati sensibili tipo KGB, la gente semina password e lascia fogli con dati sensibili sulla scrivania alla mercè di chiunque, succede anche da noi, un po' è faciloneria un po' è come dici tu. Personalmente però credo che ognuno tratti con molta più attenzione i dati sensibili propri rispetto a quelli altrui, non ho mai visto nessuno tenere il proprio codice pin del bancomat nel portafogli dove ha anche la tessera, magari ha un biglietto per non dimenticarselo ma lo camuffa in modo che se capita in mano a qualcuno, costui non riesca a capire subito di cosa si tratta e non gli svuoti subito il conto. Sono piccole astuzie queste che credo che chiunque debba difendere qualcosa d'importante e/o compromettenete usi, nella realtà ed in un mondo fantasy ma verosimile!

p.s.: il mio termine "cattivone" era generale non si riferiva a specificamente a Frederik, sono stato poco chiaro.

andrea ha detto...

Discorso molto interessante.

Per quanto riguarda l'istruzione, da regolamento in D&D e Pathfinder praticamente tutti sanno leggere e scrivere. Poi io aggiungo "casi speciali" (bambini, etc), ma usare questa regola mi crea pochi problemi, anche perché ci sono già i casini per gli alfabeti differenti (elfico, draconico, nanico, etc). Ovviamente ognuno è libero di decidere chi è analfabeta e chi no =)

Per il resto, bisognerebbe valutare caso per caso ogni PNG: confrontando con la realtà, io ho pochissima memoria e mi segno tutto, mentre ho amici che ricordano benissimo tutto.

Un'ultima nota, che con la verosimiglianza c'entra ben poco. Scelgo il modo di fornire indizi in base ai giocatori che mi trovo davanti. Se sono abili investigatori, allora fornisco indizi subdoli, piste false, ricostruzioni verosimili, spezzoni di conversazione, etc.
Se invece sono un po' più "all'acqua di rose" (buon ruolo e bella storia, poca capacità investigativa), preferisco mettere indizi abbastanza chiari in modo da velocizzare le cose.

In un'avventura investigativa in cui sto giocando come PG, abbiamo abbastanza indizi da riempire un magazzino e siamo abbastanza sicuri che la metà sono contraffatti o falsi. Abbiamo discusso 2 ore "reali" su quale pista seguire, partendo da due indirizzi rintracciati seguendo le tracce di due IP a cui un virus/malware/trojan installato in un telefono crackato inviava dati.
Se faccio una cosa del genere in questo gruppo di Pathfinder (ovviamente con le "correzioni tecnologiche" del caso), mi mandano a quel paese in tempo zero. =)
Quindi cerco di mediare tra le avventure "da punto A a punto B" (zero indagini) e quelle "alla MacGyver" (spy story alla Jeffery Deaver) =D

E' anche una questione di incontrare i gusti dei giocatori.

Mr. Mist ha detto...

Ho sempre dato per sconatato che in un gdr alcuni personaggi (maghi chierici) e nobili altolocati con incarichi importanti sapessero leggere e scrivere la propria lingua madre almeno, il popolino l'ho sempre messo al 50% poi mi sono beccato una scena di Games of throne dove un capitano delle guardie (credo fossero le cappe dorate) dopo aver ricevuto una lista di nomi di persone da arrestare andava alla ricerca di qualcuno che gliela leggesse! XD
Scherzi nelle ambientazioni che gioco più spesso Domains of Dread (Ravenloft) e GUS leggere e scrivere non sono mai stati gratis purtroppo!
Sono d'accordo con te sul fatto di quadrare il target dell'avventura coi giocatori sia importante e non sempre facile, ahimè un'avventura d'investigazione lasciata ai soli giocatori, senza aiuti e spinte, si è protratta per molto tempo coi giocatori che elaboravano congetture complicate ed a volte astruse, ho capito tardi che dando loro troppa libertà di seguire le piste e gli indizi, alcuni dei quali falsi, la loro fantasia malata e la loro paranoia aumentavano, sospettavano di chiunque persino di loro stessi, da allora ho sempre cercato di calibrare le cose, e di essere coerente bilanciando la quest tra il tipo di gruppo, il loro avversario (non si possono scoprire facilmente le trame di un complotto architettato dal professor Moriarty) e la situazione magari con qualche colpo di scena che nei romanzi di Deaver non mancano mai.

Mr. Mist ha detto...

Ops errata corrige: "Scherzi a parte nelle ambientazioni che gioco più spesso Domains of Dread (Ravenloft) e GUS leggere e scrivere non sono mai stati gratis purtroppo!" sorry!

andrea ha detto...

Da quel che leggo devi essere un bravo master! =)

Mr. Mist ha detto...

Non voglio esprimere giudizi su di me, posso dire che se uno dei parametri per definirsi un bravo master fosse il numero i giocatori che vogliono partecipare alle tue iniziative direi che attualmente sono considerato molto scarso!
Una volta addirittura una persona mi ha chiesto di organizzare una oneshot in questo modo:
Tizio: "Che ne dici di organizzare una oneshot?"
Io "Certo, che bello, in effetti era da un po' che ci pensavo ma non trovavo persone che aderissero" :)
Tizio: "No perchè sai Sempronio ne sta organizzando una, gli ho chiesto se potevo partecipare anch'io ma mi ha detto di no!"
Io: " AH ok...!" °_°

andrea ha detto...

Non ti abbattere, i bravi master necessitano di bravi giocatori =)

Mr. Mist ha detto...

Parole sante Andrea!

Nicholas ha detto...

Io posso dire che wfrp nessuno sa leggere tranne casi particolari, nel gruppo sanno leggere in 2 (su 5), il che da adito a situazioni interessanti: ad esempio se hai una lista segreta che il tuo pg ha ottenuto ma non sa cosa c'è scritto e deve capire di chi fidarsi per farla leggere.

Cmq Mr Mist solleva un punto interessante, che condivido, spesso la gente dimentica in giro cose importanti, dopotutto i cattivi non sono tutti supergeni.