martedì 2 febbraio 2016

0187 - impresa di pulizie

Il gruppo esce dalla guarnigione e si dirige verso la locanda.
"Maledizione, questa non ci voleva" borbotta Miodrag, calciando con rabbia un piccolo coccio di terracotta trovato per strada.
"Perché ti stai lamentando?" chiede Zigfrid. "Ci è andata più che bene".
"Ora tutta la città riconoscerà i nostri volti!" sibila lo spadaccino. "Preferivo rimanere nell'ombra ed avere una ricompensa tangibile".
"Da quando in qua sei così avido? Nei momenti sbagliati, poi!"
"Come sarebbe a dire?"
"Ti va bene quando truffiamo e deprediamo i magazzini, ma quando è il momento della gloria rompi le scatole!" esclama il mago, fermandosi in mezzo alla strada. "Non sei mai contento!"
"Ma che gloria e gloria! Far vedere a tutti quanti che abbiamo ripulito la città? Chissenefrega!" ribatte Miodrag aprendo le braccia. "Domani tanto torniamo a Vaelan, e questa città si dimenticherà di noi".
Zigfrid si volta e nota il sorrisetto sul volto di Fiona. "A questo ragazzino bisogna insegnargli tutto, anche la politica".
Miodrag si avvicina al mago, si pianta i pugni sui fianchi e si china per guardarlo dritto negli occhi. "Spiegati".
"Domani non ci presenterà come i salvatori di Assur. Domani spiegherà ai cittadini di come lui abbia ingaggiato noi per aiutare la guardia cittadina a salvare la città".
"Senza pagarci" commenta lo spadaccino.
Zigfrid sbuffa, poi un sorriso di scherno compare sulle sue labbra. "Questo è ovviamente un dettaglio che il caro giudice terrà per sé".
Un rumore di passi fa voltare i quattro avventurieri. Il giovane domestico si avvicina correndo e si ferma a pochi passi dal gruppo. "Io ed i miei sventurati compagni siamo in debito con voi" mormora a bassa voce.
"Vero" concorda Zigfrid.
"Vorremmo sdebitarci, ma siamo appena stati liberati e non abbiamo nulla" balbetta il giovane, grattandosi la nuca. "Non sappiamo come fare".
"Grazie, ma non serv..." inizia a dire Fiona, ma viene interrotta dal mago, che sorride e si strofina le mani.
"Effettivamente dovreste proprio farlo".
Miodrag si avvicina. "Cosa vuoi che facciano, tappo? Non hanno nulla!"
Zigfrid si volta verso lo spadaccino. Una strana luce brilla nei suoi occhi, e la sua espressione non fa presagire nulla di buono. "Beh, noi a Vaelan abbiamo una casa vuota, che va pulita e sistemata".
"E come ci arrivano, a Vaelan? Ci costerà un sacco".
"Possono contattare un mercante e pagarsi il viaggio come braccianti. Per le spese di pulizia e per sopravvivere i primi tempi" aggiunge il mago frugando nel borsello, "penso che trenta monete d'oro basteranno".
Il giovane domestico spalanca gli occhi quando vede le monete in mano al mago, poi si inginocchia davanti a lui e lo abbraccia, iniziando a piangere. "Grazie! Grazie!"
"Via, via! No!" esclama impacciato Zigfrid, cercando di scollarsi il ragazzo di dosso tra le risate dei compagni. "Le regole sono chiare. Io pago, tu non mi abbracci!"

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Il lato "imprenditoriale" di Zigfrid mi mancava!
Però c'è da dire che si è ben fidato, pensa se gli schiavi avessero preso i soldi e fossero scappati... poveri loro! ;)

mhithran ha detto...

30 monete d'oro per un mago di 8 liv sono inezie. potevo rifarmi della perdita vendendo una pergamena di primo livello e poi avevo sul serio bisogno di uno schiav...fedele servitore che accettasse un misero pagamento per fare tutti i lavori scomodi. Sono l'essere più potente e intelligente dell'intera regione non è che posso sprecare tempo con quisquilie inutili

andrea ha detto...

Ecco Zigfrid in tutto il suo splendore =D

Non avrei saputo descrivere meglio il suo pensiero!

Nicholas ha detto...

Occhio che "l'essere più potente e intelligente dell'intera regione" è il DM :D

Come disse una volta uno dei miei player:
Giocatore "Qual'è la cosa più pericolosa di queste terre?"
Gicatore2 "Il Master"

andrea ha detto...

XD