lunedì 29 febbraio 2016

0206 - di nuovo insieme

"Ehi!" grida Tsadok, tossendo poi per la sabbia che gli è entrata in gola. La sua mano ha toccato qualcosa di morbido, che però è sparito subito dopo. Il mezzorco si alza sulle ginocchia e muovendo le braccia avanti e indietro cerca di ritrovare quello che ha percepito pochi momenti prima. L'unica cosa che riesce a sentire è la parete di roccia, mezzo metro accanto a lui.
Qualunque cosa fosse, ora non è più qui pensa sconfortato, rimettendosi a quattro zampe e continuando ad avanzare in mezzo alla tempesta, cercando di rimanere il più possibile vicino al bordo della gola.

Miodrag avanza con gli occhi socchiusi finché un'alta forma scura non appare davanti a lui. Le sue mani toccano la parete di nuda roccia, cercando un possibile riparo. Qui non c'è niente pensa sconfortato, poi gli viene un'idea. Si sfila lo zaino e recupera la pelle del behir, quindi appoggia le spalle alla parete e pesta con i piedi uno dei lembi.
Questo mostro vive nel deserto, quindi dovrebbe ripararmi dalla sabbia, no? pensa lo spadaccino, sollevando il lembo opposto fin sopra la testa. La sabbia smette di colpo di colpirgli il volto ed il rumore dietro al riparo improvvisato si affievolisce un po'.
Funziona! pensa euforico, poi la gioia sul suo volto si trasforma in terrore, quando di colpo la pelle si gonfia e lo scaglia in avanti. I piedi di Miodrag toccano terra un paio di metri più avanti, e non riescono a fermare la sua corsa mentre la pelle svolazza tra le sue mani, trascinandolo implacabilmente verso il nulla.
Poi, di colpo, uno sperone di roccia appare davanti a lui e lo spadaccino riesce solo a ruotare leggermente il fianco per proteggere l'uovo. L'urto è violento e la base del masso, resa instabile dall'erosione della sabbia sospinta dalla tempesta, si stacca dal terreno. Miodrag e la roccia cadono in avanti, colpendo con violenza la parete della gola. Lo spadaccino rimane intontito per qualche secondo, poi il dolore provocato dalle escoriazioni sul volto lo riporta alla realtà.

"Cosa è stato?" chiede Fiona, guardando la polvere staccarsi dalla volta della grotta e cadere a terra.
"Sembrava una piccola scossa di terremoto" risponde Zigfrid. "O la zucca del bisonte contro la parete della gola".
La ladra si avvicina al bordo e cerca inutilmente di vedere qualcosa fuori dalla caverna, poi prende fiato ed urla con quanto più fiato ha in gola: "Ehi! Siamo qui!"
"Non penso riescano a sentir..." inizia a dire il mago, poi si zittisce quando una figura si affaccia carponi e, con movimenti rigidi, entra nella grotta e si accascia contro la parete.
"Tsadok!" esclama sorridendo Fiona. "Ce l'hai fatta!"
"Dov'è Miodrag?" chiede Zigfrid, avvicinandosi e porgendogli la borraccia.
"Non ne ho idea" sospira il mezzorco, bevendo una lunga sorsata.

Miodrag scuote la testa per riprendersi, poi gira attorno alla roccia per controllare cosa ne abbia fermato la caduta. Rendendosi conto che il masso si è fermato sulla parete, lo spadaccino vi appoggia la mano e, tenendo saldamente la pelle svolazzante con l'altra, avanza faticosamente contro vento.
Dop una ventina di passi, il vento porta alle sue orecchie un suono inintelligibile, ma che proviene decisamente da una voce umana. Miodrag si china in avanti e avanza, dando fondo alle sue ultime energie. Dopo alcuni passi, le sue gambe cedono e lo spadaccino cade sulle ginocchia.
Bel modo di morire pensa tristemente, poi qualcosa lo afferra per le spalle e lo tira.
"Ecco Miodrag!" esclama Zigfrid, mentre Fiona trascina lo spadaccino all'interno della grotta e lo appoggia contro la parete.
"Speriamo che questa tempesta di sabbia non duri tanto" mormora Tsadok, rialzandosi a fatica ed avvicinandosi al compagno. Dopo aver mormorato alcune parole, una luce biancastra illumina la grotta. Tutti si sentono un po' più in forma e sorridono al chierico.
"Ora dobbiamo solo aspettare" mormora il mago, facendo cenno agli altri di allontanarsi dall'uscita e cominciando a preparare un fuoco.

3 commenti:

Nicholas ha detto...

Miograd e il kite surf :D

Mr. Mist ha detto...

Quando il giocatore pensa: "Dai che stavolta ce la faccio e riesco a risolverla con questa trovata dell'ultimo minuto!" E tutto il suo entusiasmo si spegne osservando il sorriso perfido del master che ha già pronta la contromossa! :)

andrea ha detto...

E conta che un'idea simile l'aveva avuta prima il giocatore di Tsadok: voleva fare una buca e coprirsi con l'amaca acquistata all'epoca da Delorean.

Peccato che era una versione "nautica", con solo la rete a maglie larghe!

Ogni tanto anche il master si prende qualche soddisfazione...