giovedì 18 febbraio 2016

0199 - tra le zampe del mostro

Fiona impugna l'arco e scocca un paio di frecce, che rimbalzano sulla schiena della creatura e si perdono tra le dune. La bestia apre la bocca ed emette un grido stridulo, quindi si puntella sulle zampe e si lancia in avanti. Mentre Zigfrid pronuncia un incantesimo e si alza in volo, Miodrag estrae le sue lame e le corre incontro. Le fauci si aprono di fronte a lui, investendolo con una folata di aria fetida. Lo spadaccino scarta all'ultimo nel tentativo di evitare il morso della bestia, ma finisce sotto i suoi artigli. Una delle zampe saetta verso di lui e gli squarcia il petto, facendolo rotolare nella sabbia.
"Prenditela con uno della tua taglia!" urla Tsadok, afferrando la sua ascia a due mani e lanciandosi in avanti. Quando la creatura si volta per fronteggiare il nuovo avversario, il mezzorco balza in aria e affonda la lama nel collo del behir. Fiotti di sangue e pezzi di squame schizzano ovunque, inondando la sabbia ed i vestiti del chierico.
Con un ruggito la bestia si ritira di qualche passo, permettendo allo spadaccino di rialzarsi e rimettersi in guardia. Dalle mani di Zigfrid saetta un raggio che annerisce il dorso il mostro, che per indebolito crolla al suolo. Mentre le zampe lottano per rialzare il corpo dalla sabbia, le fauci del behir si aprono ed una luce compare nella sua gola.
"Allontanatevi, presto!" urla il mago. Lo spadaccino si getta di lato ed evita di poco il fascio di elettricità che scaturisce dalla bocca del mostro. Tsadok, investito in pieno, viene sbalzato all'indietro e cade a terra in preda agli spasmi.
"Tutto qui quello che sai fare?" balbetta il mezzorco, puntellandosi con l'arma per rimettersi in piedi.
Miodrag, approfittando della distrazione offerta dal compagno, si infila tra le zampe del mostro ed affonda le sue due lame nella morbida carne della pancia, ruotando le else per squartare gli organi interni.
La schiena del behir si inarca quando il mostro ruggisce di dolore. Tsadok avanza di un passo e disegna un cerchio nell'aria con la sua ascia, penetrando tra le scaglie del collo e staccandogli di netto la testa.
L'urlo disumano della creatura riecheggia tra le rocce mentre il suo corpo ormai senza vita si accascia al suolo.
"Bel colpo!" esclama Miodrag, divincolandosi dalla zampa che lo tiene ancora bloccato e rialzandosi in piedi.
Le gambe di Tsadok cedono, facendolo sedere pesantemente sulla sabbia. "Datemi un momento per riprendermi, poi vi curo" mormora il mezzorco, distendendosi e fissando il cielo terso.

1 commento:

rocco ha detto...

beh bellissima questa scena di combattimento! siamo stati veramente eroici... e complimenti allo scrittore che ha saputo trasformare semplici tiri di dado in descrizioni particolareggiate e colpi di scena...in effetti mi mancano già un po' i combattimenti..