venerdì 12 febbraio 2016

0195 - le chiavi di Assur

"Ho bisogno di una perla per le identificazioni" esclama il mago, appoggiando il borsello sul bancone del negozio di magia.
Syraban recupera un largo cassetto foderato di velluto, toglie il panno e consegna una piccola fialetta piena di polvere color avorio nelle mani del mago.
"Non è che hai anche un bicchiere, del vino ed una piuma di gufo?" chiede Zigfrid con un sorriso.
L'uomo recupera da un armadietto un bicchiere di vetro, lo pulisce con uno strofinaccio e glielo consegna, poi fornisce il resto dei componenti. "Sono cento pezzi d'oro".
Zigfrid paga il mago, quindi prepara l'intruglio e lo beve tutto d'un fiato. Nella sua mente si forma l'immagine dell'anello e di un libro con la spiegazione delle sue principali funzioni.
"Cavolo" esclama rabbiosamente. "Ho scoperto solo che, oltre all'effetto di protezione, sono attivi due incantesimi. Uno di ammaliamento ed uno di divinazione".
"Questo vuol dire che sei maledetto?" commenta Miodrag.
"No, zuccone. Vuol dire che le proprietà sono troppo particolari per poterle comprendere con un incantesimo così semplice".
Syraban fissa il piccolo circoletto d'oro appoggiato sul bancone. "E' in linea con gli effetti che mi ha descritto il tuo compagno".
"Non è che ti interesserebbe acquistarlo?" chiede Zigfrid con un sorriso innocente.
"Grazie, non tratto questo tipo di oggetti" ribatte il mago, poi fissa l'halfling sorridendo. "La mia attività ne risentirebbe".

"Allora, siete pronti?" esclama Miodrag, bussando alle porte delle camere dei compagni. "Le guardie che ci devono scortare alla premiazione sono qui sotto che ci aspettano".
"Ma tu non eri contrario a ricevere questa onorificenza?" ridacchia Fiona, fissandosi lo zaino sulla spalla.
"Prima andiamo, prima ce lo togliamo dai piedi" borbotta lo spadaccino, avviandosi giù per le scale.
La piazza centrale di Assur è addobbata a festa ed un piccolo palco di legno è stato eretto davanti alla porta del palazzo comunale, sede del Concilio della città. Una nutrita folla si sta radunando nella piazza, mentre alcuni uomini stanno finendo di disporre fiori e festoni sulle finestre degli edifici che fanno da sfondo.
"Quanta gente" mormora Miodrag, osservando le persone che si accalcano per vedere chi verrà premiato.
"E' una città piccola, le voci corrono" ribatte Zigfrid. "E non penso che quell'affare venga allestito così spesso".
Gli avventurieri si fanno strada fino alla piccola scaletta e salutano il giudice Holton, che fa loro segno di raggiungerlo sul palco.
"E' con sommo onore" esclama l'uomo a pieni polmoni, "che il Concilio ha deciso di dare le chiavi della città di Assur a questi valorosi uomini di Vaelan, il cui operato ha permesso di sgominare una grossa organizzazione criminale che operava qui, tra noi".
Mentre la gente comincia ad applaudire, il giudice si volta verso il gruppo ed inizia a stringere la mano a tutti, porgendo poi una piccola chiave dorata appesa ad un nastro di raso.
"I cittadini che io rappresento vi ringraziano per aver reso più sicura questa città!" esclama l'uomo allontanandosi, poi tra un applauso e l'altro invita il gruppo a fare un inchino per il pubblico.
Tsadok e Zigfrid provano goffamente ad imitare la graziosa riverenza di Fiona, mentre Miodrag muove un paio di passi avanti ed alza le braccia per farsi vedere meglio.
"Basta così, grazie" mormora il giudice continuando a sorridere alla folla, poi appoggia una mano sulla spalla dello spadaccino e delicatamente lo riporta tra i suoi compagni.
"E meno male che non volevi attirare l'attenzione" gli sussurra all'orecchio Fiona.
Miodrag alza le spalle, poi torna a guardare Holton quando questi si avvicina alla folla. "D'ora in avanti questi valorosi uomini saranno cittadini di Assur!"
Un altro scroscio di applausi rimbomba nella piazza, poi i cittadini cominciano ad allontanarsi per tornare alle loro faccende. Il giudice accompagna il gruppo all'interno del palazzo comunale, quindi chiude le porte per avere un po' di tranquillità.
"Le chiavi che vi ho consegnato vi permetteranno di entrare in città a qualunque ora del giorno e della notte, basta che le mostriate alle guardie" esclama Holton, poi afferra alcuni borselli e li porge a Zigfrid. "Il Consiglio ha anche pensato di ricompensarvi con duecento monete d'oro a testa".
"Oh, grazie mille!" esclama il mago, dividendo i soldi con i compagni.
"Venendo a lei" continua il giudice avvicinandosi a Tsadok, "la sua parte presumo servirà per pagare la multa".
Il mezzorco guarda la pila di monete nelle sue mani, poi con un sospiro le riconsegna al funzionario.

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Eh beh a Tsadok è andata ancora bene, eppoi ci sono i compagni che sponsorizzano per il momento.

Miodrag mi sa che si è fatto prendere dal 10% di bardo alla cerimonia! :)

andrea ha detto...

Eh, il comportamento di Tsadok nelle prigioni ha fatto pendere l'ago della bilancia a suo favore. E' stata proprio una bella giocata.

Per quanto riguarda Miodrag... è un giovane scapestrato ed ogni tanto si comporta in modo illogico. Che ci posso fare? =)

rocco ha detto...

beh se tutti ci comportassimo in maniera perfettamente logica non ci sarebbero stati i colpi di scena che hanno riscosso grande successo, come la finta evocazione di zigfrid , la follia omicida di tsadok o gli eccessi incontrollati d'ira di miodrag! e poi il mio pg è un guerriero giovane e avventato che il più delle volte non ragiona!

Nicholas ha detto...

Povero Tsadok non riesce mai a vedere una moneta.

andrea ha detto...

Eh... aspetta e vedrai =P