lunedì 16 novembre 2015

0142 - al tempio di Ilmater

Miodrag raggiunge il tempio di Ilmater, varca la soglia e si siede su una delle ultime panche. "Non può essere successo. E' solo un sogno. Qualcuno mi dica che è solo un sogno" mormora il giovane, congiungendo le mani e fissando l'enorme statua del dio nell'abside accanto a lui.
Lo spadaccino prega per venti lunghi minuti, poi la sua concentrazione viene rotta da una decina di guardie, che entrano nel tempio portando con sé due barelle. Su una è distesa Nadja, sull'altra Delorean. Zigfrid e Fiona seguono il gruppo a pochi passi di distanza. Un sacerdote si avvicina e confabula con uno dei soldati, quindi indica una piccola porticina sul lato e li precede lungo la navata.
Lo spadaccino si alza e si dirige verso il piccolo passaggio verso cui si sono diretti i suoi compagni, ma un novizio lo ferma. "Mi spiace, questa è un'area riservata ai malati".
"Quelli che sono appena passati sono i miei compagni di viaggio ed il mezzorco sulla barella è un mio amico".
"Mi scusi, non lo sapevo" mormora il sacerdote, poi scruta per un attimo il volto pallido del suo interlocutore, lo fa accomodare nel primo stanzino e gli porge una borraccia piena d'acqua. "La prego, beva un po'. E' molto pallido, non vorrei svenisse".
Miodrag beve alcune sorsate di liquido mentre si guarda intorno nel tentativo di capire in che corridoio sono sparite le guardie con le due barelle. "Ma quindi il mio amico non è morto? Dovrebbe esserlo, come anche quella donna. Dopo tutto quello che hanno passato devono essere morti. Non può essere altrimenti!"
"Se il suo amico è stato portato qui dentro, direi che è ancora vivo" risponde sorridendo il novizio. "Se vuole seguirmi, lo cercheremo assieme".
L'uomo si incammina lungo gli stretti corridoi della zona privata del tempio e raggiunge una saletta in cui stanno riposando alcuni dei soldati che hanno trasportato il mezzorco e la prigioniera. Uno di loro indica di proseguire nel corridoio. Poco più avanti altre due guardie sorvegliano l'ingresso di una stanza, ma si fanno da parte quando vedono i paramenti sacri del giovane. All'interno ci sono due letti occupati da Delorean e da Nadja, accanto ai quali stanno discutendo a bassa voce Zigfrid e Fiona. Alcuni sacerdoti sono chinati sopra i due corpi e stanno effettuando i primi esami, guardandosi l'un l'altro senza proferir parola.
Quando la ladra nota Miodrag, gli fa cenno di avvicinarsi. "Mi sembri meno pallido di quando ti ho visto uscire di corsa dalla guarnigione".
"Già. Ma non erano morti?" chiede lo spadaccino.
"Respirano, quindi direi di no" risponde Fiona, fissando il mago.
"Tu non hai idea di quanto vorrei averti seguito fuori da quella maledetta cella" borbotta Miodrag, stringendo i pugni.
Mentre i tre stanno parlando nella stanza entra un uomo alto, con capelli lunghi e candidi come la neve, che scivolano su una bianca tunica dai bordi ricamati in oro. Si china sui due corpi e, dopo averli osservati con occhio esperto, si avvicina al gruppo. "Siete voi i compagni di questi due poveretti?"
"Sì e no" risponde Miodrag. "Il mezzorco fa parte del nostro gruppo, la donna era una criminale nostra prigioniera".
"Capisco. Devo darvi due notizie, una buona ed una cattiva. La buona notizia è che il vostro compagno non è morto".
"E' impossibile!" esclama lo spadaccino. "Ho visto con i miei stessi occhi un essere diabolico infilargli la mano nel petto!"
"Un essere diabolico?" commenta l'uomo socchiudendo gli occhi. "Effettivamente potrebbe benissimo essere opera di un diavolo".
"Ed è colpa sua!" urla Miodrag indicando Zigfrid con il dito.
Il mago ignora l'accusa del compagno e sostiene lo sguardo dell'alto sacerdote che, dopo aver sentito l'accusa dello spadaccino, ora lo sta fissando disgustato. "E quale sarebbe la cattiva notizia?"
"La cattiva notizia è che il corpo del vostro compagno, come anche quello della signorina distesa sull'altro letto, non ha più un'anima al suo interno. E' in pratica un guscio vuoto".
"E cosa possiamo fare per sistemare le cose?" chiede Fiona.
"Sinceramente non lo so. Noi possiamo prenderci cura dei loro corpi, ma non abbiamo molte risposte per quanto riguarda il recupero dell'anima".
"Se trovassimo il diavolo, potremmo ucciderlo e riprenderci l'anima del nostro amico?" domanda Miodrag.
"E' una bella domanda. Dovreste chiederlo ai sacerdoti di Gond, loro hanno conoscenze molto più empiriche delle nostre. Probabilmente hanno le risposte che state cercando. Noi faremo tutto quanto il nostro potere per preservare la vita del vostro amico".
"Grazie per la vostra disponibilità" dice Miodrag, poi si china accanto al letto ed afferra la borsa di Delorean, estraendone un voluminoso borsello. Dopo aver contato sommariamente il contenuto, la deposita nelle mani dell'alto sacerdote. "Sono circa cinquecento monete d'oro. Dovrebbero coprire una parte delle spese".

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Un post molto bello che rende bene il dolore di una persona chenha perso un su amico e si sente arrabbiato ed impotente, e deve essere stato ruolato molto bene da parte di tutti, anche se un plauso particolare va fatto a chi ha giocato Miodrag.
E grazie anche a te Andrea, in questi giorni brutti avere un luogo dove si può per un attimo si può distrarre la mente aiuta! :)

Nicholas ha detto...

Ahia, ancora un un po' di accuse così e Zigfird avrà una pira con il suo nome.
Sopratutto se viene fuori che ha un artefatto malvagio...

andrea ha detto...

Mi fa molto piacere ricevere questi complimenti =)

E confermo che il giocatore che ha interpretato Miodrag ha ruolato molto bene lo sconcerto legato all'evento.

andrea ha detto...

Zigfrid è fortunato ad avere, nonostante i casini, un ruolo attivo nel risolvere i problemi della città.

Ora bisogna stare molto attenti a divulgare certe notizie... e soprattutto a chi presta ascolto. =D

rocco ha detto...

eh ho imparato giocando a chtulhu a ruolare bene il pg terrorizzato....

rocco ha detto...

particolarmente bello secondo me quest'ultimo post! un compagno caduto in battaglia in modo assolutamente inaspettato ed un nuovo elemento (il diavolo) che va a complicare ancora di più la situazione dei nostri eroi! l'universo in cui si muovono si fa sempre più pericoloso e denso di mistero...