martedì 17 novembre 2015

0143 - nascosto tra le ombre

"Molto generoso da parte vostra" esclama l'alto sacerdote sorridendo. "Scusatemi, ora devo organizzare il ricovero per il vostro compagno e per la donna".
Quando il chierico si allontana per parlare con gli altri chierici presenti, Miodrag afferra lo zaino di Delorean e se lo carica in spalla. "Andiamo al tempio di Gond, vediamo cosa riusciamo a scoprire lì".
Dopo un'ultima occhiata al compagno disteso sul letto, il gruppo esce dal tempio e si dirige verso la massiccia struttura in pietra sull'altro lato della piazza.

Un cupo rumore di martellate accoglie gli avventurieri. La bassa navata centrale è praticamente vuota, solo un paio di persone stanno pregando mentre alcuni novizi si adoperano per accendere candele e pulire le immagini sacre.
"Buongiorno, in cosa possiamo esservi utili?" domanda a bassa voce un novizio, dopo aver fatto un piccolo inchino.
"Siamo venuti qui per trovare qualcuno che sappia come recuperare un'anima che è stata estirpata dal corpo di un nostro compagno" replica Miodrag.
Il chierico rimane interdetto dalla risposta dello spadaccino, ma si riprende subito e con un sorriso forzato li invita a seguirlo fino ad un varco sulla parete laterale. Dopo aver preso una lanterna appesa al muro, il giovane sacerdote guida il gruppo attraverso un labirinto di stretti cunicoli che si aprono a pochi passi l'uno dall'altro e si perdono nell'oscurità e, usando i vari suoni per orientarsi, giunge davanti ad una piccola porta in metallo che si apre nella nuda roccia. Il chierico bussa vigorosamente, poi senza attendere risposta gira la maniglia e fa cenno agli avventurieri di entrare.
Miodrag varca la soglia ed entra in una piccola stanza, illuminata solamente dalle braci di un fuoco morente ed ingombra di martelli e pinze. Al centro c'è una grossa incudine, fissata su due blocchi di pietra.
Un nano con uno spesso grembiule di cuoio fa un cenno di saluto al novizio, che esce chiudendosi la porta alle spalle, poi infila una lama incandescente dentro un barile pieno d'acqua, si deterge il sudore con uno straccio ed infine osserva i nuovi venuti. "Sono Thorgurn. Cosa volete da me?"
"Abbiamo assistito ad un'apparizione" esclama Miodrag, fissando il fabbro. "Un diavolo si è preso le anime di due persone davanti ai nostri occhi".
Gli occhi del nano si chiudono in due piccole fessure. "E cosa ci facevate in compagnia di un diavolo?"
"E' stata colpa sua" ribatte lo spadaccino, indicando il mago.
"Insomma, la vuoi finire?" sbraita Zigfrid. "E' stato un incidente! E ribadisco che non è stata comunque colpa mia, si è presentato di sua spontanea volontà! Andrete avanti tanto?"
"Finché non recuperiamo l'anima di Delorean" sibila Miodrag, fissandolo torvo.
Il chierico batte la sua grossa mano sull'incudine. "Va bene, va bene. Spiegatemi un po' cos'è successo".
Lo spadaccino ricostruisce per l'ennesima volta gli eventi, sottolineando spesso le colpe del mago, che appoggiato alla porta ascolta con aria insofferente.
"Ha qualche idea su come possiamo riportare l'anima del nostro amico all'interno del suo corpo?" chiede Fiona.
"Io posso solo cercare nella nostra biblioteca le informazioni su dove poter trovare un accesso agli inferi e su come ritrovare quel diavolo di cui mi parlavate" risponde il nano.
"Semplice, basta sapere il suo nome" commenta sarcastico Zigfrid.
Il chierico ignora il mago e continua a fissare la ladra. "Per quanto riguarda l'anima del vostro amico, non ho mai visto un'estirpazione. Magari c'è qualche vecchio manoscritto che tratta di questo argomento, dovrei cercarlo".
Lo spadaccino si volta verso la ladra. "Io non ho nessuna intenzione di andare a cercarlo negli inferi. Faremmo una pessima fine".
"Allora conviene concentrarsi sull'altra questione" dice Thorgurn. "Cercherò qualche informazione sul recupero delle anime insieme ai miei confratelli. Quando ne saprò di più vi farò sapere".
"Noi intanto potremmo andare a vedere cosa sono quei fulmini in mezzo al deserto" commenta Zigfrid, staccandosi dal muro.
"O potremmo scoprire cosa è realmente successo in locanda" ribatte Miodrag.
"Tsadok, vieni qui" esclama il nano, girando di lato la testa e fissando una zona immersa nell'oscurità. "Accompagna i nostri ospiti all'uscita".
I tre avventurieri si lanciano delle occhiate perplesse, poi strabuzzano gli occhi quando un mezzorco si stacca dall'angolo più buio della stanza e si ferma accanto a Thorgurn. "Certo, maestro".

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Egli è ritornato a noi con il nome di Tsadok (che mi da l'idea di un colpo d'ascia andato a segno), speriamo sia all'altezza del possente Delorean. A proposito continuando a pensare alla divinità di Delorean mi era venuto in mente Tempus il signore delle battaglie!

andrea ha detto...

Di sicuro Tsadok è più sfrontato e casinaro. =)

Mi pare di ricordare che fosse Helm, che però è LN... o Tymora.

Nicholas ha detto...

Ecco il nuovo arrivato, ora aspetto la sua immagine nella colonnina personaggi.