giovedì 28 maggio 2015

0020 - l'oasi

"COSA!?!" urla Ghazal. "Volete andarvene!?! Adesso? E che ne sarà della spedizione?"
"Staremo via solamente una giornata, forse due. Dobbiamo controllare un sito poco distante e vogliamo approfittare di questa opportunità" spiega Miodrag.
Il mercante è paonazzo, stringe i pugni fino a farli sbiancare e fatica a respirare mentre cerca di frenare la rabbia. "Come faremo senza quattro guardie? Vi rendete conto di cosa state facendo?" sbraita, mentre gli altri mercenari osservano la scena. Alcuni si lanciano sguardi preoccupati, altri invece sembrano tranquilli, come se non fosse un problema loro.
Zigfrid squadra il mercante: "Anche se noi ci allontaniamo per un paio di giorni, potete sempre contare sulla dozzina di uomini che vi sta seguendo. Finora non è accaduto niente, e saremo di ritorno prima che raggiungiate il limitare delle colline. Non c'è nulla di cui preoccuparsi".
"Scordatevi il compenso! Da me non riceverete neanche una moneta di rame!" urla Ghazal, fissando l'halfling con uno sguardo carico d'odio misto a disperazione.
"Sta bene" taglia corto il mago, risalendo sul carro e facendo cenno a Delorean di spronare i cavalli.

Il sole sta calando, portando via con sé il caldo opprimente delle ore precedenti, quando il carro arriva in vista di una conformazione rocciosa in mezzo alle dune del deserto.
"Dietro quello sperone di roccia dovrebbe esserci l'oasi" dice Zigfrid, bevendo un sorso d'acqua dalla borraccia.
"Spero che tu non abbia sbagliato i calcoli, tappo" dice Miodrag. "Qui non sembra esserci nessuno".
Il terreno comincia a farsi roccioso e le ruote del carro scricchiolano sopra i ciottoli, mentre Delorean conduce i cavalli lungo un percorso che sembra esser stato battuto di recente.
Il cerchio di rocce rivela al suo interno un avvallamento dove affiorano piccole polle d'acqua, attorniate da erba, arbusti e palme da dattero, all'ombra delle quali sono state piantate una dozzina di tende. In mezzo all'erba si notano alcuni corpi riversi al suolo.
"Sembra siano tutti morti" dice Fiona, aguzzando la vista. "Ho contato almeno una decina di cadaveri. E quello peloso lì in fondo non mi pare umano".
"Che facciamo?" chiede Delorean, fermando i cavalli. "Chi ha fatto questo macello potrebbe essere ancora qui intorno".
"Avvicinati lentamente a quella pozza d'acqua laggiù" indica Miodrag. "Mentre i cavalli si dissetano, possiamo controllare il campo".
"Un momento, non sappiamo cosa abbia ucciso quelle persone" Zigfrid intima a Delorean di fermarsi, salta giù dal carro e si avvicina all'acqua. Il suo sguardo si concentra sulla superficie della polla, mentre le parole dell'incantesimo gli escono dalle labbra in una fievole cantilena. "Ok, nessun pericolo. Non è avvelenata. Fai abbeverare i cavalli".
Mentre le bestie cominciano a dissetarsi, tutti scendono dal carro e cominciano ad inoltrarsi nell'accampamento.

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