lunedì 1 giugno 2015

0024 - azioni impulsive

"Mezzogiorno è arrivato e non si è visto nessun Turuq. Propongo di muoverci" dice Zigfrid.
Il carro percorre a fatica un tratto di deserto e poi raggiunge il terreno roccioso che segna l'inizio delle colline. Mentre il cielo diventa rosso ed il sole scompare dietro le creste delle montagne Curna, il mago indica una specie di crepaccio: "Molliamo il carro vicino a quelle rocce lì, così non sarà visibile. Poi saliremo sulla collina, in questo modo saremo protetti ed avremo una buona visuale dall'alto dell'accampamento".
Mentre le cinque figure risalgono la collina, le ultime luci del tramonto scompaiono e la notte viene illuminata da una luna quasi piena, che rischiara il sentiero ed il territorio circostante. Dopo un'ora di cammino, ad un cenno di Agha il gruppo si ferma dietro ad una conformazione rocciosa ed osserva l'accampamento.
Sotto di loro, nella piccola vallata alla base della collina, è presente un vasto buco, largo quasi cento metri e profondo poco meno di una decina. Le superfici lisce delle pareti fanno pensare ad un lavoro eseguito da mani esperte, quasi di sicuro naniche. Al centro sono state erette una quindicina di capanne rotonde, dalle pareti di legno e dal tetto di paglia e stoffa, separate da piccoli spiazzi di terreno battuto. Dal bordo più vicino si intravedono le sommità di tre rozze gabbie, costruite con pali di legno tenuti insieme da legacci di cuoio. Vicino alla parete opposta, sulla sinistra ci sono dei carri vuoti ed un lungo palo a cui sono legati una dozzina di cavalli. Sulla destra sono disposti tre grandi tavoli ed un falò, ormai spento, su cui è stato posizionato un treppiede che sostiene un grosso calderone.
Gli gnoll hanno già rinchiuso gli schiavi e si sono ritirati nelle tende a dormire. Un sonoro russare viene portato dal vento e copre i rumori della natura.
Dopo un paio di minuti, uno gnoll passa davanti al punto di osservazione, con l'aria tranquilla di chi sa che non incontrerà guai.
"Ok, il piano è questo" sussurra Zigfrid agli altri. "Fiona, tu scenderai e ti nasconderai dietro quei cespugli a pochi metri dal passaggio della ronda. Delorean, quando il prossimo gnoll le passa vicino dovrai rendere silenzioso l'ambiente circostante, in questo modo lei potrà ammazzarlo senza che riesca a dare l'allarme. Quando anche l'altra sentinella sarà nella zona coperta dal silenzio, Fiona potrà falciarla senza pietà. Tutto chiaro?"
Tutti fanno cenno di aver compreso.
La ladra scende silenziosa ed invisibile lungo il pendio e si nasconde dietro un cespuglio, in attesa.
La ronda non si fa aspettare. Lo gnoll imbocca il tratto di terreno che passa davanti a Fiona, camminando svogliato con la lancia appoggiata sulla spalla.
E se non lo uccide al primo colpo? Meglio che la raggiunga per darle man forte pensa Miodrag, cominciando a scendere velocemente la ripida collina. A pochi metri dall'arrivo il piede scivola su un masso instabile e lo spadaccino vola a faccia in giù, atterrando tra le rocce, a pochi passi dalla ladra.
Lo gnoll si volta di scatto verso i cespugli, afferra la lancia e guardingo si avvicina per controllare la fonte del rumore.
Ma porca... perché quel cretino non segue mai i piani? E Delorean cosa aspetta? non ha ancora fatto calare il silenzio... Fiona si sposta pochi metri più a destra, mentre la guardia si ferma davanti agli arbusti dietro i quali è finito Miodrag, che attende immobile. La creatura osserva pensieroso i rametti che si muovono. Poi, dopo un attimo di tentennamento, infilza il cespuglio con la lancia.
Un brivido freddo percorre la schiena di Miodrag, mentre la punta dell'arma si conficca nel terreno a pochi centimetri dal suo occhio. Poi lo gnoll ritira la lancia ed affonda nuovamente, questa volta infilzando la morbida carne dello spadaccino.
Un'espressione di stupore si disegna sul volto della iena antropomorfa, mentre la consapevolezza si fa strada nel suo cervello.
Delorean decide che quello è il segnale ed invoca il potere della sua divinità. L'urlo che esce dalla gola dello gnoll scompare nel nulla.
Finalmente! Fiona incocca una freccia e tira, perforando dal basso verso l'alto la gola e la testa della creatura, che cade all'indietro senza il minimo rumore.
Miodrag si accuccia accanto alla ladra e si esamina la spalla, che per fortuna è ferita solo superficialmente.
L'altra guardia arriva poco dopo e, notando il corpo caduto, corre per controllare cosa è successo. Dal cespuglio saetta una seconda freccia che si pianta dritta nel cuore dello gnoll, facendolo stramazzare sopra l'altro cadavere.

Il gruppo si riunisce a qualche metro dal bordo della grande fossa circolare scavata nel terreno.
"Questo è ciò che succede quando non segui il piano" commenta sarcastico Zigfrid, guardando la spalla ferita di Miodrag. "Ora vedi di seguire le istruzioni, non voglio rischiare la vita per colpa della tua stupidità. Caliamo le corde, liberiamo i prigionieri e poi mentre gli schiavi si occupano delle capanne, noi cerchiamo la loro sacerdotessa. E' dentro la struttura nanica, giusto?"
Agha fa un cenno affermativo con la testa.

5 commenti:

Nicholas ha detto...

Ah il buon vecchio "1" quando meno te lo aspetti :)

andrea ha detto...

Avesse seguito il piano, si sarebbe risparmiato il volo.
Comunque gli 1 danno tanta soddisfazione ai master! =D

jamila ha detto...

Non tocchiamo questo tasto! La Campagna Sud è stata quasi "plasmata" dai miei immancabili 1!!!
Una frequenza in barba ad ogni statistica!

andrea ha detto...

Qui invece non ce ne sono tanti, di 1... durante la scorsa sessione ho invece visto due 20 di fila.
Per quanto riguarda il "plasmare" la campagna, basta dare la giusta corda ai giocatori... è che a volte sono un po' troppo "casinisti" ed "impulsivi"... beh, dal posto l'avrai capito! =D

andrea ha detto...

post, non posto...