mercoledì 28 ottobre 2015

0129 - via di fuga

Il gruppo si riunisce davanti alla breccia nello steccato.
"Quindi? Scoperto nulla?" chiede Zigfrid.
"Abbiamo parlato con un piccolo accattone" risponde la ladra. "A quanto pare, i due si sono rinchiusi in quel capanno".
"Ok, direi di muoverci con cautela" commenta il mago. "Fiona è non ha bisogno di aiuto per nascondersi, quindi renderò invisibile il bisonte e Miodrag raggiungerà da solo il capanno. Io darò copertura dall'alto. Se esce qualcuno, penserà di avere a che fare con un solo avversario e potremo averne ragione facilmente".
Tutti annuiscono, quindi il mago lancia i suoi incantesimi. Rimasto solo, lo spadaccino si infila nell'apertura tra le assi e raggiunge velocemente il capanno. Dopo un giro di perlustrazione in cui non nota niente di strano, Miodrag afferra la maniglia ed apre la piccola porticina, che ruota sui cardini arrugginiti producendo un fastidioso cigolio.
L'interno è vuoto.
"Venite, non c'è nessuno" esclama lo spadaccino, facendo accorrere i compagni.
Il gruppo osserva l'interno della struttura fatiscente. Parecchi attrezzi da giardinaggio, ormai distrutti dalla ruggine, sono appesi alle pareti. Alcune assi giacciono per terra, abbandonate alla rinfusa. Miodrag osserva attentamente le pareti ed il soffitto, ormai quasi collassato su se stesso.
"Questi pezzi di legno non sono parte del tetto" mormora lo spadaccino, chinandosi ad esaminare le tavole rotte. "Guardate, questo sembra coprire una macchia di sangue!"
Miodrag afferra una delle assi e la solleva. Tutto il blocco di legno si alza, rivelando un passaggio nascosto. La luce della lanterna illumina uno stretto passaggio verticale, alcuni pioli arrugginiti si perdono nell'oscurità sottostante. "Sono sicuramente passati di qua" dice lo spadaccino, iniziando a scendere.
Far scendere il mezzorco che ci vede al buio pareva brutto, vero? pensa Fiona, appoggiando il piede sul primo gradino.

Lo spadaccino scende per qualche metro e poi sente il terreno solido sotto di sé. Mentre il resto del gruppo lo raggiunge, Miodrag afferra la lanterna ed illumina la vecchia galleria, scavata rozzamente nel terreno e tenuta in piedi da vecchie assi malconce. Una parte del corridoio è franato, lasciando un'unica via da seguire.
"Meglio sbrigarsi. Non vorrei che il tunnel collasse seppellendoci qui sotto" mormora Miodrag.
"Ma cosa stai dicendo! Questa struttura è solidissima" ribatte Zigfird, assestando una manata ad una trave e facendo cadere una pioggia di pietrisco. "Uhm... forse non è solida come pensavo".
"Già" commenta Fiona. "Tieni le mani a posto, così magari non verremo sepolti a causa tua".
"Qui ci rimaniamo secchi" borbotta lo spadaccino, osservando il mago avanzare con passo sicuro lungo il corridoio, seguito dagli altri due. Miodrag china la testa per mormorare una preghiera e quando apre gli occhi nota un foglietto mezzo sepolto dalla terra appena caduta. 
"Ragazzi, ho trovato qualcosa".
I compagni tornano indietro e si raccolgono attorno allo spadaccino che, dopo aver raccolto il documento ed avergli dato un'occhiata distratta, se lo infila in tasca. "Questo lo guardiamo dopo, intanto vediamo se ci sono impronte".
"Oltre a quelle che abbiamo creato noi avanzando?" commenta Fiona, guardando Zigfrid di sbieco.
"Non vi ho detto io di proseguire" borbotta Miodrag.
Fiona si china ed esamina il terreno. "A parte le nostre impronte, vedo altre due serie recenti. Ci sono anche parecchie tracce vecchie, parzialmente coperte da polvere e detriti".
Il gruppo avanza guardingo, mentre il medaglione sul petto di Delorean dipana le ombre ed illumina la strada. Dopo una decina di metri il tunnel sbocca in un corridoio più largo. A destra, dopo qualche passo, una porta di legno rinforzato blocca il passaggio. Una pesante trave, parecchie casse ed alcuni barili colmi di pietre impediscono alla porta di aprirsi.
"Se qualcuno ha intenzione di aprire quella porta, mi avverta" commenta a bassa voce Zigfrid. "Così me ne vado prima che si liberi qualunque cosa sia tenuta bloccata lì dietro".
"Ma alla fine cosa c'era scritto su quel pezzo di carta che hai trovato?" chiede Fiona, avvicinandosi allo spadaccino.
Miodrag si ferma, estrae il foglietto e scorre il testo, quindi si sofferma a leggere l'ultima parte. "Ci sono appunti sulla villa e sembra che ci siano anche le indicazioni per muoversi qui sotto. Probabilmente uno dei due tizi l'ha perso rimettendoselo in tasca".
"Quindi?" lo incalza la ladra, sbirciando il documento da sopra la sua spalla.
"Direi di qua" mormora Miodrag, puntando il dito verso il buio in fondo al largo corridoio. "Dovrebbe esserci una porta sulla sinistra. I due tizi dovrebbero essere lì dentro".
"Bene, ora avanziamo in silenzio" commenta a bassa voce Zigfrid. "Stranamente non c'è molta eco qui dentro e magari non ci hanno ancora sentito".

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