giovedì 14 maggio 2015

0006 - lo straccione

"Un momento!" urla una voce dal vicolo, seguita da un colpo di tosse. "Questi uomini non sono delinquenti, hanno sventato un tentativo di rapimento".
Tutti si girano a guardare lo straccione che, tenendosi lo stomaco, si avvicina alle guardie. "Quello che avete in custodia è l'unico che si merita la prigione".
"E voi chi sareste, di grazia? Tornatevene nel vicolo tra la vostra sporcizia" esclama disgustata la guardia.

L'uomo allora sposta una parte del vestito, rivelando una manica colorata su cui è ricamata con filo d'oro una clessidra. "Sono Gamal Sandstone, figlio del nababbo Amir Sandstone della Casata della Sabbia".
Le guardie sono stupefatte, mentre parecchi interrogativi popolano le menti dei quattro compagni d'arme.
"Questi coraggiosi uomini mi hanno salvato la vita, intervenendo al momento opportuno. Voi dov'eravate?" urla Gamal in direzione del sergente.
"Ma... signor Sandstone... noi eravamo di pattuglia, sa che siamo pochi per una città così grande..." balbetta la guardia.
"Questi uomini ora sono sotto la protezione della Casata della Sabbia, garantisco io per loro" ringhia Gamal, poi fissando il mercenario in manette: "E fate finire questo malvivente in prigione!"

Mentre le guardie si allontanano con il prigioniero in catene, Gamal si rivolte a coloro che l'hanno salvato.
"Vi ringrazio per quello che avete fatto. Avete rischiato la vita per me" esordisce l'uomo mascherato da straccione.
"Era doveroso salvare un pover uomo da un brutto ceffo" ribatte Delorean.
"Scusatemi, ma voi chi siete?" dice Miodrag.
"Come ho detto alle guardie, sono Gamal della Casata della Sabbia, figlio del mercante nababbo Amir. Parlo a nome di tutta la Casata, quando vi ringrazio per il vostro gesto eroico..." comincia a dire il mercante.
"Ok, tante belle parole" lo interrompe Zigfrid, "ma... non c'è un ringraziamento che si possa toccare con mano?"
"Ecco, posso ricompensarvi con questo" risponde, facendo scivolare nelle mani del mago un borsello tintinnante. "Non è molto, ma con me non ho altro. Posso però offrirvi un lavoro, se vi interessa. Presentatevi domani alla sede della Casata della Sabbia con questo ciondolo" dice il mercante, posando un piccolo medaglione con una clessidra incisa sulla mano di Miodrag.
"Ora devo andare, ho già fatto aspettare abbastanza il mio appuntamento" dice il mercante, allontanandosi in fretta.

Finché loro parlano con quel tipo, vediamo un po' se trovo qualcosa di utile... Fiona comincia a perquisire i cadaveri nel vicolo. Si intasca qualche moneta, ma non trova nulla che possa indicare l'identità degli aggressori o qualche cosa che spieghi il motivo del tentato rapimento.

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