lunedì 9 novembre 2015

0137 - un'idea diabolica

Il mago scende nel sotterraneo e raggiunge i compagni nella piccola stanza delle guardie. "Ho tutto il necessario, ora possiamo far parlare la nostra cara assassina".
"A cosa ti serve quel pollo?" chiede Fiona, osservando il piccolo volatile spennato.
"Adesso vedrai" ribatte Zigfrid, facendo un cenno alle guardie ed entrando nella cella.
Nadja è distesa sulla piccola panca di legno fissata alla parete, con le mani dietro la testa. Quando gli avventurieri entrano volta la testa, poi si alza sorridendo e si massaggia i polsi.
Miodrag osserva le manette aperte sul pavimento, abbandonate al centro della stanza. "Dobbiamo chiamare un fabbro per fissarle meglio".
"Tutto a suo tempo" ribatte Zigfrid, poi sorride alla prigioniera. "Buongiorno, Nadja. Il capitano Morningstar mi ha detto che non vuoi parlare".
Un'alzata di spalle è l'unica risposta che riceve.
"Mentre eri via abbiamo provato a convincerla con le buone" interviene Miodrag. "Sono stato gentile ed educato. Le ho proposto la protezione della Casata della Sabbia, le ho addirittura offerto il nostro aiuto per farla evadere. Tutto inutile, non vuole dirci per chi lavora".
"Molto bene" commenta il mago, prendendo un pugnale dallo stivale e tranciando di netto la testa al pollo. Dopo essersi sporcato le dita con il sangue dell'animale, comincia a tracciare un circolo attorno alla panca, aggiungendo qua e là alcuni simboli arcani.
"Che stai facendo?" chiede Delorean, osservando il comportamento del compagno.
"Ho sempre voluto provare questo incantesimo, ma non se ne è mai presentata l'occasione" commenta Zigfrid, continuando a disegnare sul pavimento ed osservando di tanto in tanto lo sguardo perplesso della prigioniera.
"Quale incantesimo?" chiede Fiona.
"Il capitano Morningstar ci ha detto che Nadja non vuole parlare. Per cui evocherò qualcuno che ci darà le informazioni che vogliamo!" esclama Zigfrid con un largo sorriso. "Tempo addietro ho trovato il suo nome su un libro. Purtroppo ho potuto acquistare solamente un pollo, ma penso che la nostra amica sarà un pagamento gradito per i suoi servigi".
Gli occhi dell'assassina si spalancano quando intuisce le intenzioni del mago. "Non vorrete mica vendermi ad una creatura degli inferi, vero?"
"Brava la nostra ragazza!" esclama trionfante Zigfrid.
"Non potete farlo!"
"Certo che possiamo! E lo faremo" ridacchia il mago.
"Stai scherzando, vero?" esclama Fiona. "Se hai veramente intenzione di evocare un diavolo, io non voglio assistere".
"Guarda che si meriterebbe ben di peggio" ribatte Zigfrid. "I suoi amici sono entrati alla Duna di Zeffiro ed hanno ammazzato Elin".
Tutti si voltano verso il mago.
"Elin è morta?" chiede Delorean.
"Sì, me l'ha riferito il capitano mentre tornavo qui".
"Io non ho obiezioni. Vediamo quanto resiste prima di sbudellarla" esclama Miodrag, appoggiandosi alla parete e godendosi lo sguardo terrorizzato dell'assassina.
"Delorean, almeno tu!" dice la ladra appoggiando una mano sulla spalla del chierico, che fissa duramente la piccola figura che continua a disegnare con il sangue.
"Non ci sono altri modi?" chiede il mezzorco. Quando il mago non gli risponde, si rivolge a Nadja. "Sei ancora convinta di non volerci dire nulla?"
"Io vi dirò tutto quello che volete sapere!" esclama l'assassina, la faccia sconvolta dalla paura. "Non lo fate, vi prego!"
"Questa mi pare una follia" commenta Fiona, afferrando la maniglia ed aprendo la porta. "Non voglio averci niente a che fare. Ed anche tu non dovresti volerlo, Delorean".
Il chierico la fissa per un momento, poi sussurra: "Glielo dobbiamo ad Elin".
Mentre la ladra esce dalla cella, Zigfrid finisce di disegnare sul pavimento e si ferma ad ammirare la sua opera, poi alza lo sguardo e sorride a Nadja. "Ultima possibilità. Chi ti ha incaricato di uccidere Baler, l'erede della Casata Nacmoran?"
"Io... non posso dirvelo perché non lo so" balbetta la ragazza, abbassando lo sguardo.
"Che bugiarda che sei. E dato che non vuoi rispondere alle mie domande, non mi lasci altra scelta" commenta il mago, aprendo la pergamena e cominciando a leggere.

8 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Scena bellissima!
Zigfrid è un genio! Anche gli altri giocatori hanno ruolato bene! Complimenti!

rocco ha detto...

in realtà lo scrittore ha argutamente corretto un po' di comportamenti anomali...però io non mi ricordo che la prigioniera avesse mai espresso la volontà di parlare o che avesse detto che non parlava perchè non sapeva...da come si legge sembra una santarellina che non vedeva l'ora di redimersi, mentre io mi ricordo che l'impressione che ho avuto era che fosse un osso duro che piuttosto di dire alcunchè si sarebbe fatta torturare a morte...

andrea ha detto...

Quando Zigfrid ha accennato all'evocazione e Nadja ha capito le sue intenzioni, lei ha effettivamente detto quelle parole :)

Diciamo che la parte "osso duro" l'ho sintetizzata nella prima parte con il tuo commento, tralasciando lei che dice al mago "scommetto che non ci riesci", ma solo perché sennò veniva un post lunghissimo... =)

andrea ha detto...

Tra l'altro, a volte è difficile staccare i discorsi "in game" da quelli "off game"... faccio quello che posso! =P

rocco ha detto...

OK OK..ma non voglio che passiamo per una banda di malvagi sadici evocatori...la tipa non parlava e non dava segni di un minimo ravvedimento...

andrea ha detto...

Tranquillo, passate solo per "demolitori" =D

Se vuoi leggere di sadismo, leggiti l'ultimo post del blog "Boston Criminale"!

mhithran ha detto...

N.b. l'incantesimo era di illusione...di terzo livello quindi con suoni odori e sensazioni di calore, non di evocazione vera e propria...ma il master ci ha messo il suo zampino ed e diventata reale... Non che non ce la siamo cavata in fondo modestia a parte avevo TUTTO sempre sotto controllo

andrea ha detto...

Non spoilerare! =P