mercoledì 3 giugno 2015

0026 - la sacerdotessa e le sue guardie

I quattro avventurieri corrono verso l'entrata della vecchia struttura nanica ma si fermano quando alcuni quadrelli si piantano davanti ai loro piedi. Nell'oscurità oltre le colonne dell'ingresso, Delorean vede alcuni gnoll che stanno ricaricando le balestre e parte in carica, seguito da Miodrag.
Fiona cerca riparo dietro ad una colonna, mentre Zigfrid illumina un ciottolo e lo lancia all'interno. La pietra rotola sul pavimento, mostrando quattro grossi gnoll in armatura che proteggono la sacerdotessa. I mostri, dopo aver scaricato le balestre, si preparano all'assalto impugnando delle mazze.
L'ascia del chierico si abbatte sul primo, che para con il buckler e restituisce il favore. Le due lame dello spadaccino feriscono un altro gnoll, mentre le frecce di Fiona si infrangono su uno scudo nella retrovia. Il mago fa saettare alcuni dardi incantati, che bruciano il volto della sacerdotessa e le strappano un urlo di dolore.
Il suo sguardo carico d'odio si fissa su Zigfrid ed un ghigno le distorce il volto da iena. Protende il simbolo e ringhia un'invocazione. Il mago sente la magia esplodere nelle sue viscere, mentre i muscoli cominciano a contrarsi e bloccarsi. Chiude gli occhi e si concentra, riportando alla mente gli insegnamenti del suo maestro: controlla il respiro e focalizzati sul dolore. Facendo appello alla sua forza di volontà, espelle l'energia negativa e dissolve l'incantesimo.

Mentre i colpi dello spadaccino e del chierico penetrano le difese degli avversari, le risposte degli gnoll sembrano fiacche ed imprecise, anche a causa del suolo scivoloso creato da Zigfrid sotto i loro piedi. La loro agilità e resistenza, però, è impressionante e gli avventurieri faticano ad aver ragione dei mostri.
Poi un ululato riempie il corridoio e gela loro il sangue. Dal medaglione che impugna la sacerdotessa si genera una sfera d'ombra che sembra esplodere, ingrandendosi a dismisura. Miodrag e Delorean vengono investiti in pieno dalla forza malvagia e sentono la propria energia vitale affievolirsi. Il chierico pesantemente ferito barcolla e si allontana, quindi invoca la propria divinità per curare se stesso ed i compagni.
Qui le cose si mettono male, quella bestia va fermata pensa Zigfrid, estraendo dalla sua borsa dei componenti delle minuscole crostate di frutta. "Ehi, strega, ti hanno mai raccontato la storiella della scimmia che entra in una taverna?" esclama il mago, mimando i versi di un gorilla ed agitando una piuma. La sacerdotessa esplode in una risata e comincia a rotolarsi per terra tenendosi la pancia, mentre copiose lacrime le rigano il pelo.
Alcuni colpi ben assestati abbattono definitivamente tre delle guardie, lasciando Miodrag a fronteggiare un ultimo gnoll e la capotribù, che si rialza asciugandosi gli occhi.
Zigfrid ne approfitta per estrarre della polvere di ferro dalla borsa e farla scivolare tra le dita mentre pronuncia una formula arcana. Il corpo di Miodrag cresce a dismisura, arrivando fino al soffitto. La sua spada passa sopra la testa dell'ultima guardia sopravvissuta ed affonda tra le costole della sacerdotessa, facendole esalare l'ultimo respiro. Lo gnoll rimasto si volta e corre per sfuggire alla morte, ma lo spadaccino fa scorrere la lama sul pavimento e la infila tra le gambe del mostro, tirando forte verso l'alto e tagliandolo in due.

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