mercoledì 13 maggio 2015

0005 - il combattimento

Il mercenario fa un cenno ad altre due figure che sbucano dall'oscurità del vicolo, estrae la spada e fa un passo verso Zigfrid, pronto a trapassare le sue carni.
Tra i due si frappone Miodrag, che con un gesto fulmineo ha già estratto le sue fidate lame. In un istante le due spade penetrano la guardia del mercenario, lacerano l'armatura di cuoio e segnano la carne dell'uomo.
Uno sguardo di stupore si dipinge sul volto del mercenario. Non si aspettava certo di affrontare un imprevisto così pericoloso!

Mentre uno dei due gregari comincia a recitare una formula magica e scaglia dardi incantati verso Miodrag, l'altro estrae una spada e si avventa su Zigfrid. Purtroppo lo slancio iniziale rende impreciso l'affondo, che ferisce solo superficialmente il mago.

Zigfrid balza indietro, fuori portata, e comincia a pronunciare un incantesimo mentre con la mano fruga nella sua borsa dei componenti. Un piccolo panetto di burro compare nella mano del mago, per poi volatilizzarsi mentre il terreno sotto i piedi degli aggressori diventa improvvisamente scivoloso. I due gregari del mercenario volano gambe all'aria e solo il capo riesce a rimanere in piedi, irrigidendo i muscoli e mantenendo l'equilibrio.

"Ecco il momento adatto". La sagoma indistinta di Fiona appare per un attimo alle spalle dei suoi compagni. Il suo arco scocca una freccia che colpisce il fianco di uno dei due gregari, centrando in pieno il suo fegato.

Un compagno ad un passo dalla morte, un altro che sta letteralmente mangiando la polvere. Dopo essersi guardato attorno, il mercenario mette in atto il piano B: salta con un balzo la zona sotto l'effetto dell'incantesimo e si dà alla fuga.

Delorean pianta la sua ascia nella testa del mago avversario e fa un cenno a Miodrag, mentre l'incantesimo di Ingrandire svanisce e lo straccione torna alle dimensioni normali.
"Controllo che gli altri stiano bene e ti raggiungo. Prendilo, Miodrag!" gli urla il chierico. Lo spadaccino si lancia all'inseguimento, utilizzando l'unica base d'appoggio disponibile per attraversare la zona unta: il guerriero ferito dalla freccia di Fiona. L'urlo del poveretto mentre la morte lo coglie riempie la notte.

Il grido lascia il posto al rumore dei passi sull'acciottolato, mentre Miodrag svolta l'angolo cercando di raggiungere il mercenario.
Il suo sguardo deciso si trasforma in stupore mentre vede un drappello di guardie fermare l'aguzzino. Poi una guardia si accorge di lui, mentre dal vicolo esce come un indemoniato anche Delorean, con l'ascia che rotea sopra la testa.

Le guardie intimano l'alt e raggiungono lo spadaccino ed il chierico. Una rapida occhiata al vicolo convince le guardie ad alzare le lame contro i compagni d'arme.
"Siete in arresto per omicidio" esclama la guardia, avvicinandosi con le manette.
"Ma come? No, c'è un errore!" ribatte Miodrag, arretrando.

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