giovedì 4 febbraio 2016

0189 - brusco risveglio

Quando Zigfrid alza le braccia per sferrare un nuovo colpo, Miodrag si allunga ed afferra il bastone. Il mago, per tutta risposta, gli tira un calcio colpendolo alla caviglia.
Lo spadaccino evita un secondo calcio e con una torsione del polso gli strappa il bastone dalle mani. Dopo averlo usato per deviare un pugno, il bastone viene gettato in un angolo.
Mentre Zigfrid continua invano a tentare di colpire Miodrag con calci e pugni, questo afferra la brocca d'acqua appoggiata sopra al comodino di Tsadok ed innaffia la testa del mago.
Svegliatosi di colpo, Zigfrid sbatte un paio di volte le palpebre ed osserva Miodrag in piedi di fronte a sé. Apre la bocca per parlare, ma un altro fiotto d'acqua gli arriva addosso e lo fa annaspare. "Basta! Basta! Sono sveglio! Cosa stai cercando di fare? Annegarmi!?"
"Era ora che ti svegliassi!" esclama Miodrag, appoggiando la brocca senza distogliere lo sguardo dal mago. "Sei sonnambulo, a quanto pare!"
"Non sono mai stato sonnambulo in vita mia!" esclama indispettito Zigfrid, poi pronuncia le parole di un piccolo trucchetto. Un rozzo asciugamano compare dal nulla e comincia ad asciugare il suo corpo. Lo spadaccino allontana disgustato lo sguardo non appena l'asciugamano inizia ad asciugare le sue parti intime.
Quando il mago si volta verso il letto, nota Tsadok che si sta massaggiando la testa. "E tu? Cosa ci fai nel mio letto!? Fuori!"
"Io stavo dormendo!" ribatte il mezzorco. "Tu sei entrato e mi hai preso a bastonate in testa!"
"Lo credo bene! Sei nel mio letto!"
"Guarda che questa non è la tua stanza" esclama Miodrag. "La tua è quella qui a fianco. Ti ho visto uscire dalla camera di soppiatto, entrare qui dentro e prendere il qui presente chierico a bastonate".
"Ti sarai sbagliato" borbotta Zigfrid lanciandogli un'occhiata scocciata.
"Il bernoccolo sulla testa di Tsadok lo dimostra" ribatte lo spadaccino.
"Sarai stato tu a colpire il bisonte" esclama il mago grattandosi, poi si guarda attorno. "Ed hai anche rubato le mie cose! Dov'è il mio prezioso libro!? Ridammelo!"
Miodrag scuote la testa, esasperato. "Il tuo equipaggiamento è nella tua stanza".
"Ma questa è la mia stanza!" esclama Zigfrid, poi scuote la testa ed alza una mano. "Mettiamo per assurdo che questa non sia la mia camera. Dove sarebbe la mia camera?"
"Te l'ho già detto" sibila lo spadaccino, afferrandolo per il polso e trascinandolo nel corridoio fin davanti alla porta aperta della camera di Zigfrid. All'interno l'equipaggiamento è disposto esattamente come il mago l'aveva sistemato.
"Adesso vuoi dirmi cosa ci facevi nella stanza di Tsadok? E perché l'hai preso a bastonate?" chiede per l'ennesima volta Miodrag, mentre l'halfling rovista tra i suoi effetti personali per controllare che ci sia tutto.
"Avrà usato qualche trucco per convincermi ad andare di là. Sicuramente ci ha provato con me!" esclama infastidito Zigfrid, incrociando le braccia ed osservando lo sguardo del compagno.
Miodrag scoppia in una sonora risata, che si placa quando lo spadaccino pensa alla nudità dell'halfling, per poi riprendere il volume di prima non appena il pensiero passa. Solo quando un'altra porta si apre Miodrag riesce a placare le risate.
Fiona compare sulla soglia ed osserva i due stropicciandosi gli occhi. "Si può sapere che succede? State facendo una confusione del diavolo! Qui la gente vorrebbe dormire".

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Hai ragione Rocco, la spegazione dell'accaduto è surreale, a questo punto occorre capire se Zigfrid è libero di comportarsi come vuole o se è condizionato incosciamente a sua insaputa!

Nicholas ha detto...

Ricordo un mio pg che, avendo trovato un artefatto maledetto, ne approfittava per farne di ogni e poi spiegava "non volevo farlo, mi ha costretto l'artefatto!"

Mr. Mist ha detto...

Diciamo che se hanno lo scarico della responsabilità i giocatori possono fare le cose più turpi!

andrea ha detto...

Il giocatore che interpreta Zigfrid lo fa già, senza il bisogno di artefatti maledetti! =P