giovedì 11 febbraio 2016

0194 - pensieri illuminanti

Dopo esser passato a trovare Arun presso la bottega Il Ricamo ed aver venduto la merce rubata dal magazzino di Goyal, Miodrag torna in locanda con un paio di stivali nuovi.
La porta di Zigfrid è aperta e lo spadaccino si affaccia. "Buongiorno! Sei riuscito a dormire?"
"Più o meno" borbotta il mago, sfogliando il suo libro degli incantesimi. "Non sono ancora in grado di studiare, mi serve altro tempo... ma almeno riesco a tenere gli occhi aperti".
"Quindi qualcuno ti ha fatto il malocchio!" esclama Miodrag.
Zigfrid si gira e scruta il compagno appoggiato sullo stipite. "Sì, come no".
"Ho parlato un po' con Syraban" confessa lo spadaccino. "Lui ha ipotizzato che possa essere l'effetto di un incantesimo per controllare la tua mente".
Il mago fissa furente il compagno per qualche secondo, poi sbuffa e distoglie lo sguardo. "Sì, può essere. Ci dev'essere riuscito solo perché ero molto stanco".
"Hai idea di chi potrebbe essere?"
"Se lo sapessi, sarebbe già morto" sibila Zigfrid.
"Non hai nemmeno una vaga idea di chi possa essere?" lo incalza Miodrag.
"No" risponde sospirando il mago, poi chiude gli occhi e cerca di riflettere su quanto gli è successo. Non ho dormito tutta la notte, sono stato comandato nel sonno... Non ho mai sentito di una magia simile. Soprattutto che duri così tanto.
"Syraban mi ha anche fatto notare che, se l'incantesimo avesse preso di mira me, probabilmente ora sareste tutti morti".
"Sì, è probabile" ammette Zigfrid, osservando le spade che pendono dalla cintura dello spadaccino.
"Probabilmente è successo perché è venuto a contatto con te e non con me".
Zigfrid spalanca gli occhi, colpito da un'illuminazione. Se è un effetto prolungato, probabilmente avrà lasciato qualche residuo magico!
Il mago si alza e pronuncia poche parole arcane, cominciando poi a guardarsi attorno. Una parte dell'equipaggiamento di Miodrag si illumina, come anche il mantello appoggiato sulla sedia. Anche i residui di polvere argentea si illuminano debolmente. Zigfrid sposta le coperte ed esamina il letto. Una piccola fascetta brilla debolmente sul lenzuolo, residuo dell'effetto di un incantesimo attivo.
Che stupido pensa il mago, alzando le mani e osservando l'anello sulla sua mano destra illuminarsi.
"Che succede?" chiede Miodrag, osservando il compagno mentre si toglie il circoletto d'oro.
"Ritengo che quanto è successo questa notte sia stato causato da questo oggetto" esclama Zigfrid, infilando l'anello in uno dei sacchetti legati alla cintura. "L'ho preso a Selina e me lo sono messo senza controllare. Sembrava innocuo. Sì, lo so, dovevo esaminarlo meglio".
"Quindi ora smetterai di girare di notte a prendere a bastonate i tuoi compagni?"
"Ripeto che non è colpa mia!" ribatte Zigfrid con un sorrisetto. "E' stata colpa del bisonte che ha tentato di corrompermi!"

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Alla fine la verità è venuta a galla! ;)

andrea ha detto...

Il giocatore ovviamente si era dimenticato di aver indossato quell'anello! =D

Mr. Mist ha detto...

Una volta anche noi facevamo così: provavamo subito tutto, poi dopo il primo oggetto maledetto che non riuscivi più a togliere e che ti incasinava parecchio la missione, abbiamo deciso di non utilizzare nulla che non fossimo in grado di identificare.
Adesso mi sa che anche i tuoi giocatori faranno così!

Nicholas ha detto...

@Mr Mist la prima cosa che fa un avventuriero è mettere l'anello al dito del primo contadino che incontra :D

andrea ha detto...

@Nicholas: e da qui si nota la tua formazione warhammer-style... XD