lunedì 26 ottobre 2015

0127 - impronte in giardino

Delorean e Miodrag escono all'esterno e si dirigono al punto dell'aggressione sul lato sinistro della villa.
"Effettivamente qui è molto buio" commenta lo spadaccino. "Riesci a fare un po' di luce, così vediamo se ci sono impronte?"
Il chierico estrae il medaglione da sotto la camicia e lo sfiora pronunciando il giusto incantesimo. Una forte luce inizia ad irradiarsi dal monile, illuminando il giardino.
"Questo dev'essere il percorso delle guardie" dice Miodrag, indicando la serie di impronte che costeggiano l'alta siepe.
"E quello è l'altro cadavere" aggiunge Delorean, indicando una figura riversa sul terreno e coperta da un lenzuolo.
"Forse però è meglio ricostruire cosa è successo con l'aiuto della guardia ferita" commenta lo spadaccino, rientrando dentro e ritornando dal chierico insieme al soldato.
"Qui è dove mi sono fermato ed ho visto il mio compagno d'armi a terra" dice l'uomo. "Poi sono corso fino a quel muro laggiù".
Il gruppo si sposta verso la zona dell'agguato e, mentre Miodrag continua a ricostruire gli eventi con la guardia, Delorean si china per esaminare il cadavere. "Ci sono segni violacei sul collo, probabilmente l'hanno fatto svenire con una presa. Poi vedo una profonda ferita all'altezza del cuore".
"L'hanno colto alle spalle" commenta lo spadaccino. "Probabilmente era già svenuto quando l'hanno ucciso. Sembra il lavoro di un professionista".
"Dici che siano usciti da lì?" chiede Delorean, illuminando con il medaglione il piccolo ingresso di servizio all'angolo della villa.
Miodrag si inginocchia e controlla il terreno. "Potresti aver ragione, ci sono delle impronte che arrivano da quella porta. Però c'è un'altra serie di impronte che viene da quel capanno. E sembrano leggermente più pesanti, probabilmente l'assassino era nascosto lì dentro".
"Non ci resta che scoprirlo" dice il chierico, alzandosi e dirigendosi verso la piccola costruzione in legno. La porta è chiusa ma il lucchetto, forzato, giace a terra poco distante. Miodrag lancia un'occhiata al chierico, poi gira la maniglia ed apre la porta. La luce del medaglione illumina una carriola di legno in un angolo e vari attrezzi da giardiniere appesi alle pareti. Sul lato opposto, uno scaffale sostiene vari sacchi di concime, impilati ordinatamente. Alcuni bauli dal coperchio piatto completano lo scarno arredamento.
"E quello cosa sarebbe?" dice Delorean, indicando alcuni vestiti ripiegati ed appoggiati sopra ad una cassa.
"Quello che si è introdotto nella villa dev'essersi cambiato qua" ribatte Miodrag.
"Potrebbe essere. O forse sono i vestiti del giardiniere".
"Chiederemo al padrone di casa" replica lo spadaccino, afferrando i vestiti ed infilandoli nella borsa magica.
"Ho un dubbio" mormora Delorean, grattandosi il mento. "Se quelli non sono i vestiti del giardiniere, uno dei due si è cambiato qui dentro. Non è che hanno aggredito uno dei camerieri, l'hanno fatto a pezzi e l'hanno messo dentro ai sacchi?"
"Improbabile. Troppo poco sangue".
Entrambi si voltano di scatto quando la piccola porticina di servizio si apre e Zigfrid e Fiona escono in giardino.
"Direi che il finto cameriere è uscito di qui" esclama il mago, voltato verso la ladra, poi si accorge della presenza degli altri due. "Ah, siete qui! Avete scoperto qualcosa di interessante?"
Miodrag indica il cadavere della guardia ed illustra brevemente come dovrebbero essere andati i fatti. "Abbiamo anche trovato i vestiti del tipo, quindi sappiamo che taglia ha".
"Sempre che non siano i vestiti del giardiniere" aggiunge Delorean. "Voi?"
"Noi invece abbiamo scoperto che tra i camerieri ce n'era uno non autorizzato che adesso è sparito. E molto probabilmente è scappato dalla stessa porta da cui siamo usciti noi" spiega Zigfrid.
"Non ci resta che uscire in strada e vedere se c'è qualche altro indizio" propone Delorean, ottenendo un cenno di assenso dai compagni.
"Ok. Lanciami!" esclama il mago con un sorriso, indicando oltre il muro. Il chierico sogghigna, quindi lo afferra per la cintura e grugnendo per lo sforzo lo solleva da terra.
"Che cavolo fai? Stavo solo scherzan..."
Zigfrid non riesce a finire la frase e viene scagliato in avanti. Un urlo segue l'esile figura che, seguendo una traiettoria troppo bassa per oltrepassare il muro di cinta, si incastra tra i rami della siepe.
"Ahia! Ora che ti sei divertito, vedi anche di tirarmi fuori da qui!" si sente urlare tra le foglie, mentre le corte gambe dell'halfling si dibattono per liberarsi.
"Scusa, ho sbagliato mira" esclama il chierico con un sorriso divertito, quindi afferra le caviglie del mago e tira, facendolo ruzzolare per terra.
Miodrag si aggrappa al muro e si tira su, poi si lascia cadere in strada. "Venite a vedere, ci sono delle macchie per terra! Potrebbe essere sangue!"

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