venerdì 5 febbraio 2016

0190 - concentrarsi sui dettagli

"Anch'io vorrei dormire!" ribatte Zigfrid, piantandosi i pugni sui fianchi e fissando la ladra negli occhi assonnati. "Peccato che il mezzorco c'abbia provato con me!"
Miodrag non riesce a trattenersi e scoppia di nuovo a ridere. "Secondo me sta ancora dormendo! Sai che è sonnambulo? E' entrato qui ed ha iniziato a prendere a bastonate il pover Tsadok".
"E' da quando eravamo nel Dambrath che giriamo con il tappo. Non è mai stato sonnambulo" ribatte Fiona, suscitando un mormorio di approvazione da parte di Zigfrid.
"Sarà stato un attacco improvviso. Comunque sono riuscito a svegliarlo con una secchiata d'acqua" aggiunge lo spadaccino, afferrando di nuovo la brocca e lavando per la terza volta il mago con il poco liquido rimasto.
"Basta! Basta!" esclama Zigfrid. "Etciù! Ecco, ora grazie a te mi sono anche preso il raffreddore".
Miodrag ridacchia, poi torna improvvisamente serio. "Tra l'altro, mentre eri addormentato ho notato che dalle tue palpebre usciva una specie di nebbiolina. Di colore violaceo, mi pare".
Zigfrid chiude gli occhi e scava nella sua memoria alla ricerca di un qualche incantesimo che produca un effetto simile. Lo spadaccino lo osserva per un momento, poi inizia a tamburellare con le dita sul comodino. "Allora? Hai capito cosa potrebbe essere?"
"Quello che hai visto dovrebbe dimostrare che il bisonte ha lanciato un incantesimo che mi inducesse ad andare da lui!" esclama il mago, indicando la camera da cui si sente provenire il sommesso russare di Tsadok, che intanto ha ripreso sonno.
"Lui ti avrebbe indotto a prenderlo a bastonate?" chiede incredulo Miodrag.
Un sorrisetto compare sul volto di Zigfrid. "Probabilmente sperava in qualcosa di differente".
"I vostri giochetti notturni non mi interessano" commenta lo spadaccino, alzando le mani. "Io me ne torno a dormire".
"Così finalmente potremo avere un po' di silenzio" mormora Fiona, trascinando i piedi fino alla sua camera e chiudendosi dentro.

Quando sente l'ultima porta chiudersi, Zigfrid indossa la tunica e si avvia alla finestra. Dopo un veloce esame degli infissi, la spalanca e guarda fuori. La via dietro alla locanda è deserta e non si vede nessuno sui tetti. Gli scuri delle case di fronte sono tutti chiusi. Un drappello di guardie svolta l'angolo e procede lentamente lungo lo stretto vicolo, sparendo poi alla svolta successiva.
Zigfrid mormora le parole di un incantesimo e controlla di nuovo i tetti ed il vicolo, ma nessun bagliore magico attira la sua attenzione.
Strano, veramente molto strano pensa il mago, accostando gli scuri.
Dopo essersi seduto sul letto, Zigfrid chiude gli occhi e, mettendo in pratica gli insegnamenti del suo maestro, comincia a sondare i ricordi delle ultime ore. Nella sua testa i sogni continuano a vorticare sfuggendo al suo controllo, finché un frammento di ricordo non emerge dalla massa. L'imperiosa voce di un uomo gli ordina qualcosa. Nonostante tutti i suoi sforzi Zigfrid non riesce a capire quale sia il comando, ma ormai il mago è sicuro.
Qualcuno è entrato nei suoi sogni ed è riuscito a controllarlo.

11 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Che incantesimo/potere fico!

rocco ha detto...

ultima parte scritta in modo veramente magistrale...anche l'assenza di dialoghi, dopo una serie di botta e risposta leggeri, aiuta, si crea una bella sensazione di mistero...

andrea ha detto...

@rocco: grazie =)

@Mr.Mist: l'incantesimo è inventato, anche se si basa sugli effetti che si possono ottenere da quelli presenti nel manuale.
Io preferisco focalizzarmi sulla storia più che sulle regole, quindi se ho bisogno di un effetto lo invento. Certo, dev'essere "plausibile" e coerente con l'ambientazione... ;)

Nei prossimi post si scoprirà di più!

Mr. Mist ha detto...

Fosse stato un incantesimo i maghi del gruppo dove giocavo, avrebbero subito cercato di copiarlo / studiarlo.

Nicholas ha detto...

Bravo Andrea, dopotutto valgono sempre le due regole d'oro quando si crea qualcosa:
1) è un mondo magico
2) sono il master

rocco ha detto...

beh alla fine da come è descritto potrebbe anche passare per un "normale" esercizio di concentrazione e recupero dei ricordi..una sorta di auto-ipnosi per sondare la memoria...non è necessario che sia un incantesimo...

andrea ha detto...

Momento... ma state parlando del controllo o del "recuperare" i ricordi?

rocco ha detto...

ah forse ho capito male io, si trattava del controllo mentale...

Mr. Mist ha detto...

Personalmente parlavo dell'incantesimo di dominare qualcuno attraverso i sogni.
Quanto al recupero dei ricordi, è un'ottima cosa ma credo che con un check superato con una forte penale si possa fare le stessa cosa che ha fatto Zigfrid (ma meno bene di Zigfrid), se poi in pathfinder c'è un'abilità od un talento che permette di farlo io non so, il mio master per un suo personaggio aveva creato l'abilità della memoria fotografica. Ora che ci penso sarebbe bello avere un potere che permette di richiamare tuti i pensieri e le sensazioni vissute nel passato, anche quelle percepite ma su cui non ci si è soffermati, un po' come riavvolgere il nastro e rivivere una scena.

andrea ha detto...

Zigfrid ha intelligenza 20 (se non erro), ed infatti gli ho fatto fare solo un tiro.
Che è riuscito molto bene, tra l'altro! =)

Mr. Mist ha detto...

Ho fatto un po'di confusione nel mio commento intendevo che una prova con una difficoltà molto alta era ciò che si potevausare per fare qualcosa di simile a quelloche Zigfrid aveva fatto, ovviamente Zigfrid lo ha fatto alla grande!
Comunque Andrea hai colto il succo di ciò che intendevo! :)

P.s. complimenti per il valore all'intelligenza Zigfrid!