giovedì 25 febbraio 2016

0204 - persi nella tempesta

I tre avventurieri voltano i cavalli nella direzione indicata dal mezzorco e osservano spaventati una nube color ocra, alta centinaia di metri, che si avvicina velocemente.
"Troviamo un nascondiglio, presto!" urla Miodrag, iniziando a guardarsi attorno.
"In quella gola potrebbero esserci delle grotte!" esclama Fiona, indicando una stretta depressione tra due dune, da cui spuntano alcuni ammassi di roccia.
"Speriamo di arrivarci in tempo!" ribatte lo spadaccino spronando il cavallo.
La ladra e il mago si lanciano al galoppo e raggiungono Tsadok che sta rotolando giù dalla cima di una duna.
"In groppa, svelto!" grida Zigfrid, passandogli le redini. "Se non ti sbrighi, ti lasciamo qui!"
Il mezzorco balza in groppa al suo destriero, che scarta per l'improvviso colpo sulla schiena, poi si dirige insieme ai compagni verso la piccola gola tra le dune individuata da Fiona. Il vento sibila attorno alle loro teste e la sabbia comincia ad alzarsi in grossi vortici, impedendo alla vista di spaziare lontano e graffiando i loro volti. Miodrag ormai non si vede più, come neanche la via carovaniera.
"Meglio scendere e proseguire a piedi" grida Zigfrid, fermando il cavallo e smontando. I due compagni lo imitano, poi iniziano ad avanzare faticosamente verso il canalone. Il rumore del vento rimbomba nelle orecchie ed è ormai talmente forte da impedire di sentire qualunque altro suono. Ben presto ognuno rimane solo in mezzo alla tempesta.
Questa sabbia mi sta cavando gli occhi! pensa Fiona fermandosi e recuperando una bacchetta dallo stivale. Dopo aver appoggiato le dita su un paio di punti segnati in precedenza, pronuncia un semplice comando. Con una scarica azzurra appare un largo scudo accanto a lei, su cui inizia a scivolare la sabbia. Il suo sorriso si trasforma in una smorfia quando il vento spinge violentemente la protezione contro il suo braccio, facendola cadere a terra. Le briglie le scappano di mano ed il cavallo, spinto dal vento, si allontana di pochi passi e scompare nella tormenta.
Cavolo! Ora dovrò ripagarlo! pensa la ladra, avanzando lentamente con le braccia protese alla ricerca della propria cavalcatura e dei suoi compagni. Le sue mani toccano una superficie leggermente ruvida e fredda al tatto.
Roccia! gongola Fiona, avanzando lungo la parete del canalone. Dopo alcuni interminabili metri, la parete rientra e la ladra si ritrova all'interno di una profonda grotta. Al riparo dal vento, nota che la sabbia si sta accumulando solamente all'ingresso e riesce a raggiungere il fondo della caverna. Speriamo che gli altri si siano salvati... pensa allontanandosi dalla furia del vento che fuori continua a soffiare impetuoso.
Dopo un paio di minuti una piccola figura chinata entra nella caverna e si accascia al suolo, tossendo rumorosamente.
"Zigfrid!" urla Fiona, correndo a soccorrere il compagno. "Fortuna che sei salvo!"
"Un altro po' in quell'inferno ed i miei polmoni sarebbero esplosi" biascica il mago. Dopo essersi tirato faticosamente in piedi, si guarda attorno. "E gli altri due?"
"Mi sono fermata per attivare uno scudo e li ho persi di vista" ammette la ladra. "Spero abbiano trovato un riparo".
"Speriamo" commenta mesto Zigfrid, guardando il muro di sabbia che vortica all'esterno.

3 commenti:

Nicholas ha detto...

Bella scena!
Chissa che fine hanno fatto gli altri...

Mr. Mist ha detto...

Questa è la dimostrazione di come un bravo master riesce a mettere in difficoltà i giocatori usando il territorio in modo coerente! Bravo Andrea. Mi è piaciuto soprattutto il sistema con cui hai messo in difficoltà Fiona che aveva usato la magia per salvarsi!
Speriamo solo che Miodrag e Tsadok se la siano cavata senza senza gravi danni!

andrea ha detto...

Il post di domani risponderà alle vostre domande!

La tempesta poteva essere molto più pericolosa, peccato che abbiamo fatto dei tiri mostruosi sulla Tempra e non abbiano subito molto gli effetti della "sabbiatura"!
Ed in questo il regolamento non aiuta molto...