martedì 20 ottobre 2015

0123 - un ricevimento da ricordare

La carrozza raggiunge finalmente l'ingresso e si ferma. Un inserviente in livrea apre lo sportello, abbassa il predellino ed aiuta Fiona a scendere, poi si sposta per lasciare spazio agli altri passeggeri.
Una coppia sta raggiungendo l'ingresso della villa, passeggiando sul vialetto di ruvido marmo bianco. Le alte porte che conducono all'interno sono aperte e parecchie persone stanno conversando nell'atrio, in attesa di poter prendere posto nella sala del ricevimento.
Quando il gruppo sale la piccola rampa di scale che porta all'ingresso, un maggiordomo si avvicina e, dopo un leggero inchino, si rivolge a Delorean: "Buonasera, signore. La prego di lasciare la sua arma presso il nostro guardaroba. Le verrà restituita all'uscita".
Il chierico guarda l'uomo in cagnesco. "Questa è la mia sacra ascia rituale. Non la lascierò incustodita".
"Purtroppo mi vedo costretto ad insistere, signore. Ho l'ordine di non far entrare nessun arma all'interno della villa".
Il mezzorco si volta verso i compagni. "Voi fate come volete, io aspetterò fuori".
"Sicuro?" chiede Fiona.
Delorean scende le scale senza rispondere e si piazza a braccia conserte accanto ad una delle statue del giardino. Gli altri depositano le armi e le borse presso il guardaroba e si dirigono insieme agli altri invitati verso la sala del ricevimento, che nel frattempo è stata aperta. Una decina di tavoli sono stati allestiti con ghirlande di fiori colorati ed argenteria di pregio. Una barda con un cappello da giullare sta accordando la sua arpa sopra un piccolo palco, mentre un ragazzino dai capelli azzurri le siede accanto a gambe incrociate ed osserva le persone che girano per la stanza cercando il proprio posto.
Osservando i presenti, Zigfrid nota che Bilmin è già arrivato e si sta intrattenendo con alcuni membri dell'Alto Consiglio. Quando i nababbi si allontanano, il mago si avvicina e lo saluta.
"Signor Zigfrid!" esclama lo gnomo. "Questa sarà una bellissima festa! Anche se non hanno chiamato Agha, l'intrattenimento sarà all'altezza, vedrete".
"Non ne dubito" risponde cortesemente l'halfling.
Due colpi di tosse attirano l'attenzione di tutti. Uno gnomo vestito con abiti sontuosi entra nella sala, accompagnato da una gnoma minuta. "Benvenuti nella mia umile dimora! Ora daremo inizio al ricevimento. Spero gradiate il menu che abbiamo scelto per voi. Godetevi la serata".

Quando il nababbo della Casata della Sabbia scende dalla carrozza assieme al figlio Gamal, Delorean attende che si avvicini poi gli si affianca e gli sussurra: "Buonasera Amir, io e gli altri vorremmo parlarle di una cosa importante. Fiona, Zigfrid e Miodrag sono già all'interno".
"Spero non sia nulla di grave, vorrei godermi la cena" dice Amir, consegnando al maggiordomo il suo bastone intagliato. Quando l'uomo gli porge una mano, il chierico a malincuore si slaccia l'ascia e gliela consegna, poi segue i due all'interno della sala del ricevimento e si accomoda al tavolo indicato da un cameriere, accanto ai suoi compagni che hanno già preso posto.
"Hanin, l'uomo che abbiamo salvato nel deserto, ci ha fatto sapere che succederà qualcosa stasera" dice a bassa voce Miodrag, guardandosi attorno per assicurarsi che nessuno stia origliando.
"Potrebbero esserci dei problemi nel quartiere o a questa festa, sembra i dervisci siano stati pagati per rinunciare ai servizi di scorta" aggiunge Zigfrid.
"Capisco" commenta Amir. "Voi tenete gli occhi aperti, se si renderà necessario sarete la mia scorta".
Alcuni camerieri si avvicinano al tavolo ed iniziano a servire dei piatti elaborati che emanano un odore molto invitante.
"Finalmente si mangia!" esclama Delorean, avventandosi sul cibo.

Mentre le varie portate vengono servite e tutti mangiano parlando di affari, la musica della barda riempie la sala ed un piccolo gruppo di maghi intrattiene gli ospiti materializzando delle figure eteree che ballano tra i tavoli.
Ad un certo punto Dragan si alza e, battendo delicatamente su un calice, richiama l'attenzione. "Tra un po' verrà servito il dolce, permettetemi di approfittare della pausa per ringraziare uno degli ospiti d'onore della serata, che ci ha intrattenuto durante la cena. Fate sentire il vostro apprezzamento per Nimlos, giunta qui dal lontano Cormyr!"
Uno scroscio di applausi riempie la sala, mentre la barda ringrazia con profondi inchini. Kalina si avvicina al tavolo e, mentre i camerieri depongono i piatti con le fette di torta, discute con Amir dello spettacolo. Poi rivolge la sua attenzione al resto della tavolata. "Vi state divertendo? Come vi è parsa la serata?"
Zigfrid si sporge verso la giovane halfling. "Al mio segnale, scateniamo la vera festa!" dice strizzandole l'occhio.
"Contaci, mio caro" risponde Kalina, ridacchiando.
"Ricorda che tuo marito tra poco tornerà a casa" interviene Amir, trattenendo a stento un sorriso.
"Lo so, amico mio! Ma ora non è qui" replica la donna, strizzando a sua volta l'occhio in direzione del mago.
Un tonfo sordo fa girare tutti. Baler, il giovane erede della Casata Nacmoran, è riverso sul tavolo con il volto affondato nel piatto.

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