domenica 21 giugno 2015

0044 - soldi facili

Il gruppo esce dal rifugio mentre Ramesh confabula con alcuni adepti.
"Meglio muoverci, non vorrei chiamasse le guardie" dice Delorean, allontanandosi.
Fiona si avvicina a Miles. "Dove troviamo il tuo amico?"
"Sarà tornato a casa. Seguitemi, vi faccio strada" dice il ragazzo, proseguendo per lo stretto vicolo. Miles guida il gruppo lungo un dedalo di strette viuzze, circondate da piccole case poste su piani e collegate tra loro da ripide scalette in pietra e ponticelli senza parapetti. Il ragazzo si ferma spesso a salutare gruppetti di bambini che giocano nei vicoli; questi però non ricambiano il saluto, essendo troppo persi a fissare con occhi sognanti i vestiti e l'equipaggiamento degli avventurieri.
"Tenete d'occhio i borselli" sussurra Fiona, controllando che nessuno le infili le mani nelle tasche.
Dopo parecchie svolte, Miles sale una ripida scala e conduce il gruppo in una piccola piazza tra le basse case. "Qui abita il mio amico" dice indicando una porta.
Zigfrid prova la serratura, che gira a vuoto. "Fiona, puoi per favore intervenire tu?"
La ladra sbuffa e si avvicina. Dopo un rapido controllo, infila il grimaldello e con un veloce gioco di polso apre la serratura. "Ecco fatto, ora puoi fare la tua entrata trionfale".
Il mago scosta con gentilezza la ladra, gira la maniglia ed apre la porta, rivelando un monolocale vuoto. "Qui dentro non c'è nessuno" dice, appoggiandosi allo stipite.
Un pugnale sfiora la testa del chierico e si conficca nella mano di Zigfrid, che urla per il dolore.
Tutti si girano verso il ragazzo grasso che è scappato dal rifugio.
"Lotch! Ciao!" urla Miles mentre Delorean e Miodrag estraggono contemporaneamente le armi.
Il mago sfila il pugnale liberando la mano, quindi lo rilancia in direzione di Lotch, ferendolo ad un dito e facendogli perdere la presa sul secondo pugnale, che ricade nel fodero.
Il ragazzo, vedendo lo spadaccino avvicinarsi a grandi balzi, alza le mani e si appoggia alla casa dietro alle sue spalle. "Non fatemi male! Non fatemi male!"
"Vogliamo solo parlare. Non ti faremo male, se non ci costringi" urla Zigfrid, mentre Miodrag lo afferra per la collottola e lo trascina nella piazza.
"Ehi, Lotch! Cercavano te!" esclama allegramente Miles.
"Cercavamo tutti e due" puntualizza il mago. "Dov'è la gnoma?"
"Noi non conosciamo nessuna gnoma" grugnisce il ragazzo.
"Sì, gli ho detto anch'io che non siamo mai usciti con Tinky!" esclama Miles, beccandosi un'occhiata carica di odio dall'amico.
"Dato che abbiamo già appurato che la conoscete" ghigna Zigfrid, "vogliamo sapere dov'è".
"Prima posso picchiarlo?" dice Lotch, indicando il compagno con la testa.
"Dopo. Prima discutiamo, poi appianerete le vostre divergenze".
"Potrei saperlo... oppure no" dice il ragazzo, guardando negli occhi il mago.
"Potresti avere una moneta d'oro o potresti non avere più le dita per reggerne una".
"Facciamo cinque e vi dirò tutto quello che volete sapere".
"Sono tanti soldi" esclama Fiona, "chi possiede così tante monete d'oro?"
"Dei gran signori come voi ne avranno sicuramente".
"Ci costerebbe molto meno ucciderti" mormora Miodrag, sedendosi su un muretto.
La paura si manifesta per un attimo nello sguardo di Lotch. "Quindi? Di quante monete stiamo parlando? Quattro?"
"Facciamo due" propone Zigfrid.
"Tre?"
"Due e cinque monete d'argento. E solo perché siamo dei... signori".
Il ragazzo estrae dalla tasca un fazzoletto e si benda la mano, mentre il mago tira fuori dal borsello il denaro.
"Abbiamo incontrato la gnoma alla bisca. Diceva che aveva voglia di vivere un'avventura e le abbiamo detto che conoscevamo un posto dove c'erano soldi facili. Solo che io ho problemi ad arrampicarmi, mentre il mio amico ha qualche problema a capire se tirando una porta questa si apra o si chiuda".
"E che posto era?" chiede Fiona.
"La casa di un mago".
Zigfrid si copre il volto con una mano. Perfetto. Ora sì che abbiamo un problema.
"Chi è questo mago? E dove si trova la casa?"
"Il mago si chiama Nieven ed abita in una villa nel Cortile Rabat, detto Cortile dello Studio".
Zigfrid si alza e porge le monete al ragazzo. "Va bene. Nel caso ci sia bisogno di voi, vi possiamo trovare qui?"
"Ovviamente. Dove volete che andiamo? Ora, se non vi dispiace, vorrei avere una franca discussione con il mio amico".
"Prego" dice Miodrag, liberando Miles dalle manette.
I due rientrano in casa e Lotch si chiude la porta alle spalle. Mentre il gruppo si allontana, il silenzio viene rotto da urla e rumori di lotta.

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