domenica 31 maggio 2015

0023 - una cena alternativa

"Provviste? Nel carro non ne ho viste" ribatte perplesso lo spadaccino.
Il mezz'orco si fionda a controllare. "Nulla... siamo senza cibo" esclama, tornando dagli altri.
Fiona, Miodrag e Delorean controllano invano negli zaini, mentre Zigfrid li guarda ridacchiando.
"Che hai da ridere!?! Siamo fregati!" esclama Fiona. "Abbiamo solo il mio sacchetto di datteri!"
"Voi di sicuro sì" risponde il mago, "io invece, che sono una persona previdente, mi sono portato dietro le provviste. Provviste che VOI non avrete".
Delorean ringhia e fa per alzarsi.
"Cosa vorresti fare? Rubarmele? Vuoi davvero affrontare la mia magia?" puntualizza Zigfrid con tono di sfida. "Siete sopravvissuti sottoterra nel Dambrath in condizioni peggiori di queste! Qui siamo all'aperto! Vi siete già rammolliti?"
Odio quando il tappo ha ragione... Fiona sbuffando si alza e comincia a perlustrare l'oasi. Le palme non hanno frutti, come anche gli arbusti. Sconsolata torna a mani vuote dal gruppo.
"Beh, ci rimane una sola cosa da fare..." mormora Miodrag, guardando dietro di sé. Si alza, si avvicina al cadavere dello gnoll e comincia a macellarlo.
Fiona sgrana gli occhi. Delorean le si avvicina e sussurra: "Mentre lo cucina vedrò di purificarlo. Non ti preoccupare... fai finta che sia qualcos'altro".

Mentre tutti piluccano la cena cercando di non pensare a quello che stanno mangiando, Agha chiede: "Quindi... libererete gli altri schiavi?"
"Spiacente, abbiamo già una missione" risponde Fiona.
Zigfrid si infila in bocca una galletta: "Così, tanto per sapere... Dove si trova l'accampamento? E quanti sarebbero gli gnoll?"
"Gli gnoll hanno eretto il loro accampamento in una specie di grosso buco nel terreno laggiù sulle colline, scavato probabilmente da nani. Sul fondo c'è anche l'entrata di una costruzione abbandonata, in cui ora vive la sacerdotessa che comanda. E' a mezza giornata da qui. Nell'accampamento vivono circa cinquanta gnoll".
Delorean sputa il boccone che stava masticando: "Sono decisamente troppi per noi quattro!"
"Io propongo di attendere il ritorno dei Turuq qui. Se un gruppo è partito per qualche motivo, presto tornerà" commenta Fiona.
"Ma non sono tutti combattenti, solo una dozzina sanno come si impugna bene un'arma" ribatte esitando Agha. Poi sussurra: "Così Jinn sarà condannata... la mia adorata Jinn..."
"Sono sempre troppi, per me è un rischio inutile" dice Miodrag.
"Potremmo trovare un modo per liberare gli schiavi ed armarli, così loro sarebbero il nostro diversivo con gli gnoll e noi avremmo più libertà d'azione" pensa a voce alta Zigfrid, immerso nei suoi pensieri. "Oppure potremo aspettare qui i Turuq e convincerli a darci una mano. Agha, spiegaci com'è strutturato e gestito questo accampamento".
Mentre Agha disegna con un bastoncino sulla sabbia una piccola mappa, indicando la posizione delle capanne e delle gabbie per gli schiavi, illustra come gli gnoll gestiscono la sicurezza: "C'è un solo accesso per raggiungere il fondo del buco ed è una serie di larghe passerelle di legno che scendono fino a terra. Davanti a questa struttura sono state costruite due casupole di legno in cui ci sono due guardie gnoll. Di notte, altre due percorrono la sponda del buco, una in senso orario ed una in senso antiorario. Tutti gli altri gnoll di notte dormono".
Mentre il mago ed Agha discutono, Fiona e Miodrag continuano a sostenere che sia meglio rimanere all'oasi. Delorean invece rimane in silenzio, combattuto su quale sia la cosa migliore da fare.
Dopo quasi un'ora di discussione, Zigfrid propone di attendere fino a mezzodì del giorno dopo. "Se per quell'ora i Turuq non saranno rientrati, andremo a controllare l'accampamento degli gnoll".
Delorean fa un cenno di assenso ed anche Miodrag e Fiona alla fine acconsentono di malavoglia.

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