mercoledì 20 maggio 2015

0012 - il diversivo

"Un pezzo d'oro e questa bellissima stoffa è sua!" esclama il mercante.
"Una moneta d'oro?! Ma è un furto!" esclama Miodrag, rimettendo a posto il telo arrotolato.
"Guardi che questa merce proviene da Chavyondat! Vale tutto il denaro che le chiedo" ribatte piccato il mercante.
"Lei mi sta truffando!" urla Miodrag, mentre gli altri potenziali acquirenti si girano a guardare.
"... cheapskate" mormora l'uomo a denti stretti.
"Scusi? Come ha chiamato il mio amico?" interviene Delorean.
"Dicevo... lei è troppo abile negli affari, vuole rovinarmi!" replica il mercante.
Un drappello di guardie si ferma, cercando di capire da dove vengono le urla. "Cosa sta succedendo? C'è qualche problema?"
"Questo... truffatore mi ha dato del cipqualcosa!" esclama Miodrag, indicando l'uomo dietro la bancarella. "Avanti, ripeta come mi ha definito!"
"Cheapskate..." dice il mercante, abbassando gli occhi.
"Nel dialetto dell'Estagund vuol dire spilorcio" spiega una guardia.
"Ecco! Vedete?! Mi ha insultato!"
"Si calmi, non mi pare il caso di litigare per una sciocchezza come questa" replica la guardia, cercando di calmare gli animi.
"Non faremo più affari con lei" sentenzia Delorean, afferrando Miodrag per un braccio ed allontanandosi, mentre le guardie lanciano ai due sguardi curiosi.
"Ma... ma... quel che dite non ha senso! da me non avete mai comprato nulla!" sbraita il mercante, tra l'ilarità generale.
Le guardie scuotono la testa e si allontanano.

Lo spadaccino ed il chierico tornano verso il covo di Jorik, mentre la porta si apre e compare Fiona.
"Allora, la smettete di far casino? Come al solito devo pensare a tutto io" li accoglie la ladra.
"Ma se abbiamo inscenato un diversivo perfetto!" esclama Miodrag, entrando in casa.
"Sì, come dici tu" dice Fiona, richiudendo la porta. "In casa non sembra esserci nessuno, comunque".

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